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LA TERMODINAMICA STUDIA LE RELAZIONI TRA CALORE E ALTRE FORME DI ENERGIA
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Sistema, Ambiente e Universo
Nello studio di un fenomeno, si cerca di isolare la ‘zona di spazio’ dove avviene il fenomeno da quello che la circonda. Universo Sistema Ambiente SISTEMA + AMBIENTE = UNIVERSO
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Sistemi in Chimica Vari tipi di sistemi utilizzati in Chimica: Isolato
Chiuso Aperto
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Energia = capacità di compiere lavoro
Il lavoro può essere meccanico, chimico, elettrico o osmotico Calore e lavoro sono due forme di energia di diversa qualità
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Sistemi in Chimica In un sistema adiabatico non vi e’ scambio di calore
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Si definisce energia interna E la somma di tutte le energie possedute dal sistema (energia cinetica e energia potenziale) E è una funzione di stato
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Lo scambio di energia tra sistema e ambiente avviene attraverso calore e lavoro
q> calore assorbito dal sistema q< calore ceduto dal sistema w > lavoro compiuto sul sistema w< lavoro compiuto dal sistema Viene considerata positiva qualsiasi forma di energia, e quindi anche di lavoro, che il sistema acquista dall’ambiente esterno, negativa l’energia ceduta dal sistema
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1 cal = 4.18 J
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Primo principio della termodinamica
DE = q + w dove: E è l’energia interna del sistema q è il colore assorbito dal sistema w Il lavoro fatto sul sistema La somma del calore e del lavoro associati ad una variazione di energia deve essere equivalente alla variazione di energia interna. L’energia totale del sistema e del suo intorno è costante e l’energia non può essere creata né distrutta.
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∆E = q+w L’energia totale del sistema e del suo intorno è costante e l’energia non può essere creata né distrutta. ∆Euniverso = ∆Esistema + ∆Eambiente = 0
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Gran parte delle reazioni chimiche avvengono a P cost (la pressione esterna) cioè
W = -P∆V Se è un’espansione ∆V > W è negativo (lavoro compiuto dal sistema) Se è una compressione ∆V < 0 W è positivo (lavoro compiuto sul sistema) ∆E = qp - P ∆V qp è il calore di reazione a P cost Quindi in una espansione E diminuisce (lavoro compiuto dal sistema) In una contrazione E aumenta (lavoro compiuto sul sistema) qp= ∆E + P ∆V A volume cost ∆E = qv
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Si definisce entalpia (o contenuto termico) H di un sistema H = E + PV
∆E = qv Si definisce entalpia (o contenuto termico) H di un sistema H = E + PV H è una funzione di stato, quindi: ∆H = ∆E + P ∆V = qp I calori di reazione sono quindi: qp= ∆H a P cost (caso più frequente) qv = ∆E a V cost Reazioni chimiche normalmente a P costante Energia interna ed entalpia (calore scambiato a P costante) differiscono a P atm solo se nella reazione sono coinvolti gas.
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∆H >0 processo endotermico
∆H < 0 processo esotermico
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Il calore di reazione rappresenta il bilancio energetico dell’energia necessaria per rompere i legami dei reagenti e dell’energia che si svolge nella formazione dei legami dei prodotti
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Diagrammi entalpici di un processo esotermico e di un processo endotermico
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Entalpie di reazione standard riferite ai calori a P di 1 atm costante e t di 25°C
L’entalpia normale di formazione corrisponde alla variazione entalpica nella formazione di una mole di composto a 25 °C e 1 atm dagli elementi costituenti quando si trovano nelle loro forme stabili alle condizioni standard Quanto più il ∆Hf è negativo, tanto più stabile rispetto agli elementi costituenti è il composto
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Il composto è estremamente stabile
Il composto è estremamente stabile. E’ alla base dei materiali refrattari, i refrattari alluminosi che resistono alle alte T senza decomporsi
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Le reazioni chimiche avvengono mediante rottura e riformazione di legami chimici.
L’energia o entalpia del legame A-B è data dalla variazione di entalpia standard necessaria per la rottura di una di una mole di legami A-B con formazione di atomi gassosi. L’energia di legame è sempre positiva ABg = Ag + Bg ∆H° = energia o entalpia di legame >0 Il valore dell’energia di legame, inverito di segno, rappresenta l’energia che si svolge quando si forma il legame stesso.
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Le reazioni chimiche avvengono mediante rottura e riformazione di legami chimici
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La prima legge della termodinamica permette di determinare i calori che accompagnano le trasformazioni chimiche, a V e a P cost, ma non indica se tali trasformazioni avvengono spontaneamente
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Che cosa è la Spontaneità?
La spontaneità è la capacità di un processo di avvenire senza interventi esterni Accade “naturalmente” Termodinamica: un processo è spontaneo se avviene senza che venga eseguito del lavoro sul sistema.
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Tutti le trasformazioni che avvengono in natura sono spontanee o irreversibili
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Esempi di Processi Spontanei
Una pallina scende spontaneamente una discesa, ma non sale spontaneamente una salita. Il ferro arrugginisce spontaneamente, ma la ruggine non forma spontaneamente ossigeno e ferro Un gas si espande fino a riempire il contenitore. Le molecole di un gas non si concentrano mai nell’angolo di un recipiente L’acqua solidifica spontaneamente a temperature inferiori a 0 °C
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Reazioni Spontanee CH4 + O2 CO2 + H2O + energia oppure CO2 + H2O + energia CH4 + O2 Il primo principio non è in grado di prevedere il verso di una reazione
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Spontaneità Velocità
La spontaneità di un processo non ha nulla a che fare con la velocità con cui avviene. La spontaneità riguarda l’accadere o meno del processo, non la sua velocità (lenta o veloce). Non si deve confondere un processo spontaneo con una velocità estremamente piccola, con un processo non spontaneo. La conversione del Diamante in Grafite è spontanea, ma estremamente lenta
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I processi spontanei hanno una direzione
La Freccia del Tempo Un uovo che cade si rompe. Il processo inverso (tuorlo e albume che saltano nella mano e ricompongono l’uovo) non accade mai. I processi spontanei hanno una direzione La freccia del tempo
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Una trasformazione è reversibile quando avviene secondo una successione di stati di equilibrio con variazioni infinitesime delle variabili di stato tale da determinare lo spostamento della trasformazione in una direzione o in quella opposta H2Os H2Ol
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Le reazioni spontanee, oltre a portare il sistema in uno stato di minore energia, presentano la tendenza a raggiungere uno stato più disordinato (trasformazione del ghiaccio in acqua e poi in gas, dissoluzione di un sale in acqua. La funzione termodinamica che “misura” il grado di disordine di un sistema è l’ENTROPIA che si indica con S S è una funzione di stato
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Seconda Legge della Termodinamica
L’entropia di un sistema isolato durante un processo spontaneo aumenta, mentre in una trasformazione reversibile non varia ∆S > 0 processo irreversibile ∆S = 0 processo reversibile L’entropia dell’ universo (sistema isolato) aumenta continuamente
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In un sistema isolato le trasformazioni spontanee avvengono con aumento di entropia, quelle reversibili con entropia invariata. Se consideriamo l’universo come un sistema isolato L’entropia dell’universo aumenta continuamente ∆Stot= ∆Ssistema + ∆Sambiente Per un processo spontaneo:
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W= probabilità termodinamica di organizzazione del sistema
DS= Qrev/T
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III principio della termodinamica
L’entropia di un cristallo di un elemento o composto puro è 0 allo 0 K
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Le entropie sono valori assoluti perché a 0 K S=0
Rappresentano gli aumenti di S che la sostanza subirebbe riscaldata da 0 K a 25 °C
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Il secondo principio della termodinamica ci permette di stabilire in quale direzione procede spontaneamente una data trasformazione. Ma dobbiamo prendere in considerazione sia il sistema che l’ambiente. Infatti un processo è spontaneo se ∆Stot= ∆Ssistema + ∆Sambiente > 0 E’ conveniente disporre di una funzione di stato che dipenda solo dal sistema e non dall’ambiente A P e T costanti tale funzione di chiama energia libera di Gibbs G ed è legata solo a entropia ed entalpia del sistema : G = H –TS
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Per una trasformazione a T e P costanti la variazione di energia libera è
ΔG = Δ H –T Δ S Δ H > Δ S > ΔG < processo spontaneo Δ H > 0 Δ S < ΔG > processo non spontaneo
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ΔG = Δ H –T Δ S
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Si chiama energia libera standard di formazione di una sostanza, ΔG°f, la variazione di energia libera che si ha quando una mole di sostanza a 25 °C e 1 atm si forma dai suoi elementi nelle loro forme stabili allo stato standard
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Quanto più negativo è il ΔG°f tanto più spontaneamente il composto si forma dagli elementi costituenti. Più positivo è il ΔG°f, maggiore è la spontaneità della reazione in senso opposto Cioè, il valore di ΔG°f così calcolato ci indica se la reazione procede spontaneamente a partire dai reagenti nel loro stato standard per dare i prodotti nel loro stato standard alla temperatuta T.
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DG= DG°+ RTln [prodotti]/[reagenti]
Energia libera standard DG° Variazione di energia libera per una reazione DG= DG°+ RTln [prodotti]/[reagenti] Tendenza a spostarsi verso l’equilibrio forza trainante la reazione All’equilibrio il termine logaritmico è pari ad un valore costante a T costante e si chiama costante di equilibrio K DG°= - RTlnK
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