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PubblicatoBeniamino Santoro Modificato 9 anni fa
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La catalogazione del libro moderno Laboratorio pratico – livello base
La Classificazione decimale Dewey Biblioteca M. De Lisa P. Petrizzo di Sassano 2-30 maggio 2013 Presentazione di Patrizia Ianniello
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Una biblioteca Non è un deposito di libri
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Un deposito serve a conservare, immagazzinare i libri
Una biblioteca serve a chi la usa, per trovarci i libri o le informazioni che sta cercando
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Un catalogo non è un inventario
di conseguenza…. Un catalogo non è un inventario
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hanno anche i cataloghi
i depositi hanno solo inventari, le biblioteche hanno anche i cataloghi
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Possiamo pensare un “punto di accesso” all’informazione come una porta che, a partire da qualcosa che sappiamo (chiave) ci permette di trovare l’informazione che ci serve. Per esempio, se cerco un romanzo di Serena Gandolfi (chiave) il catalogo alfabetico per autori è il punto di accesso che mi consente di trovare il volume sugli scaffali. Appena più complesso: se cerco un romanzo dello stesso autore di “Io non ho paura” (chiave), il catalogo alfabetico per titoli (punto di accesso) mi fa arrivare al nome dell’autore (Niccolò Ammaniti, nuova chiave), che poi mi serve da chiave nel catalogo per autori(nuovo punto d’accesso). Un catalogo serve ad aiutare chi ricerca un’informazione, fornendogli dei “punti di accesso” all’informazione
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I punti d’accesso all’informazione
Prima dell’informatizzazione, i cataloghi delle biblioteche erano costituiti da schedari, cioè da cassettiere che contenevano schede di cartoncino compilate a mano (e, quando poi fu inventata, a macchina per scrivere) dai bibliotecari
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Compilare a mano tutte quelle schede era un lavoro enorme
Compilare a mano tutte quelle schede era un lavoro enorme. Così le biblioteche avevano al massimo tre o quattro schedari: Due c’erano sempre: - per autore e - per titolo gli altri più raramente: - per soggetto – per classe
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Questo significa che chi cercava un libro poteva partire da pochi “punti di accesso
Per esempio, se sono disponibili solo il catalogo per titolo e quello per autore, i punti di accesso sono due: o conoscete il titolo del libro che cercate (il titolo esatto!), o ne conoscete l’autore e cominciate a sfogliare lo schedario Autori oppure… ciccia! (provate a pensar di cercare un libro di poesie, o un libro sull’Egitto, o un libro per ragazzi…)
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I cataloghi informatizzati
I computer hanno molto semplificato la vita a chi deve costruire un catalogo: ora, basta scrivere una sola volta tutti i dati della scheda, l’utente poi “interroga” il catalogo informatizzato e ne ottiene le risposte…
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I punti di accesso si moltiplicano
Così, senza costi eccessivi, si può andare incontro al lettore, consentendogli di cercare a partire dall’autore (magari anche quando non si è sicuri di qualche lettera del nome!), dal titolo o da qualche parola contenuta nel titolo, dal soggetto, dalla materia o dalla classe, dal contenuto, dall’ editore o dalla collana, dall’abstract….
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Tipi di punti di accesso
Autore Titolo Editore Anno e luogo di edizione Parole del titolo Collana editoriale Soggetto Classe Dewey Materia abstract Sono parole che stanno scritte in una particolare posizione sul libro (e sulla scheda) Tecnicamente, si chiamano “punti d’accesso semiotici” Hanno invece a che vedere col contenuto del libro. Tecnicamente, sono “punti d’accesso semantici”
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La CDD (Classificazione Decimale Dewey)
Un punto d’accesso molto particolare è la Classificazione Decimale Dewey. Particolare, perché è anche la chiave par trovare un libro negli scaffali di una biblioteca Quasi tutte le biblioteche, infatti, dispongono i libri negli scaffali secondo la CDD
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Perché “Classificazione Decimale Dewey”?
Dewey (John)è il nome del bibliotecario americano che nella seconda metà dell’Ottocento ideò questo sistema, oggi quasi universalmente adottato Classificazione perché tutta la conoscenza (tutto ciò che si può sapere) è suddiviso in 10 classi contrassegnate da 0 a 9. Decimale perché si fonda sui multipli di 10: ogni classe contiene 10 divisioni; ogni divisione è formata da 10 sezioni)
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10x10x10=1000… anzi, 999 Ogni segnatura Dewey è composta da almeno 3 cifre, che classificano secondo un ordine gerarchico dal generale al particolare: la prima cifra indica la classe, la seconda la sezione, la terza la divisione. (Ogni classe contiene 10 divisioni ; Ogni divisione è formata da 10 sezioni)
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Le 10 classi 000: Generalità 100: filosofia e discipline connesse
200 Religione 300 Scienze sociali 400 Linguaggio 500 Scienze pure 600 Tecnologia (Scienze applicate) 700 Arti 800 Letteratura 900 Geografia e Storia generali
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Le 100 divisioni (esempio: suddivisione della classe 800 – Letteratura)
810 Letteratura americana in inglese § 820 Letteratura in inglese e antico inglese § 830 Letteratura delle lingue germaniche § 840 Letteratura delle lingue romanze, lett. francese § 850 Lett. italiana, romena, delle lingue ladine § 860 Letteratura spagnola e portoghese § Letterature italiche. Lett. latina § 880 Letterature elleniche. Lett. greca § 890 Letterature di altre lingue
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§ 852 Letteratura drammatica italiana (Teatro italiano)
Le 1000 sezioni (esempio: suddivisione della divisione 850- Letteratura italiana, romena, delle lingue ladine) 851 Poesia italiana § Letteratura drammatica italiana (Teatro italiano) § 853 Narrativa italiana § 854 Saggi italiani § 855 Discorsi italiani (= Oratoria) § 856 Lettere italiane (= Epistolografia) § 857 Satira e umorismo italiano § 858 Miscellanea italiana § 859 Letteratura romena, lingue ladine
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I numeri I numeri devono essere composti da almeno tre cifre. Se le cifre significanti sono una o due si aggiungono degli zeri fino a raggiungere le tre cifre Dopo la terza cifra si mette un punto Se sono più lunghi di tre cifre non possono mai finire per zero I numeri CDD sono stampati in gruppi di tre cifre per facilitarne la lettura. Gli spazi tra le cifre non hanno alcun significato
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Numero con meno di tre cifre significative
51 Matematica Si aggiungono tanti zeri quanti sono necessari per arrivare al minimo di tre cifre 510 Matematica E’ composto da: 5 Scienze pure 1 Matematica 0 Riempitivo senza significato, per arrivare al minimo di tre cifre
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Numero con più di tre cifre
7941Scacchi Dopo la terza cifra si mette un punto 794.1Scacchi E’ composto da: 7Arte 9Arti ricreative e arti dello spettacolo 4Giochi d’abilità al chiuso . Punto separatore senza significato 1Scacchi
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Numero con più di sei cifre
Malattie causate da altitudine Dopo la terza cifra si mette un punto e, dalla sesta in poi, uno spazio dopo ciascun gruppo di tre cifre Malattie causate da altitudine Questo espediente facilita la lettura e la memorizzazione del numero
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La classificazione è completata dalle prime tre lettere del cognome dell’autore o, se il testo è anonimo, del titolo Sul dorso di ogni libro appartenente a una biblioteca trovi un’etichetta che indica la segnatura Dewey (ad esempio, un libro di Italo Calvino porterà la segnatura 853/CAL. Ordinato alfabeticamente sullo scaffale della letteratura narrativa italiana, il libro troverà posto vicino alle altre opere di Italo Calvino). La classificazione Dewey compare anche nel catalogo, dove indica la materia a cui il libro appartiene.
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