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L’ organizzazione di una rete assistenziale per il piede diabetico

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Presentazione sul tema: "L’ organizzazione di una rete assistenziale per il piede diabetico"— Transcript della presentazione:

1 L’ organizzazione di una rete assistenziale per il piede diabetico
Il ruolo dell’ infermiere Klarida Hoxha Responsabile infermieristico Centro Cura Ferite Difficili D.S. P. Longobardi Vicecoordinatore AIUC Emilia Romagna

2 Sistema Sanitario Nazionale livelli di assistenza
Primo livello: medici di medicina generale, assistenza domiciliare Secondo livello: medicina specialistica territoriale Terzo livello: alta specialità ospedaliera Diversi setting, importante ideare la continuità, lo scambio di informazioni, condivisione permette maggiore efficienza, minori costi e migliori risultati

3 Parametri e scheda infermieristica integrata
Prima visita Parametri e scheda infermieristica integrata

4 Indice di Winsor ABI (Ankle Brachial Index)

5 ptcO2 (ossimetria transutanea)
Valori 0-20 mmHg – ischemia critica 20-40 mmHg – valore soglia >40 mmHg – valore nella norma

6 LDF (Laser Doppler Flussimetria)
RISC/VAR: valutazione neuro-vascolare IRPO: sintesi endoteliale di NO TBI> 0,20

7 Monofilamento di Semmens - Weinstein
Filo di naylon Pressione di 10 gr Perpendicolare alla superficie cutanea e lievemente premuto (1,5 sec). Il test è in grado di predire la comparsa di ulcerazione se non è avvertito in 3 punti su 6 esaminati (CCFD) o 5 punti su 9.

8 Team Multidisciplinare
American Diabetes Association (ADA) Prevenzione nella cura del diabete con approccio multidisciplinare. Il team multidisciplinare riduce i tassi di amputazione1, previene le complicanze del diabete e riduce i costi2. American Diabetes Association (ADA) Standards of medical care in diabetes. Diabetes Care.2010;33(1):S38 Rerkasem K et al. A multidisciplinary diabetic foot protocol at Chiang Mai University Hospital: cost and quality of life. Int J Low Extrem Wounds. 2009;8(3):153–156. 

9 Gestione del piede diabetico
Diabete Neuropatia Angiopatia Trauma Ulcera Gestione vascolare dell'ischemia e esistenti co-morbosità Plantare per lo scarico della pressione Gestione vascolare dell'ischemia e esistenti co-morbosità Plantare per lo scarico della pressione Controllo dell'infezione e rimozione del tessuto necrotico Infezione Amputazione

10 Segni pericolosi per intervento urgente
Cellulite superficiale Cellulite suppurativa Fascite necrotizzante (fascia muscolare) Cellulite necrotizzante (muscolo, tendini, osso) Gangrena

11 Educazione come prevenzione …quotidianamente
Controllo della glicemia Ispezione dei piedi Pulizia e idratazione Gestione dei calli e unghie Evitare lesioni traumatiche e termiche Non costringere la circolazione Eseguire esercizi fisici Eseguire visite periodiche dallo specialista

12 Caso clinico: uomo, 67 anni
PA - 130/60 PA caviglia - 100 HGT- 275 Hb - 9 mg/dl ABI - 0,77 ptcO mmHg Monofilamento - 2/6 Scarso dolore Obeso TAO Laserdopplerflussimetria TBI 0,20 IRPO -/+ RISC/VAR patol/patol

13 Interventi Rivascolarizzazione Pulizia chirurgica osso
Medicazioni quotidiane OTI 20 sedute (1 mese) FREMS 20 sedute Innesto Guarigione in 2 mesi

14 Conclusioni Il ruolo infermieristico Prevenzione Diagnosi e cura
Trattamento Educazione terapeutica

15 www.iperbaricoravennablog.it www.espertidivulnologia.it
Grazie These project and the slides will be available on the blog of the hyperbaric center Ravenna


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