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CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZONE

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Presentazione sul tema: "CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZONE"— Transcript della presentazione:

1 CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZONE
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’ ANNO 2007 CARATTERISTICHE DEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZONE Vanna Sandre Coordinatrice CTI “Treviso Centro” Renato Tomasella Coordinatore CTI “Pieve di Soligo e VittorioVeneto”

2 GRUPPO DI LAVORO Docenti afferenti ai C.T.I. di Asolo, Treviso e Vittorio Veneto Referente interventi educativi dell’U.S.P. Personale delle U.L.S.S. Esperti dell’I.R.C.C.S. “E. Medea” La Nostra Famiglia - Conegliano Vanna Sandre, Renato Tomasella

3 STRUMENTI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE
LINGUAGGIO ICF SCHEDA DI SEGNALAZIONE DIAGNOSI FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO CONTENUTI STRUTTURA OPERAZIONI DI UTILIZZO Strumenti di documentazione Vanna Sandre, Renato Tomasella

4 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
COSA E’ Formale richiesta di intervento ai servizi dell’ULSS per un accertamento diagnostico Segnala situazioni problematiche o casi di difficoltà conclamate, utilizzando il linguaggio e le categorie I.C.F. Vanna Sandre, Renato Tomasella

5 SCHEDA DI SEGNALAZIONE Certificazione/relazione
Compilata e sottoscritta da parte del team docente e/o consiglio di classe della classe interessata CHI ? Il Dirigente Scolastico, tramite la famiglia, invia la segnalazione ai competenti servizi socio-sanitari, dopo aver acquisito il consenso della famiglia stessa Invio entro il 15 febbraio Presentazione ai servizi entro il 15 marzo QUANDO? Certificazione/relazione (entro il 20 giugno) Vanna Sandre, Renato Tomasella

6 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° E 2° GRADO Prima parte Informazioni generali sull’alunno Seconda parte Descrizione del funzionamento generale dell’alunno secondo il linguaggio e le categorie dell’I.C.F. (la sua performance nelle diverse aree) Informazioni sulle attività sul contesto sulle strategie adottate Vanna Sandre, Renato Tomasella

7 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Scuola dell’Infanzia Prima parte: informazioni sull’alunno A. Data di compilazione: B. Dati anagrafici Cognome Nome Data di nascita Luogo di nascita Indirizzo Scuola Classe C. Curriculum scolastico (frequenza nido) Vanna Sandre, Renato Tomasella

8 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Seconda parte: descrizione dell’alunno RELAZIONALE NOVITA’ DELL’AUTONOMIA PERSONALE AREE DELLA COMUNICAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Vanna Sandre, Renato Tomasella

9 SCHEDA DI SEGNALAZIONE Componenti selezionate - ICF
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE Compiti e richieste generali Cura della persona Mobilità Aree di vita principali Comunicazione Interazioni e relazioni interpersonali Apprendimento e applicazione delle conoscenze Vanna Sandre, Renato Tomasella

10 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Seconda parte: descrizione dell’alunno 1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema? [Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0=nessun problema; 1=problema lieve; 2=problema medio; 3=problema grave; 4=problema completo] qualificatori capitolo A) Cura della persona 1 2 3 4 D510 lavarsi D530 bisogni corporali D540 vestirsi D550 mangiare D560 bere categorie Vanna Sandre, Renato Tomasella

11 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Categoria CODICE D510 Lavarsi Termine di secondo livello Lavare e asciugare il proprio corpo o parti di esso, utilizzando acqua e materiali o metodi di pulizia e asciugatura adeguati, come farsi il bagno, fare la doccia, lavarsi le mani e i piedi, la faccia e i capelli e asciugarsi con un asciugamano Definizione operativa INCLUSIONI: lavare il proprio corpo o parti di esso e asciugarsi ESCLUSIONI: prendersi cura di singole parti del corpo (d520); bisogni corporali (d530) Vanna Sandre, Renato Tomasella

12 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Seconda parte: descrizione dell’alunno 1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema? [Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0=nessun problema; 1=problema lieve; 2=problema medio; 3=problema grave; 4=problema completo] A) Cura della persona 1 2 3 4 D510 lavarsi Spazio per informazioni e osservazioni: - strumenti utilizzati per rilevare il problema; - informazioni significative riferite dalla famiglia; - ecc. Vanna Sandre, Renato Tomasella

13 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Descrizione di attività (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità.) Strategie adottate dalla Scuola per affrontare il problema e risorse già attivate Vanna Sandre, Renato Tomasella

14 SCHEDA DI SEGNALAZIONE
Alla luce di quanto descritto il problema principale della segnalazione Altre osservazioni del team insegnanti Vanna Sandre, Renato Tomasella

15 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Documento redatto successivamente alla D.F. Raccoglie la sintesi conoscitiva relativamente alle osservazioni compiute in contesti diversi “famiglia, scuola, servizi” COSA E’ Vanna Sandre, Renato Tomasella

16 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
SCOPO Integrare le diverse informazioni già acquisite Indicare … “il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni)” D.P.R Vanna Sandre, Renato Tomasella

17 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Indica Caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno Pone in rilievo Le difficoltà di apprendimento conseguenti alla disabilità Le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate, rafforzate, sviluppate... Vanna Sandre, Renato Tomasella

18 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Descrive I possibili livelli di risposta... riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili docenti operatori ULSS famiglia punti di vista Vanna Sandre, Renato Tomasella

19 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
E’ utile per la formulazione di un Piano Educativo Individualizzato programmare dimensionare privilegiare scegliere Vanna Sandre, Renato Tomasella

20 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
QUANDO FORMULARLO Prodotto DOPO IL RILASCIO della D.F. - AGGIORNATO IN USCITA dalla Scuola dell’Infanzia Prodotto all’inizio della Scuola Primaria - rivisto alla fine del II° anno - rivisto alla fine del IV° anno - aggiornato alla fine del V° anno Vanna Sandre, Renato Tomasella

21 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Prodotto all’inizio della Scuola Secondaria di 1° grado - rivisto alla fine del II anno - aggiornato al fine del III anno Prodotto all’inizio della Scuola Secondaria di 2° grado - rivisto alla fine del II anno - aggiornato alla fine del III anno - rivisto alla fine del IV anno Vanna Sandre, Renato Tomasella

22 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
E’ COMPOSTO DA 2 PARTI Descrive e analizza il funzionamento della persona con disabilità, nelle aree indicate nella diagnosi funzionale, attraverso il linguaggio e le categorie I.C.F. PRIMA PARTE ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO MOTORIO-PRASSICA DELLA COMUNICAZIONE DELL’AUTONOMIA PERSONALE RELAZIONALE DI VITA PRINCIPALI (Autonomia sociale) Vanna Sandre, Renato Tomasella

23 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
SECONDA PARTE Indica le possibilità di sviluppo Riferisce gli obiettivi prioritari di sviluppo della persona con disabilità con riferimento ai contesti di vita Vanna Sandre, Renato Tomasella

24 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
COSA E’ Documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti sulla base della D.F. e del P.D.F. Una mappa ragionata dei progetti didattico-educativi, riabilitativi, di socializzazione, di integrazione Vanna Sandre, Renato Tomasella

25 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Quando si fa Chi lo fa Inizio anno scolastico Verifiche intermedie Trasmesso alla nuova scuola di frequenza Operatori U.L.S.S. Addetti all’assistenza Mediatori alla comunicazione Psicopedagogista Insegnanti curricolari e di sostegno Famiglia Vanna Sandre, Renato Tomasella

26 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Far raggiungere a ciascun alunno con disabilità, in rapporto alle sue potenzialità, ed attraverso una progressione di traguardi intermedi, obiettivi di: autonomia acquisizione di competenze e abilità motorie cognitive comunicative ed espressive operative A COSA SERVE Vanna Sandre, Renato Tomasella


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