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> FOCUS > D.Lgs. n. 231/2001 > Fisco > Risk management

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Presentazione sul tema: "> FOCUS > D.Lgs. n. 231/2001 > Fisco > Risk management"— Transcript della presentazione:

1 > FOCUS > D.Lgs. n. 231/2001 > Fisco > Risk management
> FOCUS > D.Lgs. n. 231/2001 > Fisco > Risk management TAX CONTROL FRAMEWORK INTEGRAZIONE DEL T.C.F. NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO AZIENDALE E DEL MODELLO ORGANIZZATIVO 231/2001 - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

2 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
S.C.I.: LE INTERRELAZIONI TRA I SOTTO-SISTEMI Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: <<processo, attuato dal consiglio di amministrazione, dai dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale, finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie: efficacia ed efficienza delle attività operative; attendibilità delle informazioni di bilancio; conformità alle leggi ed ai regolamenti in vigore>> (Internal Control Integrated Framework - cd. CoSO Report -, maggio 2013) Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001: rmodelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire i reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. n. 231/2001. Fraud Management Framework: sistema aziendale strutturato di gestione e di controllo delle frodi interne (in particolare: frodi del management). Tax Control Framework: sistema aziendale strutturato di gestione e di controllo del rischio fiscale. MODELLO 231/2001 FRAUD MANAGEMENT SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI MODELLO 231/2001 FRAUD MANAGEMENT TAX CONTROL FRAMEWORK - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

3 TAX CONTROL FRAMEWORK: LE INDICAZIONI DEL LEGISLATORE NAZIONALE
Nella seduta n. 43 del , il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e Finanze, ha approvato in via preliminare il decreto legislativo sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente. Il provvedimento è suddiviso in quattro Titoli. I primi tre si occupano: (i) dell'abuso del diritto o elusione fiscale; (ii) della revisione del sistema sanzionatorio (in particolare, dei reati in materia fiscale, di cui al D.Lgs. n. 74/2000); (iii) del regime dell'adempimento collaborativo (c.d. "Tax compliance”). Segue… - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

4 TAX CONTROL FRAMEWORK: LE INDICAZIONI DEL LEGISLATORE NAZIONALE
Art. 19 (“Requisiti”) dello schema di provvedimento (Consiglio dei Ministri, ): <<1. Il contribuente che aderisce al regime deve essere dotato, nel rispetto della sua autonomia di scelta delle soluzioni organizzative più adeguate per il perseguimento dei relativi obiettivi, di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inserito nel contesto del sistema di governo aziendale e di controllo interno. Fermo il fedele e tempestivo adempimento degli obblighi tributari, il sistema deve assicurare: a) una chiara attribuzione di ruoli e responsabilità ai diversi settori dell’organizzazione dei contribuenti in relazione ai rischi fiscali; b) efficaci procedure di rilevazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi fiscali il cui rispetto sia garantito a tutti i livelli aziendali; c) efficaci procedure per rimediare ad eventuali carenze riscontrate nel suo funzionamento e attivare e necessarie azioni correttive. 2. Il sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale prevede, con cadenza almeno annuale, l’invio di una relazione agli organi di gestione per l’esame e le valutazioni conseguenti. La relazione illustra, per gli adempimenti tributari, le verifiche effettuate e i risultati emersi, le misure adottate per rimediare a eventuali carenze rilevate, nonché le attività pianificate.>> - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

5 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI
S.C.I.: LE INTERRELAZIONI TRA I SOTTO-SISTEMI MODELLO 231/2001 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI FRAUD MANAGEMENT FRAMEWORK TAX CONTROL FRAMEWORK - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

6 S.C.I.: LE INTERRELAZIONI TRA I SOTTO-SISTEMI
S.C.I.: LE INTERRELAZIONI TRA I SOTTO-SISTEMI TAX CONTROL FRAMEWORK

7 IL RISCHIO FISCALE E LE “IMPLICAZIONI 231”
Sanzioni amministrative Sanzioni penali ”Rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (leggi, regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (statuto, codici di condotta).” RILEVANZA EX D.LGS. N. 231/2001 Frodi fiscali con conseguente autoriciclaggio Art. 25-octies Frodi fiscali quali reati-scopo di associazioni per delinquere (anche transnazionali) Art. 24-ter – Artt. 3 e 10, Legge n. 146/2006 Frodi fiscali connesse alla costituzione di “fondi neri” per finalità corruttive Artt. 25, 25-ter - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015)

8 Diritti di riproduzione riservati (dott. Fabrizio De Simone)
LA CORRETTA GESTIONE DEL RISCHIO FISCALE: LA COSTRUZIONE DEL TAX CONTROL FRAMEWORK 1 Mappatura processi a rischio 2 Elenco rischi potenziali (per processo) 3 Analisi del sistema di controllo preventivo esistente (“protocolli”/“procedure”) 4 Valutazione dei rischi residui (non coperti dai controlli preventivi) Adeguamento Sistema di controllo (protocolli/organizzazione, ecc.)procedure) 5 Rischio accettabile? NO SI’ (Fonte: Linee guida 231 di Confindustria) RISULTATO = SISTEMA di CONTROLLO in grado di PREVENIRE i RISCHI - Tutti i diritti riservati (aggiornamento: 9 febbraio 2015) 8 Diritti di riproduzione riservati (dott. Fabrizio De Simone)


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