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PubblicatoCecilio Monaco Modificato 9 anni fa
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AVANZAMENTO AUTOMATICO DELLE DIAPOSITIVE
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Il Santuario della Santissima Trinità si trova immerso tra boschi di faggi, a 1337 metri s.l.m., nel Parco Regionale dei Monti Simbruini, nel territorio del comune di Vallepietra (m 825 s.l.m.), in provincia di Roma. Per raggiungerlo da Roma, percorrere l’autostrada A24 Roma-L’Aquila e uscire al casello “Vicovaro-Mandela”. Da qui seguire le indicazioni per Subiaco. Giunti in questa località, proseguire sulla strada statale n° 411 in direzione Alatri-Frosinone; dopo qualche chilometro s’incontra, sulla sinistra, il bivio per Vallepietra. Infine da Vallepietra, attraverso una strada in salita, si arriva al Santuario. Invece provenendo da Napoli uscire al casello “Anagni-Fiuggi” dell’autostrada A1; poi salire a Fiuggi, proseguire per gli Altipiani di Arcinazzo, quindi in direzione di Subiaco finché, sulla destra, s’incontra il bivio per Vallepietra. L’ultimo tratto (lungo qualche centinaio di metri) prima del Santuario è costituito da un affascinante sentiero percorribile solo a piedi. I mezzi (autovetture e pullman) si devono parcheggiare nell’apposito ampio parcheggio asfaltato. Il Santuario, data l’alta quota alla quale è posto, è visitabile solo dal 1° maggio al 31 ottobre. CLICCA QUI PER PROSEGUIRE
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Dai paesi circostanti, ma anche da notevoli distanze, giungono a Vallepietra le “compagnie”, ossia gruppi di pellegrini, ciascuna preceduta da un portatore di stendardo. Ancora oggi sono molte le compagnie che giungono a piedi, almeno nell’ultima fase del cammino, soprattutto in occasione della festa della Ss. Trinità (l’ottava domenica dopo Pasqua). Giunte al Santuario nel pomeriggio del sabato, le compagnie si predispongono alla veglia notturna, fino alla domenica mattina, quando nelle prime ore viene eseguito il cosiddetto “Pianto delle Zitelle”, che è una rievocazione cantata della Passione di Cristo. Infine le compagnie entrano, cantando e pregando, nella Cappella che custodisce l’affresco della Santissima Trinità. Molti salgono in ginocchio i gradini. Tutti toccano gli stipiti o l’architrave della porta e si segnano gridando per tre volte “Evviva la Trinità”, con grande commozione e devozione. Il pellegrinaggio al Santuario ACCENDI LE CASSE
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Croci piantate dai fedeli a ricordo dei loro pellegrinaggi al Santuario
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La Cappella che custodisce l’affresco della Santissima Trinità si trova ai piedi di un’immensa ed impressionante parete rocciosa. Sull’origine e storia del Santuario esistono solo leggende, nulla di certo si sa.
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Cappella che custodisce l’affresco della Santissima Trinità
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Affresco della Santissima Trinità - È l’affresco principale del Santuario. È databile al XII secolo ed è di chiaro stile bizantineggiante. Raffigura le Tre Persone Divine (Padre, Figlio e Spirito Santo) perfettamente identiche: tutte e tre sono sedute, tutte benedicono alla greca (unendo il pollice all’anulare) con la mano destra, tutte mostrano con la sinistra un libro aperto sulle ginocchia; tutte hanno un viso barbato (tipico dell’iconografia tradizionale di Cristo), tutte sono incorniciate da un nimbo. Ai piedi dell’affresco è posta l’iscrizione latina che esprime l’essenza del Mistero Trinitario: “IN TRIBVS HIS DOMINVM PERSONIS CREDIMVS” (In queste tre persone crediamo il Signore).
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Questi pellegrini, dopo aver visitato la Cappella, camminano all’indietro, cioè mandando avanti i talloni anziché le punte dei piedi, volgendo sempre la faccia verso il Santuario, in segno di rispetto.
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Una delle stanze che contengono gli ex voto dei fedeli. Da qualche anno queste stanze sono state adibite a museo.
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Alcuni fedeli ritornano al parcheggio dopo aver visitato il Santuario
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Questa presentazione è stata realizzata da Sebastiano Inturri nel mese di luglio 2011. Le foto inserite sono state scattate il 30 luglio 2005. Il sottofondo musicale è un canto gregoriano. Grazie per la cortese attenzione.
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