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Con la collaborazione di REF Ricerche
Osservatorio Prezzi Liguria IV trimestre 2013 Con la collaborazione di REF Ricerche Genova, 5 marzo 2014 1
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Il contesto di riferimento
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Primi, timidi segnali di svolta …
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat e fonti internazionali Attenuazione dei ritmi di caduta del Pil Recupero dei listini di Borsa Discesa dello spread Btp-Bund Recupero della produzione industriale Miglioramento del clima di fiducia di consumatori ed imprese 3 3
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Agganciare la vitalità del “Made in Italy” …
Da dove ripartire? Agganciare la vitalità del “Made in Italy” … Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat e fonti internazionali 4 4
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Prezzo del petrolio stabile
Nel 2013 la quotazione internazionale del greggio si è caratterizzata per una sostanziale stabilità Complice il rafforzamento del cambio, la quotazione in euro riporta un calo dello 0.8% congiunturale e del 2.8% tendenziale Sullo scenario prevale una certa incertezza per via della revisione al rialzo delle stime del potenziale produttivo negli Stati Uniti ed in Canada (“shale oil”), bilanciato dal declino produttivo nel Mare del Nord e in Messico Permangono dubbi sull’evoluzione della situazione in Siria 5
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Materie prime agricole e metalli: indietro di 3 anni
Le materie prime agricole (-0.6% tendenziale di media in dollari tra gennaio e dicembre, -3.1% in euro) e i metalli (-9.3% in dollari, -11.6% in euro) proseguono nella graduale discesa avviata nell’autunno 2012 6
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Materie prime alimentari in caduta
Materie prime alimentari in forte caduta: nel 2013 la flessione tendenziale è stata in media pari al 16.4% in dollari ed al 18.6% in euro La discesa si è intensificata negli ultimi mesi tanto da raggiungere una variazione congiunturale negativa del -5.1% del terzo trimestre 2013, che viene confermata dal -4.8% del quarto L’andamento del mercato del mais ha mostrato continui ribassi in seguito alle buone stime relative alla domanda ed offerta mondiale. Questo andamento si è riflesso anche nei mercati di altri prodotti alternativi, quali il frumento 7
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Il punto sull’inflazione in Liguria
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Si arresta la caduta del potere d’acquisto delle famiglie
Dopo un biennio in cui i prezzi hanno viaggiato più delle retribuzioni, il calo dell’inflazione ha contribuito a restituire potere d’acquisto alle famiglie In termini reali, depurati dall’effetto inflattivo, i salari sono sostanzialmente invariati rispetto ad un anno fa 9
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Inflazione ligure e italiana: divario costante
Nel IV trimestre del 2013 l’inflazione ligure decelera nuovamente (siamo allo 0.9%, il trimestre scorso era pari all’1.4%), nonostante l’aumento dell’IVA introdotto il 1° ottobre 2013: in media d’anno il 2013 si chiude all’1.4% I ritmi di crescita dei prezzi in Liguria (0.9%) si confermano leggermente più sostenuti rispetto alla media Italia (0.7%) L’inflazione di fondo subisce una leggera decelerazione, ma resta più elevata rispetto a quella generale: le componenti volatili del paniere (energia e alimentari) contribuiscono di più alla discesa dell’inflazione 10
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Province liguri a confronto
Significativi divari territoriali: tra IV trimestre 2012 e IV trimestre 2013 i prezzi sono aumentati dell’1.1% a Genova, contro lo 0.5% della Spezia l’inflazione tende comunque a rallentare, registrando valori tendenziali più contenuti rispetto allo scorso trimestre Nell’ultimo trimestre andamenti solidali sul territorio ligure, seppur con qualche differenza geografica: su base congiunturale, prezzi al consumo in diminuzione tra il -0.8% (Imperia) ed il -0.4% (La Spezia) In media d’anno l’inflazione è pari all’1.4% a Genova, mentre alla Spezia si attesta all’1% 11
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L’analisi per settore 12
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Ritmi superiori alla media Italia per Affitti e Tariffe
Nell’ultimo trimestre lieve diminuzione per i prezzi al dettaglio dei generi alimentari Ribassi più accentuati per i prezzi di Servizi (-1.5%) ed Energia (-0.9%) Iva e provvedimenti amministrativi determinano in un trimestre un rialzo per Non alimentare (+0.6%), Tariffe (+0.7%) e Affitti (+1.2%) Tassi di crescita tendenziale più elevati della media Italia per Servizi, Tariffe e Affitti 13
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I contributi all’inflazione: dall’energia alle tariffe ed ai servizi
Nel IV trimestre il contributo più rilevante deriva da servizi e tariffe Il contributo dell’alimentare scende allo 0.2% (0.4% nel III trim.), così come quello dei servizi, che spiega da solo lo 0.4% (0.6% nel III trim.) Il contributo all’inflazione del comparto energetico nel 2013 è negativo, arrivando al -0.3% (nullo in media d’anno, era pari a +1.3% nel 2012) 14
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Generi alimentari: in rientro frutta e verdura
Gli Alimentari mostrano un leggero ribasso congiunturale, ma con ritmi di crescita differenti tra quelli lavorati (+0.4%) e il fresco (-3.7% ortofrutta, -0.7% ittico) I prodotti ittici registrano un ribasso del -0.7%, anche se inferiore rispetto al calo dell’ultimo trimestre 2012 (-2%) Diminuiscono in misura sostenuta i prezzi ortofrutticoli dopo i rincari che si sono cumulati nella prima parte dell’anno (-3.6% tra III e IV trimestre 2013). Anche rispetto ad un anno fa i prezzi di frutta e verdura sono più contenuti (-1.2% tendenziale): i prezzi sono diminuiti più che in media nazionale 15
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Non alimentari in lieve ripresa (effetto IVA)
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L’impatto dell’IVA è modesto
Il comparto dei beni non alimentari è quello che più da vicino è stato interessato dal recente aumento dell’IVA (aliquota ordinaria dal 21% al 22% dal 1°ottobre) Su base congiunturale i prezzi sono aumentati a causa della nuova aliquota dell’IVA: nonostante ciò, tali variazioni risultano comunque più contenute rispetto all’aumento IVA del 2011 17
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Il confronto tra gli ultimi due interventi sull’aliquota ordinaria
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Energia ancora in territorio negativo
Il comparto beneficia dei segnali di carattere distensivo che giungono dalle quotazioni del greggio Nel IV trimestre rispetto al III trimestre gli energetici hanno riportato una contrazione dello 0.9% (-1% per le tariffe) Ha giovato sull’andamento delle tariffe energetiche l’entrata in vigore definitiva della riforma dell’AEEG sui corrispettivi al dettaglio del gas naturale Benzina più economica rispetto sia ad un anno fa, che allo scorso trimestre 19
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Inflazione dei servizi privati all’1.1%
Nel IV trimestre, l’inflazione dei servizi privati riprende il trend ribassista sia in Liguria, che in Italia Si conferma lo scostamento strutturale tra Liguria e Italia in atto da oltre due anni 20
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Sui trasporti ed i servizi ricettivi pesa l’effetto stagionale
Prezzi in diminuzione in media del -1.5% nel IV trimestre Il ribasso è guidato dai servizi di trasporto: forti i ribassi dovuti al calo delle tariffe aeree (oltre il 20%), che scontano una forte componente stagionale (i mesi estivi rappresentano il periodo di picco per le tariffe, +30%) Nel complesso andamenti allineati in Liguria ed in Italia, ad eccezione di trasporti e servizi per la casa Nell’ultimo anno i maggiori rincari hanno colpito trasporti, servizi per la casa e servizi ricettivi 21
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L’inflazione tariffaria riparte in chiusura d’anno
Prezzi amministrati complessivamente in aumento dello 0.7% nel trimestre Inflazione tariffaria in Liguria (3.4%) maggiore rispetto al resto alla media Italia (2.8%) Tra ottobre e dicembre aumenti per i servizi pubblici locali del +1.4%, dopo il rincaro del +3.5% del III trimestre Nel III e IV trimestre i rifiuti cumulano due importanti adeguamenti congiunturali (rispettivamente +10.7% e +4.7%), la tariffa del servizio idrico mette a segno un incremento del 2.4% nel III trimestre 22
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Crescono di più i rifiuti, di meno l’acqua potabile
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Appendice: dalla TARSU alla IUC
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L’eterna riforma: dalla TARSU alla IUC
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L’impatto della TARES in Liguria: a confronto le variazioni degli ultimi due anni
* * * Per Savona e Imperia non è possibile calcolare la variazione 2012/2011 perché non è disponibile il dato riferito al 2011 26
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