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AREA OMOGENEA DEL LAGO DI LUGANO 138.236 abitanti Area ceresiana di Como ( 4Comuni - 8.669 abitanti) Area ceresiana di Como ( 4Comuni - 8.669 abitanti)

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2 AREA OMOGENEA DEL LAGO DI LUGANO 138.236 abitanti Area ceresiana di Como ( 4Comuni - 8.669 abitanti) Area ceresiana di Como ( 4Comuni - 8.669 abitanti) Area ceresiana di Varese ( 3 Comuni - 9.381 abitanti) Area ceresiana di Varese ( 3 Comuni - 9.381 abitanti) 23 Comuni 2 Area ceresiana elvetica ( 16 Comuni - 120.186 abitanti) Area ceresiana elvetica ( 16 Comuni - 120.186 abitanti)

3 UN MODELLO INNOVATIVO AREA OMOGENEA DEI COMUNI RIVIERASCHI Per area omogenea si intende una porzione di territorio con problematiche comuni, riferibili ad una condizione unificante, geografica o di altro tipo - quale la presenza del lago - che possono in modo più funzionale ed efficace essere gestite in un contesto unitario di interventi, oltre i limiti dei confini amministrativi. Il modello di patto per la sicurezza per area omogenea è stato sperimentato per la prima volta (marzo 2009) nell’ area del lago di Garda. AREA OMOGENEA DEI COMUNI RIVIERASCHI Per area omogenea si intende una porzione di territorio con problematiche comuni, riferibili ad una condizione unificante, geografica o di altro tipo - quale la presenza del lago - che possono in modo più funzionale ed efficace essere gestite in un contesto unitario di interventi, oltre i limiti dei confini amministrativi. Il modello di patto per la sicurezza per area omogenea è stato sperimentato per la prima volta (marzo 2009) nell’ area del lago di Garda. SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA Creazione di un sistema integrato di sicurezza di area omogenea su base interprovinciale per la gestione in modo unitario e condiviso, nel rispetto delle reciproche competenze, delle problematiche della sicurezza in acqua (safety), della sicurezza in acqua e in terra (security), dell’ordine, della sicurezza pubblica e della sicurezza urbana integrata. SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA Creazione di un sistema integrato di sicurezza di area omogenea su base interprovinciale per la gestione in modo unitario e condiviso, nel rispetto delle reciproche competenze, delle problematiche della sicurezza in acqua (safety), della sicurezza in acqua e in terra (security), dell’ordine, della sicurezza pubblica e della sicurezza urbana integrata. 3

4 CONFERENZA INTERPROVINCIALE DEI SERVIZI PER L’AREA OMOGENEA DEL LAGO DI LUGANO CONFERENZA INTERPROVINCIALE DEI SERVIZI PER L’AREA OMOGENEA DEL LAGO DI LUGANO E’ l’organo di governo del Patto Valuta e raccorda iniziative condivise tra uffici periferici dello Stato e sistema delle Autonomie locali I lavori sono aperti ad un rappresentante delle Autorità del Cantone Ticino Si riunisce una volta l’anno ovvero quando se ne ravvisi l’esigenza E’ convocata dai Prefetti di Como e di Varese Partecipano i Comuni interessati ed anche organismi diversi, secondo gli argomenti all’ordine del giorno la Conferenza può demandare a tavoli tematici interprovinciali l’elaborazione di pianificazioni, progetti e programmi operativi su specifiche materie E’ l’organo di governo del Patto Valuta e raccorda iniziative condivise tra uffici periferici dello Stato e sistema delle Autonomie locali I lavori sono aperti ad un rappresentante delle Autorità del Cantone Ticino Si riunisce una volta l’anno ovvero quando se ne ravvisi l’esigenza E’ convocata dai Prefetti di Como e di Varese Partecipano i Comuni interessati ed anche organismi diversi, secondo gli argomenti all’ordine del giorno la Conferenza può demandare a tavoli tematici interprovinciali l’elaborazione di pianificazioni, progetti e programmi operativi su specifiche materie 4

5 LE PARTI CONTRAENTI Prefetture di Como e di Varese Prefetture di Como e di Varese 7 Comuni dell’area omogenea del lago di Lugano Province di Como e di Varese Province di Como e di Varese PRESENZIANO Regione Lombardia Ministro dell’ Interno 5 COLLABORAZIONE INTERISTITUZIONALE Presidente del Consiglio di Stato del Cantone Ticino e Cancelliere dello Stato del Cantone Ticino

6 SICUREZZA ACQUE INTERNE EVENTI DI PROTEZIONE CIVILE SICUREZZA ACQUE INTERNE EVENTI DI PROTEZIONE CIVILE SCENARI Eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari Manifestazioni che vedono la presenza di un numero elevatissimo di spettatori SCENARI Eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria Calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari Manifestazioni che vedono la presenza di un numero elevatissimo di spettatori CRITICITA ’ Estensione o intensità dell’evento Coordinamento degli interventi Tempestività della risposta CRITICITA ’ Estensione o intensità dell’evento Coordinamento degli interventi Tempestività della risposta NUOVI MODULI OPERATIVI Prefigurazione di modelli collaborativi congiunti Coordinamento tra le Prefetture competenti Implementazione del circuito di informazione e comunicazione interistituzionale NUOVI MODULI OPERATIVI Prefigurazione di modelli collaborativi congiunti Coordinamento tra le Prefetture competenti Implementazione del circuito di informazione e comunicazione interistituzionale 6

7 SICUREZZA ACQUE INTERNE INTERVENTI ORDINARI DI SOCCORSO IN ACQUA SICUREZZA ACQUE INTERNE INTERVENTI ORDINARI DI SOCCORSO IN ACQUA SCENARI Eventi critici che necessitano di interventi di soccorso in acqua, anche in relazione a particolari situazioni meteorologiche. SCENARI Eventi critici che necessitano di interventi di soccorso in acqua, anche in relazione a particolari situazioni meteorologiche. EVENTI INCIDENTALI 2009 Interventi VVFF Como 7 Varese 2 EVENTI INCIDENTALI 2009 Interventi VVFF Como 7 Varese 2 CRITICITA ’ Coordinamento degli interventi Tempestività dei soccorsi CRITICITA ’ Coordinamento degli interventi Tempestività dei soccorsi NUOVI MODULI OPERATIVI I sottoscrittori si impegnano al più sinergico e coordinato impiego delle risorse umane e strumentali a disposizione Invio immediato del mezzo nautico più vicino al luogo dell’evento NUOVI MODULI OPERATIVI I sottoscrittori si impegnano al più sinergico e coordinato impiego delle risorse umane e strumentali a disposizione Invio immediato del mezzo nautico più vicino al luogo dell’evento 7

8 PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE FENOMENOLOGIE DI MAGGIORE IMPATTO PER LE COMUNITA’ LOCALI CHE INTERESSANO I TERRITORI DI PIU’ COMUNI STRAGI DEL SABATO SERA CRIMINALITA’ DIFFUSA DEVIANZA GIOVANILE LABORATORI CLANDESTINI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA COMMERCIO AMBULANTE ABUSIVO SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE 8

9 OBIETTIVI Controllo esercizi pubblici e verifica locali di intrattenimento Rafforzamento dei servizi di controllo della circolazione stradale durante la stagione estiva e nei fine settimana, con particolare riguardo allo stato di alterazione psicofisica dei conducenti Prevenzione e contrasto (sfruttamento della prostituzione; commercio ambulante abusivo; contraffazione; consumo e spaccio di droga; reati predatori) OBIETTIVI Controllo esercizi pubblici e verifica locali di intrattenimento Rafforzamento dei servizi di controllo della circolazione stradale durante la stagione estiva e nei fine settimana, con particolare riguardo allo stato di alterazione psicofisica dei conducenti Prevenzione e contrasto (sfruttamento della prostituzione; commercio ambulante abusivo; contraffazione; consumo e spaccio di droga; reati predatori) STRUMENTI Attivazione di moduli operativi di intervento congiunto Servizi di controllo straordinario del territorio Possibilità di Convenzioni tra Sindaci per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di polizia municipale, anche in relazione all’attuazione dei servizi di controllo straordinario del territorio Rafforzamento dello scambio informativo anche in relazione all’identificazione delle persone ed ai precedenti di polizia Potenziamento della rete di illuminazione pubblica STRUMENTI Attivazione di moduli operativi di intervento congiunto Servizi di controllo straordinario del territorio Possibilità di Convenzioni tra Sindaci per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di polizia municipale, anche in relazione all’attuazione dei servizi di controllo straordinario del territorio Rafforzamento dello scambio informativo anche in relazione all’identificazione delle persone ed ai precedenti di polizia Potenziamento della rete di illuminazione pubblica 9 SICUREZZA IN ACQUA E SU TERRA COLLABORAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO CON LE POLIZIE LOCALI SICUREZZA IN ACQUA E SU TERRA COLLABORAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO CON LE POLIZIE LOCALI

10 SICUREZZA IN ACQUA E SU TERRA ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTRASTO SICUREZZA IN ACQUA E SU TERRA ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTRASTO AZIONI PREFETTI: esame delle richieste dei contingenti di rinforzo e di mezzi navali aggiuntivi da trasmettere al Ministero dell’Interno PROVINCE: collaborazione dei Corpi di Polizia Provinciale all’organizzazione dei servizi di vigilanza SINDACI: pianificazione dei servizi dei Corpi di Polizia Locale in stretta intesa con le Forze di Polizia dello Stato, secondo le disposizioni vigenti. ULTERIORI STRUMENTI DI PREVENZIONE: Perlustrazione aerea dell’area lacuale e costiera, nei fine settimana della stagione estiva con gli elicotteri della GdF e dei Reparti Volo dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato Intensificazione delle attività delle Forze dell’ordine per la sicurezza della navigazione anche attraverso uno scambio informativo continuo Raccordo degli interventi di controllo su strada durante i fine settimana per la prevenzione dell’incidentalità stradale Uniformità degli orari di chiusura dei locali notturni AZIONI PREFETTI: esame delle richieste dei contingenti di rinforzo e di mezzi navali aggiuntivi da trasmettere al Ministero dell’Interno PROVINCE: collaborazione dei Corpi di Polizia Provinciale all’organizzazione dei servizi di vigilanza SINDACI: pianificazione dei servizi dei Corpi di Polizia Locale in stretta intesa con le Forze di Polizia dello Stato, secondo le disposizioni vigenti. ULTERIORI STRUMENTI DI PREVENZIONE: Perlustrazione aerea dell’area lacuale e costiera, nei fine settimana della stagione estiva con gli elicotteri della GdF e dei Reparti Volo dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato Intensificazione delle attività delle Forze dell’ordine per la sicurezza della navigazione anche attraverso uno scambio informativo continuo Raccordo degli interventi di controllo su strada durante i fine settimana per la prevenzione dell’incidentalità stradale Uniformità degli orari di chiusura dei locali notturni 10

11 Nelle aree ritenute più sensibili, sulla terraferma ed in prossimità delle coste DOVE Previa valutazione congiunta in ambito CPOSP Previa programmazione di interventi d’intesa con la Regione Lombardia Previa valutazione congiunta in ambito CPOSP Previa programmazione di interventi d’intesa con la Regione Lombardia COME Con tecnologie più avanzate Con eventuali finanziamenti dei comuni e contributo di altri enti territoriali Nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy Con tecnologie più avanzate Con eventuali finanziamenti dei comuni e contributo di altri enti territoriali Nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy STRUMENTI 11 POTENZIAMENTO DELL’IMPIEGO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA POTENZIAMENTO DELL’IMPIEGO DEI SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

12 Organizzazione e svolgimento di iniziative di preparazione, aggiornamento e approfondimento professionale, dedicate agli operatori della polizia locale, anche su richiesta dei sindaci e dei presidenti di provincia Anche gli uffici territoriali del Governo possono organizzare corsi di formazione interforze Organizzazione e svolgimento di iniziative di preparazione, aggiornamento e approfondimento professionale, dedicate agli operatori della polizia locale, anche su richiesta dei sindaci e dei presidenti di provincia Anche gli uffici territoriali del Governo possono organizzare corsi di formazione interforze 12 INIZIATIVE DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

13 Collaborazione con le Autorità cantonali ticinesi 13 Le Parti firmatarie si impegnano a prendere in considerazione eventuali forme di collaborazione e di avvio di iniziative concrete che le Autorità del Cantone Ticino vorranno sottoporgli.

14 DURATA E VERIFICHE Verifiche periodiche in sede di Conferenza Interprovinciale Durata: 2 anni 14 Possibilità di adesione da parte di altri soggetti istituzionali

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