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PubblicatoBenedetta Pellegrino Modificato 10 anni fa
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PROGRAMMA IL FUTURO Anno Scolastico 2014 / 2015
Insegnare in maniera semplice ed efficace la programmazione informatica Anno Scolastico 2014 / 2015
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Finalità del progetto Formare gli studenti ai concetti di base dell’ informatica attraverso la programmazione ( CODING), per essere culturalmente preparati a qualunque lavoro.
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Percorso progettuale Strutturato in:
Modalità di base ( ora del Codice) finalizzata a far svolgere agli studenti un’ ora di avviamento al pensiero computazionale. Modalità avanzata ossia un percorso più approfondito ( dieci lezioni) che sviluppa i temi del pensiero computazionale. Negli anni scolastici successivi saranno messi a disposizione ulteriori strumenti per un’ apposita educazione al pensiero computazionale, affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro da soggetti consapevoli.
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Cos’ è il pensiero computazionale?
Jeannette Wig nel 2006 introdusse l’ espressione “ pensiero computazionale” per indicare un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali. Si tratta di “ risolvere problemi, progettare sistemi, comprendere il comportamento umano basandosi sui concetti fondamentali dell’ informatica”, in sostanza pensare come un informatico, quando si affronta un problema.
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Metodi caratteristici
Analizzare e organizzare i dati del problema in base a criteri logici Rappresentare i dati del problema tramite opportune astrazioni Formulare un problema in un formato che ci permette di usare un sistema di calcolo Automatizzare la risoluzione del problema tramite una soluzione algoritmica (consistente in una sequenza accurata di passi ognuno dei quali appartenente ad un catalogo ben definito di operazioni di base) Identificare, analizzare, implementare e verificare le possibili soluzioni avendo come obiettivo la ricerca della soluzione migliore Generalizzare il processo di risoluzione del problema per poterlo trasferire ad un ampio spettro di altri problemi
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Strumenti intellettuali
Confidenza del trattare la complessità Ostinazione nel lavorare con problemi difficili Tolleranza all’ambiguità da riconciliare con il necessario rigore che assicuri la correttezza della soluzione Abilità nel trattare con problemi definiti in modo incompleto Abilità nel trattare con aspetti sia umani (interfaccia utente) che tecnologici Capacità di comunicare e lavorare con gli altri per il raggiungimento di una meta comune o di una soluzione condivisa
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Perché l’ informatica nella scuola?
Pensiero computazionale proposto come quarta abilità, oltre a leggere, scrivere e calcolare Perché l’ informatica nella scuola? L’insegnamento dell’informatica ha le seguenti specificità: - favorisce lo sviluppo della creatività; - è costruttiva (anche se nel mondo virtuale) - aiuta a padroneggiare la complessità; sviluppa il ragionamento accurato e preciso Il ruolo dell’informatica nella scuola primaria e secondaria è: pratico: perché qualunque lavoro svolgeranno gli studenti in futuro, la componente digitale sarà importante; formativo: validissimo strumento intellettuale per sviluppare abilità, concettuali essenziali che saranno utili agli studenti qualunque sia il loro sviluppo professionale.
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Perché svolgere questa formazione prima dell’ Università?
Non tutti gli studenti frequentano l’Università tuttavia occorre comunque avere confidenza con gli strumenti concettuali alla base della società digitale. Molti studenti indipendentemente da un eventuale percorso universitario sanno interagire con le reti sociali, sviluppare siti e strumenti per il web, creare fogli elettronici con calcoli anche complessi in contesti non strutturati ed opportunistici, senza nessuna consapevolezza dei principi che ne sono alla base. E’ compito del sistema educativo correggere questa situazione e definire un processo di apprendimento strutturato che faccia leva sulla naturale creatività degli studenti. Tutte le discipline universitarie richiedono competenze informatiche di base. E’ importante per i docenti poter contare su una conoscenza in ingresso piuttosto che dover alfabetizzare gli studenti. Talvolta è necessario dover correggere alcune conoscenze, perché acquisite tramite un apprendimento informale e non strutturato, condotto autonomamente dallo studente.
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Osservazioni personali
Quanto esposto precedentemente è frutto del riassunto delle indicazioni del Ministero in collaborazione con il CINI e di ricerche fatte sul web. Ritengo, sulla base delle mie esperienze personali, che i ragazzi dovrebbero lavorare sulla complessità ,la quale porta a tradurre inevitabilmente ad una semplificazione delle proposte in schemi logici. Ma cos’è la logica …? O pensiero computazionale? Non altro che la risoluzione di qualunque esercizio o problema proposto utilizzando gli operatori di calcolo, il maggiore, minore o uguale, ed and, or e if il tutto in prima e terza persona. Inoltre aggiungerei comandi o sequenze di operazioni come avanti, indietro, sinistra, destra secondo vari punti di osservazione.
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