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PubblicatoVitale Blasi Modificato 9 anni fa
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PROGETTO I.D.E.A.M.
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L’ETICA CORTESE Come si è evoluta dal Medioevo, passando per Dante e la Commedia, a ciò che oggi chiamiamo convivenza civile. TEMATICA AFFRONTATA:
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Quando nasce? L’etica cortese nasce tra il XII e il XIII secolo. Periodo di maggiore espansione del sistema feudale, in cui la nobiltà europea elaborò una coscienza comune.
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Tale mentalità si espresse in valori e codici di comportamento, improntati a un’etica fondamentalmente terrena (laica) che subì l’influenza del cristianesimo, che al tempo aveva un’importanza non trascurabile.
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Un ulteriore condizionamento che caratterizzò l’etica cortese fu la nascita della cavalleria che portava con sé ideali rivoluzionari rispetto all’Alto Medioevo, chiamato anche “codice cavalleresco”.
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Valori fondamentali della cortesia medievale - Liberalità - Magnanimità - Schiettezza di rapporti - Rispetto
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Liberalità È una delle “virtù civili” che caratterizza l’epoca, essa prevede il disprezzo del denaro e il rifiuto di ogni genere di attaccamento all’interesse materiale, quindi la generosità disinteressata nel donare.
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Magnanimità La magnanimità è la capacità di svolgere atti sublimi di generosità, rinuncia e sacrificio senza cadere nell’egoismo.
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Rispetto Il rispetto nell’età cortese prevede un senso di obbedienza da parte del contadino (borghese) nei confronti del suo Signore. Tale visione si tramuta nella Fedeltà quando si rapportano cavaliere e Signore.
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Schiettezza di rapporti Prevede la sincerità e la naturalezza nei rapporti, si collega a uno degli ideali cavallereschi: la lealtà.
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La cortesia a Firenze A Firenze, e successivamente in tutta Italia, i valori precedentemente elencati sono scomparsi perché sostituiti dall’attaccamento ai beni e dall’usura. Tutto ciò porta la città a uno stato bestiale che causerà lo smarrimento della retta via all’uomo.
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È proprio in questo momento di smarrimento della città che decide di intervenire Dante, cercando si ripristinare i valori del secolo precedente che rinviene solamente nelle casate dei Malaspina di Lunigiana e degli Scaligeri di Verona.
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Rappresentazione di Firenze nella Divina Commedia All'interno della Commedia, fra i temi politici trattati indirettamente da Dante, emerge in modo particolare la situazione della città di Firenze.
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Ciò è rinvenibile si dal I Canto dell’Inferno, in cui le tre fiere che ostacolano il protagonista sono l’ allegoria dei tre peccati capitali che affliggono la Firenze di quel periodo.
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Essi sono: Lussuria (lonza) Superbia (leone) Cupidigia-Avarizia (lupa)
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Come l’autore ci dimostra, queste tre fiere sono superabili solo se si utilizza la ragione, con la quale si riesce a riconoscerle e ad evitarle per condurre un vita terrena giusta finalizzata al destino dell’anima dopo la morte (vita ultraterrena). * Solo per la cupidigia è richiesto, sempre secondo l’autore, l’intervento di una figura di grande potere (un Imperatore o un Papa) che sia in grado di rimuoverla una volta per tutte.
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In cosa è interpretabile oggi l’etica cortese? Parità con l’altro Rispetto della diversità Rifiuto della violenza sociale Sforzo di trovare un equilibrio tra sé e l’ambiente
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Parità con l’altro Intesa come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, alla religione, alla razza, alla disabilità, all’età ed all’orientamento sessuale. APPROFONDIMENTO
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Rispetto della diversità Ovvero l’assenza di qualsiasi forma di discriminazione ( es. razziale, territoriale, religiosa) e l’accettazione del prossimo in tutte le sue sfaccettature.
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Rifiuto della violenza sociale Tale valore prevede l’opposizione a qualsiasi genere di atto violente nei confronti di specifiche categorie sociale. Alcuni esempi attuali possono essere il bullismo, la pedofilia, il femminicidio e l’abuso senile.
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Sforzo per trovare un equilibrio tra sé e l’ambiente Riguardante la necessità di sapersi regolare, tramite il buon senso e la ricerca, nello sfruttamento delle risorse naturali messe a nostra disposizione e che ci permettono di sopravvivere.
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Riepilogando… …Nel corso dei secoli e attraverso le varie epoche, le necessità e le convinzioni dell’uomo sono cambiate e ciò ha influito sui valori che doveva rispettare per condurre una vita sensata. Ad ogni modo gli ideali del XI secolo non sono stati smarriti ma si sono adattati e evoluti seguendo il pensiero dell’uomo.
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APPROFONDIMENTO Dal 1996, in Italia esiste il Ministero delle Pari Opportunità, che ha sede a Palazzo Chigi, e che l’11 Aprile 2006 ha promulgato un decreto legge che affronta tematiche come la discriminazione tra l’uomo e la donna, basandosi anche sull’articolo 3 della Costituzione italiana.articolo 3 della Costituzione italiana Per maggiori informazioni: http://www.pariopportunita.gov.it/
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Art. 3 della Costituzione Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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FINE Elia Spinelli Franciani Pelacani
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