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PubblicatoFedele Carnevale Modificato 9 anni fa
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DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi
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REVISIONE CRITICA DELLA PENA Quale ruolo per il volontario?
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Criminalità e devianza La criminalità si riferisce ai comportamenti che violano la legge. La devianza non è relativa a caratteristiche del gruppo o del singolo, ma è un processo di interazione tra devianti e non devianti.
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Definizione di “deviante” Deviante è ogni comportamento ritenuto inaccettabile dalla maggioranza delle persone. La devianza è un atto, una credenza, che viola le norme convenzionali della società. Un comportamento deviante può variare dalla semplice mancanza di rispetto nel tono con cui ci si rivolge, all’autorità all’omicidio.
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!!! La condizione sociale, la socializzazione, le opportunità, incidono sulla possibilità che alcuni comportamenti vengano definiti devianti e forniscono la “possibilità” di una carriera deviante.
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RISCHIO Stigma: Attributo profondamente screditante che declassa chi lo ha da persona a persona segnata, persona disonorata.
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Carceri e controllo sociale Il carcere è un sistema di punizione Il principio ispiratore è il recupero dell’individuo perché mira alla sua reintegrazione nella società È considerato anche un deterrente, ma i livelli di recidiva sono alti
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Obiettivi istituzionali degli istituti di pena Reclusione Rieducazione Il trattamento: finalizzato a formare/consolidare nell’individuo attitudini sociali che si suppone egli non possieda o abbia perduto
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Componente afflittiva della pena Serve a giustificare di fronte all’opinione pubblica il premio concesso e a verificare la capacità e la disponibilità a rispettare una regola
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Finalità del percorso penale Ricucire il conflitto con la società e riconsegnare alla stessa persone socialmente responsabili
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Uno sguardo alla realtà: Le carceri favoriscono la spaccatura con la società: richiedono atteggiamenti e abitudini “diversi” dal mondo esterno rendendo difficile la reintegrazione. Da qui la necessità di un passaggio da una idea di giustizia punitiva ad una idea di giustizia riparativa.
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UNA NECESSIT À EDUCATIVA riconoscersi tra pari e uscire dalla convinzione vittimistica di essere segnato a dito e di essere “per sempre” un reietto della società
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LE ATTIVIT À DI TRATTAMENTO 25 novembre 2011: circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Oggetto: Modalità di esecuzione della pena. Un nuovo modello di trattamento che comprenda sicurezza, accoglienza e rieducazione.
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Concetto di premialità Misure alternative
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REVISIONE CRITICA DEL REATO La revisione critica consiste nel fatto che io mi condanno dopo che gli altri mi hanno condannato: ho sbagliato e mi attrezzo per non farlo più e riparo ai danni che ho fatto
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La parola a un detenuto Tanti anni ho vissuto nell’agire e colpire senza domandarmi il perché, senza il minimo timore della galera, della pena, eppure innumerevoli sono state le privazioni, le limitazioni e l’isolamento. Ciò significa che inaridire e desertificare non induce a una resa imposta, non pone un freno e un susseguente blocco alla violenza, anzi, a mio avviso genera automaticamente altra degenerazione più sottile e pericolosa della precedente. Vincenzo Andraous
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Quale ruolo per il volontario?
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