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PubblicatoCaterina Longhi Modificato 10 anni fa
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Master in Scienze criminologiche investigative e della sicurezza
Fabio Cardinali Loredana Casadio Stefania Turchetta Aldo Zambuto
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Tipologie di reato
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Indice
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Omicidio Azione di aggressività eterodiretta che ha come risultato fondamentale la privazione della vita di un’altra persona L’omicidio è un reato contro la persona e, pertanto, il soggetto resposansabile di tale azione è passabile di pene di vario genere
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Classificazione basata sul movente
Nel Crime Classification Manual. La classificazione motivazionale dell’omicidio comprende quattro categorie principali: Organizzazione criminale: l’omicidio è commesso allo scopo di ottenere un guadagno materiale Omicidio per motivazioni personali: il soggetto uccide per motivi interni alla sua psiche Omicidio sessuale: il soggetto uccide perché motivato da un elemento sessuale Omicidio causato da un gruppo: l’omicidio commesso da 2 o più persone che si associano seguendo un’ideologia comune
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Caratteristiche psicologiche dell’omicida
De Greef analizza la dinamica dell’omicidio considerando due distinte tipologie: Omicidio utilitaristico Omicidio passionale
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Criminalità nelle sette
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di nuovi gruppi che si autodefiniscono «chiese» o «religioni» e si propongono come alternativa alle religioni ufficiali. Quando di vogliono caratterizzare questi gruppi in maniera negativa, si definiscono «sette» o «culti».
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Cos’è una setta? I tratti costitutivi di una setta sono:
l’alterazione dei confini di una determinata credenza religiosa la costituzione di un nuovo principio di autorità la ricerca di condotte di vita che marchino la radicalità della scelta religiosa che s’intende compiere la temporanea o definitiva fuoriuscita dal «mondo»
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Tipologie di sette: sette radicali sette ascetico-intramondane
sette mistico-realistiche sette terapeutiche e sincretistiche Elementi comuni a tutte le tipologie di sette sono: presenza di un leader carismatico che funge da guida o da maestro spirituale i membri agiscono obbedendo pedissequamente ai modelli proposti dal leader
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Criminalità informatica
Crimine informatico: ogni comportamento illegale, non etico o non autorizzato che riguarda il processo di elaborazione e/o di trasmissione di dati informatici o telematici Responsabili di questo tipo di crimini sono: hackers criminalità organizzata insiders
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I computer crimes sono azioni contro beni di notevole valore e si dividono in due tipologie:
azioni fisiche (oggetto della condotta criminale è l’hardware) azioni logiche (oggetto della condotta criminale è il software) Il soggetto autore di questi crimini è relativamente sicuro di non essere scoperto proprio a causa della notevole capacità tecnica necessaria e grazie alla difficoltà di accertamento dei fatti
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Terrorismo Il terrorismo si configura come un movimento di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ai danni di enti quali nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose. Azioni contro lo stato di appartenenza, oppure verso altri stati, il cosiddetto terrorismo internazionale
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Reati di terrorismo (1) Associazioni sovversive (art. 270 cod. pen.) Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordinamento democratico (art. 270-bis cod. pen.) Assistenza agli associati (art. 270-ter cod. pen.) Arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale (art. 270-quater cod. pen.) Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale (art. 270-quinquies cod. pen.) Condotte con finalità di terrorismo (art. 270-sexies cod. pen.)
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Reati di terrorismo (2) Attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280 cod.pen.) Sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289-bis cod. pen.) Istigazione a commettere uno dei delitti contro la personalità dello Stato (art. 302 cod. pen.) Cospirazione politica mediante accordo e cospirazione politica mediante associazione (artt. 304 e 305 cod. pen.) Banda armata, formazione e partecipazione; assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata (artt. 306 e 307 cod. pen.)
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Reati contro il patrimonio
I reati contro il patrimonio sono quelli commessi ai danni della proprietà (possesso) di un soggetto da parte di un altro soggetto. (Codice penale, Libro II, Titolo XIII -Delitti contro il patrimonio )
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Mediante violenza su cose e persone
Furto Rapina Sottrazione cose comuni Usurpazione Deviazione acque Invasione Danneggiamento Uccisione di animali altrui Deturpamento/ imbrattamento Estorsione Sequestro a fini estorsivi o di rapina Turbativa violenta del possesso immobiliare Usurpazione
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Mediante frode Truffa Insolvenza fraudolenta
Circonvenzione di incapace Usura Appropriazione indebita Appropriazione di cose smarrite Ricettazione Riciclaggio
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Crimini sessuali (1) Il comportamento criminale è uno di quei fenomeni sociali che maggiormente risente di atteggiamenti e reazioni emotive tant’è che raramente le persone “rispondono” con razionalità quando si devono confrontare con quei fatti di cronaca nera che le costringono ad interrogarsi sulla natura umana.
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Crimini sessuali (2) Stupro
Rientrano tra i delitti a sfondo sessuale: lo stupro, il tentato stupro e gli atti di libidine violenta. Lo stupro è stato definito come un evento che si verifica senza il consenso della vittima che viene minacciata o materialmente penetrata o costretta al rapporto orale. A commetterlo sono individui principalmente antisociali e solitari (ma non solitari come i molestatori di bambini) e per la loro complessità, sono state formulate diverse classificazioni.
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Crimini sessuali (3) Stupro (2)
Groth (1979), direttore del “Sex Offender Program at Somers State Prison ha elaborato un sistema di classificazione descrivendo tre tipi di reato, che potrebbero essere collegati con i singoli tratti di personalità o con le categorie dell’asse II osservate nel criminale: “Anger rapist” (il rabbioso), il cui stupro, espressione di una intensa rabbia (...); “Power rapist” (il dominatore), il cui comportamento è finalizzato alla conquista sessuale della donna (...); “Sadistic rapist” (il sadico), il cui comportamento sessuale è espressione di fantasie centrate sul piacere che deriva dall’infliggere sofferenze alle vittime
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La Sindrome del molestatore assillante (Stalking)
Crimini sessuali (4) La Sindrome del molestatore assillante (Stalking) Lo stalking è una forma di comportamento criminale, intimidatorio e di terrore psicologico, che può sfociare in atti violenti contro una “vittima designata”. Lo stalker “invade” la vita delle vittime terrorizzandole mediante comportamenti che includono l’osservazione (“monitoring”), il pedinamento, l’intimidazione o la molestia, spesso con conseguenze devastanti. Alcuni soggetti, vittime dello stalker, arrivano a cambiare il proprio stile di vita per proteggere se stessi e la propria famiglia, trasferendosi in altri Stati e cambiando la loro identità.
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Il molestatore di bambini (Child Molester)
Crimini sessuali (5) Il molestatore di bambini (Child Molester) Il child molester è un individuo adulto che “intrattiene” un qualsiasi tipo di attività sessuale con un minore di ambo i sessi, indipendentemente dalla tipologia di abuso (singolo o ripetuto, violento o non violento). Per quanto riguarda le vittime, non viene fatta alcuna distinzione tra prepuberi e non, tra conoscenti e non, tra legati e non all’abusatore. Comunque, è bene precisare che non tutti i molestatori sono pedofili poiché alcuni di essi possono avere rapporti sessuali sia con adulti che con minori e che il comportamento dei “molestatori non pedofili” è “motivato” da curiosità, disponibilità (facilità al contatto) o dall’impulso a far del male ad un bambino.
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Violenze sessuali sugli uomini
Crimini sessuali (6) Violenze sessuali sugli uomini Le più comuni forme di violenza sessuale che l’uomo è costretto a subire sono: l’essere penetrato analmente; il dover praticare un rapporto orale; il dover masturbare l’abusatore; l’essere masturbato. Gli uomini, vittime di violenza sessuale, contrariamente alle donne aggredite sessualmente, difficilmente denunciano l’episodio alla polizia per l’estremo imbarazzo che proverebbero nel dover dichiarare di essere stati abusati sessualmente. Comunque, nonostante il basso numero di denunce, il fenomeno della violenza sui maschi (adulti e adolescenti) è abbastanza diffuso specialmente in alcuni contesti, quali le carceri e le caserme, dove tali atti di violenza non sono poi così rari.
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Crimini sessuali (7) La violenza sessuale, indipendentemente dall’identità di genere (uomo o donna) di chi la subisce, produce sul soggetto abusato le stesse conseguenze psicologiche, tra cui: paura; depressione; idee suicide; rabbia; problemi sessuali e relazionali. Infatti, anche gli uomini, al pari delle donne, sperimentano la Sindrome del Trauma d’Abuso (Rape Trauma Sindrome: RTS). In particolare, un uomo violentato vede compromesso: il suo concetto di mascolinità; la sua sfera sessuale; la propria autostima per non essere stato capace di sottrarsi alla violenza (senso di impotenza). il suo rapporto con gli altri (paura di essere considerato omosessuale e non una vera vittima). Infine, questo tipo di violenza fa crollare una errata convinzione, piuttosto comune, che ad essere violentati sono unicamente i maschi omosessuali e che giammai un maschio eterosessuale violenterebbe un altro maschio eterosessuale.
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Abusi intrafamiliari (1)
E’ fondamentale specificare che non si parla mai di genitore abusante, ma di famiglia abusante. In questo l’ottica sistemico-relazionale ha specificato come, le violenze sui minori devono essere considerate come una patologia che si ritrova nel contesto globale della famiglia, in quanto, ogni suo membro riveste un ruolo specifico nella trama relazionale disfunzionale che, con il tempo, si cristallizza portando a comportamenti classificabili come recidivi.
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Abusi intrafamiliari (2)
Essenzialmente sono stati individuati due profili di famiglia “incestuosa”: organizzata secondo un modello patriarcale, con il modello di padre padrone una madre assente, impegnata molto fuori di casa ed un padre immaturo e fragile che dipende dalla moglie. La fragilità più grande di questi nuclei familiari è rappresentata dalla paura del cambiamento; spesso infatti, queste tendono a mantenere i rapporti disfunzionali che li legano a dispetto del cambiamento vissuto come minaccia per “l’equilibrio” familiare.
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Devianza minorile (1) Per devianza si intende ogni atto o comportamento di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e che di conseguenza va incontro a una qualche forma di sanzione Fattori di rischio per la devianza minorile Composizione familiare Povertà relativa Disoccupazione giovanile Abbandono scolastico Tossicodipendenza
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Devianza minorile (2) I minori denunciati nel 2007 sono oltre l’anno. Di questi l’83% risulta imputabile, mentre il restante 17% risulta non imputabile
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Criminalità organizzata (1)
Nazioni unite (1976) Le complesse attività criminali su larga scala portate avanti da gruppi organizzati di persone, in maniera non definita oppure con strutture complesse, con lo scopo di far trarre profitto ai suoi partecipanti a danno della comunità e dei suoi membri Unione Europea (1998) Associazione strutturata di più di due persone, stabile nel tempo, che agisce in modo concertato allo scopo di commettere reati punibili con una pena privativa della libertà (...), reati che costituiscono un fine in sé ovvero un mezzo per ottenere profitti materiali e, se del caso, per influenzare indebitamente l'operato delle pubbliche autorità
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Criminalità organizzata (2)
Contrastare le criminalità organizzata Ridurre le risorse che affluiscono loro dalle diverse sfere della vita socioeconomica e istituzionale (Confisca dei beni, lotta al riciclaggio, accordi internazionali) Contrastare la manipolazione e neutralizzazione dei centri della giustizia penale Contrastare l'offerta di lavoro criminale che alimenta il potere militare della criminalità organizzata
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Bibliografia e sitografia
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