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TERAPIA TERMALE E FIBROMIALGIA:

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Presentazione sul tema: "TERAPIA TERMALE E FIBROMIALGIA:"— Transcript della presentazione:

1 TERAPIA TERMALE E FIBROMIALGIA:
ISTRUZIONI PER L’USO Dott.ssa Arianna Consensi

2 Le cure termali I trattamenti termali sfruttano le proprietà terapeutiche e riabilitative di mezzi naturali come le acque minerali e fanghi Acque minerali Fanghi Sgorgano dal sottosuolo a temperatura elevata e ricche di Sali minerali Vengono utilizzate sotto forma di bagni in vasca o piscina, di inalazioni, di irrigazioni e nelle grotte sudarie Sono melme naturali derivanti dalla mescolanza tra un’acqua termale e materiale solido sia organico che inorganico Vengono applicate sulla superficie corporea sotto forma di impacco caldo

3 Storia delle cure termali
Ippocrate, in quello che può essere considerato il primo trattato di medicina della storia, il Corpus Hippocraticum, dedica ampie parti allo studio delle acque in senso decisamente scientifico ed attuale: caratteri chimici, organolettici, problemi igienici, uso dei bagni in varie malattie, effetti del bagno caldo e freddo sull'organismo umano. Le terme romane rappresentavano, in conclusione, quanto di più vicino possibile si può immaginare ad un "luogo di benessere" in senso moderno. Nel Medio Evo, mentre l'uso del bagno come pratica igienica va scomparendo ed il suo antico valore sociale ed edonistico viene messo al bando, si assiste alla nascita dell'idrologia con fisionomia di pratica terapeutica. Nei secoli XIV e XV molti Autori si dedicarono a studi idrologici. Tra le opere più importanti ricordiamo il "De Balneis " di Ugolino da Montecatini, che espone in modo dettagliato caratteristiche ed indicazioni terapeutiche delle acque della stazione termale toscana, ed il "De Balneis et thermis - naturalibus omni-bus Italiae sique totius orbis proprietatibusque eorum" del 1440 di Michele Savonarola. Assistiamo, tra l'800 ed il '900, al fenomeno del termalismo d'élite. L'élite economica e culturale va a "passare le acque" ed a ritemprarsi alle terme, ma progressivamente il fenomeno si estenderà alle classi medie. Ai nostri giorni la medicina termale è una scienza che utilizza, al pari di ogni altra disciplina medica, presidi diagnostici e terapeutici resi disponibili dal progresso tecnologico e delle conoscenze e che promuove e sviluppa la ricerca scientifica.

4 “AD OGNUNO LA SUA ACQUA”
Acque Termali “AD OGNUNO LA SUA ACQUA” T tra 30 e 40°C MEDIO MINERALI OLIGO MINERALI MINERALI: RF > 500 mg/l Acidule Alcaline Bicarbonate Calciche Carboniche Clorurate Ferruginose Magnesiache Radioattive Solfate Sulfuree

5 Acque Termali: Toscana

6 Cure termali e Reumatologia
Le patologie osteo-artro-muscolari che trovano indicazione alle terapie termali: Osteoartrosi primitiva e secondaria Reumatismi infiammatori cronici: artrite reumatoide, artropatia psoriasica, spondilite anchilosante Osteoporosi post-menopausale e senile Gotta Esiti di traumi e di interventi chirurgici: algodistrofie, rigidità articolari, dolore post-traumatico cronico, sinoviti e borsiti croniche, lesioni della cartilagine articolare, meniscopatie, lesioni dei legamenti, etc Reumatismi extra articolari Sindromi canalicolari (soprattutto s.me del tunnel carpale) Tendinopatie croniche "Periartriti" croniche Alcune forme di neuropatie croniche: sciatalgie, cruralgie, brachialgie, etc. Effetti terapeutici: analgesico decontratturante antiinfiammatorio su flogosi croniche trofico su strutture articolari, para e periarticolari prevenzione delle riacutizzazioni aumento dell'escursione articolare. Come regola generale non si deve sottoporre a terapia termale una malattia in fase acuta

7 Cure termali e Reumatologia
Raccomandazioni EULAR sul trattamento delle più frequenti malattie reumatiche Punzi L et al. Consensus italiana sulle raccomandazioni dell’EULAR 2003 per il trattamento dell’artrosi del ginocchio. Reumatismo 2004; 56: Punzi et al. Consensus italiana sulle raccomandazioni dell’EULAR 2005 per il trattamento dell’artrosi dell’anca. Reumatismo 2006; 58:301-9 Zhang W et al. EULAR evidence-based recommendations for the management of hand osteoarthritis. Ann Rheum Dis 2007; 66: Carville SF et al. EULAR evidence-based recommendations for the management of FM syndrome. Ann Rheum Dis 2008; 67:536-41 Zochling J et al. ASAS/EULAR recommendations for the management of ankylosing spondylitis. Ann Rheum Dis 2006; 65:

8 La Fibromialgia: cos’è?
È una malattia reumatica classificata come sindrome dolorosa cronica ad eziologia sconosciuta, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, dalla presenza di precisi punti algogeni, detti Tender Points (TPs), e da una varietà di sintomi di accompagnamento.

9 Sindrome Fibromialgica
Occhio Problemi di vista Xeroftalmia Centrali Cefalea cronica Fatica Disturbi del sonno Vertigini Impegno cognitivo Disturbi affettivi Sistemici Dolore Freddo Sensibilità chimica multipla Articolari Disturbi temporomandibolari Rigidità mattutina Muscolari Dolore miofasciale Fatica Spasmofilia Crampi Tanti sintomi Pelle Allodinia Aumentata sensibilità al caldo ed al freddo Intestinali Nausea Apparato riproduttivo Dismenorrea Urinari Disturbi urinari Cistiti frequenti

10 Epidemiologia: Prevalenza nella popolazione generale: % Prevalenza tra i pz reumatici: % Picco di incidenza: aa Sesso maggiormente colpito: femminile (F:M=8/9:1)

11 Fattori che influenzano la FM
Fattori negativi Fattori positivi Umidità e freddo Caldo, tempo secco Sonno non ristoratore Sonno ristoratore Eccessivo lavoro Attività fisica Inattività fisica Bagni caldi Stress Ansia

12 FIBROMIALGIA Eziopatogenesi Riduzione della
Predisposizione genetica + Fattori di rischio SNC & SNA Riduzione della soglia del dolore Alterazione della processazione e percezione del dolore Attivazione dello Stress System FIBROMIALGIA

13 Diagnosi NUM MEDIO DI MEDICI VISTI 3.4

14 Diagnosi Criteri dell’American College of Rheumatology (1990)
Criteri ACR 2010 e modificati nel 2011 La diagnosi di Fibromialgia è esclusivamente clinica e si basa sull’esclusione di altre patologie reumatiche. I classici parametri bioumorali risultano NON alterati nei pazienti affetti da fibromialgia.

15 Strategia vincente  approccio multimodale:
Terapia NESSUN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO È UNIFORMEMENTE EFFICACE IN TUTTI I PAZIENTI. SCARSA TOLLERANZA FARMACOLOGICA Valutazione per singolo paziente; il clinico può avere la necessità di provare differenti modalità terapeutiche, prima di ottenere un miglioramento ottimale dei sintomi del paziente. Strategia vincente  approccio multimodale: farmacologico riabilitativo psicoterapeutico

16 Principali effetti fisiologici: Controindicazioni:
Termoterapia Principali effetti fisiologici: Controindicazioni: - Vasodilatazione - Aumento del flusso sanguigno: ↑ disponibilità sostanze nutritive, leucociti, anticorpi ↓ cataboliti - Sudorazione - Azione miorilassante ed algosedativa ↓ rigidità articolare -↑ estensibilità del tessuto collageno - Infiammazione acuta Compromissione cardio-circolatoria Disturbi cognitivi, della comunicazione e della sensibilità - Neoplasia

17 La termoterapia nella FM
Ridurre il dolore Ridurre la contrattura muscolare TECNICHE DI CALORE SUPERFICIALE TECNICHE DI CALORE PROFONDO Ultrasuonoterapia* Onde corte Microonde - Impacchi caldi Cuscini riscaldanti Bagni di paraffina Infrarossoterapia* Fangobalneoterapia* *RCT: SOLO PER LE TECNICHE CON PROVE DI EVIDENZA SCIENTIFICA PER IL TRATTAMENTO DELLA FM

18 FANGOBALNEOTERAPIA Fango + Bagno
Caratteristiche del FANGO: elevata capacità termica elevata capacità di ritenzione del calore bassa conducibilità → accettabile anche ad elevate temperature (47-49°C) LA SEDUTA DI FBT: Si applica uno spessore di cm di fango a una T 48-49°C. Il pz viene avvolto in un lenzuolo e in una coperta di lana in cui rimarrà per almeno 15 minuti. Sensazione di spiacevole bruciore  modesto senso di calore  stato di benessere Fra i min. l’operatore toglie le coperte, aiuta il paziente a liberarsi della maggior quantità di fango, per poter poi entrare per altri 10 min. nella vasca da bagno con acqua minerale a una T di 37-39°C.

19 La terapia termale nella FM
Effetto positivo sul dolore e qualità della vita Ben tollerata Non studi in doppio cieco

20 LA NOSTRA ESPERIENZA

21 valutazioni cliniche: visita reumatologica
SCOPO DEL PROGETTO Valutare gli effetti dei trattamenti termali balneoterapia e baleneofangoterapia su 40 pazienti affetti da fibromialgia mediante: valutazioni cliniche: visita reumatologica analisi biochimiche Acque ricche di cloruro e solfato di Na e Mg -20 pz balneoterapia per 20 min -20 pz balneofango terapia (10 min fangoterapia e 10 min balneoterapia) Trattamento giornaliero per 12 gg consecutivi

22 Analisi biochimiche effettuate
Metodi Questionari FIQ, HAQ, FACIT, SF-36, questionari sulla presenza di sintomi specifici della malattia Analisi biochimiche effettuate livelli di ossitocina Analisi proteomica (saliva) Livelli sierici del fattore neurotrofico di derivazione cerebrale (BDNF) Densità del sito di trasporto piastrinico della serotonina (SERT) TEMPI Le visite, la raccolta ed i dosaggi sui campioni biologici dei pazienti e sono stati effettuati a tre tempi: prima dell’inizio delle terme (T0), subito dopo la fine del trattamento (T1) A distanza di 3 mesi dalla fine del trattamento termale (T2).

23 Risultati Miglioramento della FIQ e VAS dolore dopo le due settimane di trattamento (per poi tornare a valori vicini al valore iniziale al T2) SF-36: miglioramento da T0 a T1 del parametro: “limitazioni dovute allo stato fisico” e “limitazioni dovute allo stato emotivo “

24 Valutazioni cliniche Per i pazienti trattati con fango+balneo terapia maggior efficacia sul dolore, FIQ, VAS stanchezza I pazienti in particolare hanno riferito miglioramento di: dolore astenia rigidità muscolare sonno sensazione di maggior scioltezza anche se presenti i dolori formicolii Sembra che il trattamento balneofangoterapia dia dei risultati che durano di più nel tempo, mentre la balneoterapia dia dei risultati che nella maggior parte dei pazienti si verificano dopo la fine delle terme ma a distanza di 3 mesi non sono più apprezzabili.

25 Incremento dei livelli di ossitocina
Analisi biochimiche OSSITOCINA:effetti analgesici, ansiolitici e sedativi Incremento dei livelli di ossitocina Riduzione dei livelli di BDNF Non alterazioni significative del SERT Modificazioni a livello di proteine salivari in risposta al trattamento BDNF: modulatore di impulsi nocicettivi. SERT: trasportatore della serotonina BDNF neurotrofina importante nella plasticità neuronale Alta anche in fm

26 CONCLUSIONI Meccanismo di funzionamento della terapia termale nella FM non ben conosciuto: meccanismi specifici (proprietà chimiche dell’acqua) e non (ambiente, rilassamento fisico e mentale) Pochi trial clinici (RCT) in letteratura ma evidenza “accettabile” di efficacia Forse più utile la fango-balneo terapia con risultati che durano più nel tempo Sembrerebbe importante ripetere il trattamento prima dei 3 mesi Modifica di alcuni ormoni importanti nella modulazione del dolore

27 CONCLUSIONI Terapia termale utile nella FM come complementare da associare ad altri trattamenti o valida alternativa per i pazienti che non tollerano la terapia farmacologica

28 GRAZIE


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