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PubblicatoAlfieri Spina Modificato 9 anni fa
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Elettronegativita’ Misura della tendenza di un atomo ad attrarre la coppia di elettroni di legame Mulliken: c = k(I+A) Allred e Rochow: valore calcolato dell’energia di attrazione di un nucleo sull’elettrone di un doppietto di legame a distanza media E’ una proprietà periodica.
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Elettronegatività degli elementi secondo Allred-Rochov
I lantanidi hanno valori di elettronegatività compresi tra 1.10 e 1.27
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Polarità dei legami covalenti
Tanto più un atomo è elettronegativo rispetto all’altro, tanto più attira a sé gli elettroni di legame. La densità di carica degli elettroni di legame è maggiore nelle vicinanze dell’atomo più elettronegativo.
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Regole semplici per la scrittura delle formule di struttura
Calcolare il numero di elettroni di valenza e quindi delle coppie elettroniche Decidere l’atomo centrale Unire con legame s l’atomo centrale agli atomi periferici Distribuire sugli atomi periferici le ulteriori coppie elettroniche (fino a completamento dell’ottetto*) Aggiungere le eventuali ulteriori coppie elettroniche di non legame sull’atomo centrale Decidere la disposizione delle coppie n+m secondo la regola della repulsione delle coppie elettroniche Decidere la forma della molecola Valutare la possibilita’ di formazione di legami multipli dando luogo a formule di risonanza**
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Legami p ** Una volta stabilita la geometria della molecola/ione, si valuta la possibilità di formazione di legami p per sovrapposizione di orbitali vuoti sull’atomo centrale e orbitali completamente pieni (coppie di non legame) sugli atomi periferici. Per atomo centrale con n = 2, il numero massimo di orbitali utilizzabili dall’atomo centrale è 4 (2s, 2px, 2py, 2pz). Per atomo centrale con n > 2, si possono considerare più di 4 orbitali. In pratica di solito il numero di orbitali impiegati dagli elementi del terzo e quarto periodo è ≤ 6.
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Carica formale La carica formale su un atomo è data dalla differenza fra il numero di elettroni dell’atomo libero e quello attribuitogli formalmente in una formula di struttura. Gli elettroni di legame vengono assegnati formalmente uno a ciascun atomo. N O ] _ +2 -1 La somma delle cariche formali sui singoli atomi deve essere uguale a zero per molecole neutre oppure, nel caso di ioni, uguale alla carica dello ione.
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Separazione della carica formale
L’esistenza di cariche formali di segno opposto nella stessa formula viene indicata come separazione della carica formale. Criterio di stabilità energetica di una formula di struttura: la formula che ha la minore separazione di carica formale possiede minore energia (cioè corrisponde alla situazione più stabile).
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Formule di risonanza Le formule di risonanza sono un insieme di strutture con la stessa disposizione degli atomi (e quindi dei legami s e delle coppie di non legame sull’atomo centrale) ma diversa distribuzione degli altri elettroni (cioè delle coppie di non legame sugli atomi periferici e dei legami p). C O
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Formule di risonanza La struttura reale è qualcosa di intermedio fra le varie formule di risonanza = ibrido di risonanza C O
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Formule di risonanza Gli elettroni sono meno localizzati di quanto implica una sola struttura di Lewis. Legame p delocalizzato C O Ordine di legame effettivo 1.33
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Carica formale e formule di risonanza
Strutture di Lewis diverse non contribuiscono in uguale misura all’ibrido di risonanza: il contributo maggiore viene dalla formula con minor separazione di carica. A parità di separazione di carica è migliore quella formula di risonanza in cui si ha carica formale negativa sull’atomo più elettronegativo.
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ESEMPI
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] ] Nitrato - NO3- O N O O Numero di coppie elettroniche: 24/2 = 12
Calcolo del numero di elettroni della configurazione elettronica esterna addizionato del numero di eventuali cariche negative o diminuito di eventuali cariche positive nel caso di ioni poliatomici: 5 (N) + 6 (O)• (carica) = 24 Numero di coppie elettroniche: 24/2 = 12 Individuazione dell’atomo centrale: N Disposizione delle coppie di legame tra l’atomo centrale e gli altri atomi costituenti la molecola: ] _ O ] N O O
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12 coppie totali = 3 coppie disposte
Controllare che il numero di coppie elettroniche disposte sia uguale al totale e disporre le eventuali restanti coppie sugli atomi periferici: 12 coppie totali = 3 coppie disposte Le altre 9 coppie vanno disposte sugli atomi periferici: ] _ ] O N O Configurazione triangolare O
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Il contributo relativo delle formule limite alla descrizione della struttura molecolare
La formula limite con minore separazione di carica formale è quella a minore energia, è cioè la più stabile e contribuisce di più alla descrizione della formula vera del composto La carica formale su un atomo è data dalla differenza fra il numero di elettroni dell’atomo libero e quello attribuitogli formalmente in una formula di struttura -1 ] _ O ] La somma delle cariche formali deve essere uguale alla carica della molecola +1 N O O -1
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] ] ] ] ] ] ] ] O N O O O N O O N O N O O O
Possibilita’ di formazione di legami multipli: l’atome centrale non soddisfa ancora la regola dell’ottetto. ] _ O ] N O O La risonanza: la vera formula molecolare è intermedia fra le formule limite possibili. Le formule limite hanno uguale disposizione spaziale degli atomi ] _ ] _ ] _ O N O O ] ] ] N O N O O O
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-1 -1 ] _ ] _ ] _ O N O O -1 -1 ] ] ] +1 +1 N O N O +1 O O -1 -1 Per lo ione nitrato tutte queste formule limite contribuiscono ugualmente alla descrizione della molecola reale, infatti, hanno tutte la stessa separazione di carica formale
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Ossido di azoto (I) - N2O N N O Numero di coppie elettroniche:
Calcolo del numero di elettroni della configurazione elettronica esterna addizionato del numero di eventuali cariche negative o diminuito di eventuali cariche positive nel caso di ioni poliatomici: 5 (N)• (O) = 16 Numero di coppie elettroniche: 16/2 = 8 Individuazione dell’atomo centrale: N Disposizione delle coppie di legame tra l’atomo centrale e gli altri atomi costituenti la molecola: N N O
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8 coppie totali = 2 coppie disposte
Controllare che il numero di coppie elettroniche disposte sia uguale al totale e disporre le eventuali restanti coppie sugli atomi periferici: 8 coppie totali = 2 coppie disposte 6 coppie vanno disposte sugli atomi periferici. C’e’ possibilita’ di formazione di legami multipli, fino ad un massimo di 4 orbitali impegnati. Tre sono le formule limite scrivibili N N O N N O N N O
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Verificare con la carica formale quelle o quella più “favorita”
Formula più “sfavorita” avendo maggiore separazione di carica formale +1 -1 -2 +1 +1 -1 +1 N N O N N O N N O Formula più “favorita” avendo carica formale negativa sull’atomo più elettronegativo
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] ] ] ] Ione solfato- SO42- S O O S O O O
Numero di elettroni: 6•5 + 2 = 32 Numero di coppie: 16 Atomo centrale: S ] S O 2 - ] Determino la configurazione della molecola O ] 2 - ] S Configurazione tetraedrica regolare O O O
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] ] ] ] ] ] ] ] O O S S O O O O O O O O S S O O O O O O
C’e’ possibilita’ di formazione di legami multipli da parte dello S che ha orbitali d energeticamente disponibili -1 O O ] ] 2 - 2 - ] ] +1 -1 S S O O O O O -1 O O O ] ] 2 - 2 - ] ] S S O O O O O O Formule risonanti
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Poliedri e struttura molecolare in molecole poliatomiche
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Validità modello VSEPR
Atomo centrale circondato da domini elettronici (coppie di non legame e di legame) Non si applica alle molecole biatomiche. Provate a calcolare la carica formale per le molecole indicate dalla freccia. Principio guida: ottetto
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Validità modello VSEPR
Il core all’interno dello strato di valenza dell’atomo centrale è sferico e quindi non influenza la geometria. Es. n=2 o n=3 Il core è fatto da un (n-1) s e tre (n-1)p completamente riempiti, che danno luogo a situazione ca. sferica.
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Validità modello VSEPR
Il core all’interno dello strato di valenza dell’atomo centrale è sferico e quindi non influenza la geometria. Es. n>3 Il core è fatto da un (n-1) s e tre (n-1)p ma anche da cinque (n-1) d completamente riempiti, che danno luogo a situazione ca. sferica.
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Validità modello VSEPR
Gli orbitali (n-1) d appartengono allo strato precedente e non vengono considerati nel computo degli elettroni di valenza in formule di struttura che contengono elementi dei gruppi Es. SO2 S contribuisce con 6 e- O contribuisce con 6 e-
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Validità modello VSEPR
Quando il metallo centrale è un metallo di transizione, l’assunzione di core sferico non è più completamente corretta. In particolare quando il riempimento degli orbitali d non è completo. Sferico per d5 e d10.
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Validità modello VSEPR
Un’altra caratteristica importante che distingue i metalli di transizione dagli altri elementi è che non ci sono coppie di non legame nello strato di valenza. Tutti gli elettroni di non legame sono elettroni d e quindi appartengono al livello (n-1). Quindi ci si riferisce sempre a composti del tipo AX2, AX3, AX4, AX5, AX6 . Ione permanganato MnO4- Ione cromato CrO42.-
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Validità modello VSEPR
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Validità modello VSEPR
Con d1, d2, d3, d4, d6, d7, d8, d9 spesso i composti dei metalli di transizione hanno geometrie non riconducibile al modello delle coppie elettroniche sulla superficie di una sfera. AX4: a seconda della forma del core posso avere un tetraedro o un quadrato planare AX5: a seconda della forma del core posso avere una bipiramide a base triangolare o una piramide a base quadrata
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Una situazione simile si riscontra per i lantanidi
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Elementi di transizione
Gli elementi di transizione sono caratterizzati dal parziale riempimento degli orbitali d di uno strato n e dal riempimento, spesso completo, dell’orbitale s dello strato successivo caratterizzato dal numero quantico n+1 Nella formazione di legami covalenti questi composti hanno a disposizione sia gli orbitali dello strato n+1 (s, p, d), che gli orbitali nd. Come conseguenza essi potrebbero dare luogo ad un numero molto elevato di legami. In realtà tale numero è limitato dalla repulsione sterica fra gli atomi legati all’atomo di transizione più che dal numero di orbitali a disposizione.
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Anomalie nella configurazione elettronica degli elementi di transizione
Sc [Ar]3d14s2 Fe [Ar]3d64s2 Ti [Ar]3d24s2 Co [Ar]3d74s2 V [Ar]3d34s2 Ni [Ar]3d84s2 Cr [Ar]3d54s1 Cu [Ar]3d104s1 Mn [Ar]3d54s2 Zn [Ar]3d104s2 quando è possibile una configurazione con semiriempimento/riempimento degli orbitali d, essa è favorita rispetto alle altre
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Composto di coordinazione
Lo ione metallico mette a disposizione orbitali vuoti Il legante mette a disposizione una coppia elettronica e un orbitale Sono legami molto polari, e la polarizzazione è diretta verso l’atomo che mette in compartecipazione la coppia elettronica = atomo donatore
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I composti di coordinazione.
Composto di coordinazione un composto in cui l'atomo centrale forma un numero di legami s maggiore del suo numero di ossidazione quando esso sia maggiore o uguale a 0.
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Esempi di leganti
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Leganti polidentati porfirina etilendiammina
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Orientazione reciproca dei cinque orbitali d
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Tetraedrica o quadrata planare
quattro atomi donatori Tetraedrica o quadrata planare Bipiramide a base triangolare o piramide a base quadrata
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Complessi di ioni metallici in biologia = cofattori metallici
Cys84 His37 His87 Vit B12 Mioglobina, emoglobina Chimica Bioinorganica
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Esempi di composti di coordinazione
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Il legame ionico I composti ionici sono composti dove almeno due specie ioniche sono tenute insieme da interazioni elettrostatiche. F = q1q2/(4 πε0r2) E = q1q2/(4 πε0r) Uno degli ioni ha carica positiva (catione) e l’altro ha carica negativa (anione). Tipicamente, i cationi sono ioni di atomi metallici (Na+, Ca2+, Fe3+, ma possono essere poliatomici, es. NH4+). Gli anioni possono essere ioni di non metalli (F-, Cl-, S2-) ma spesso anche anioni poliatomici (NO3-, CO32- , SO42-).
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Permittività elettrica e costante dielettrica
F0 = q1q2/(4 πε0r2) nel vuoto 0 = Fm-1 permettività elettrica del vuoto Fm = q1q2/(4 πεr2) in qualsiasi altro mezzo qui è permettività elettrica del mezzo F0/ Fm = / 0 = r Costante dielettrica del mezzo H2O ha r circa 81,, quindi F0 = 81 FH2O
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Il legame ionico: non è direzionale; dipende dalla distanza che separa gli ioni e dalla loro carica
F=q1q2/(4πε0r2) E=q1q2/(4 πε0r) I cerchi tratteggiati indicano ioni Cl- sopra e sotto il piano
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La costante di Madelung
La costante di Madelung è usata per determinare il potenziale elettrostatico di uno ione in un cristallo approssimando gli ioni con cariche puntiformi. Es. NaCl r = distanza tra Na+ e Cl- Intorno a Na+ ci sono: 6 Cl- a 1r, 12 Na+ a 2r, 8 Cl- a 3r, 6 Na+ at 4r, 24 Cl- at 5r, ecc. E = Mq1q2/(40r)
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Energia elettrostatica di uno ione in un cristallo
Es. NaCl z = carica dello ione (in questo caso = 1) e = carica dell’elettrone La costante di Madelung La serie in [ ] è la costante di Madelung (M) La costante è un fattore geometrico ed è diversa a seconda del tipo di struttura cristallina del composto ionico.
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La costante di Madelung
La costante è un fattore geometrico ed è diversa a seconda del tipo di struttura cristallina del composto ionico. A = numero di anioni intorno al catione C = numero di cationi intorno all’anione
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Raggi ionici
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Metalli e non metalli. Si definiscono metalli quegli elementi che hanno un numero di elettroni esterni inferiori ed in qualche caso uguale, a quello degli orbitali esterni s e p, e che hanno una energia di ionizzazione relativamente bassa. Il passaggio dai metalli ai non metalli avviene con gradualità lungo ciascun gruppo e periodo e quindi non e' possibile stabilire una distinzione netta fra essi. Tuttavia i metalli hanno delle proprietà comuni anche se possedute in grado diverso. Quelle principali sono: conducibilità termica ed elettrica, strutture cristalline compatte, malleabilità e duttilità.
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Raffigurazione schematica del legame nei metalli: reticolo di cationi immersi in un “mare” di elettroni mobili + Elettroni mobili + + + I legami sono delocalizzati nell’intero cristallo e gli elettroni di valenza non sono legati ad un particolare atomo ma possono muoversi liberamente da un atomo all’altro
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Sostanze elementari H2, N2, O2, F2, Cl2 sono molecole isolate, gassose. Tutti gli elementi dell'ultimo gruppo (gas nobili) sono monoatomici e gassosi. Il carbonio dà luogo a concatenazioni di legami secondo due forme: diamante e grafite.
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Struttura a catena del Se
Struttura del P4 Struttura del fosforo nero Struttura di S8 Struttura a catena del Se
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