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Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni.

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Presentazione sul tema: "Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni."— Transcript della presentazione:

1 Meeting di Cooperazione Internazionale Macerata 2 Aprile 2009 Dott. Giuseppe Bordoni

2 MINISTERO POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI CORPO FORESTALE DELLO STATO Ispettorato Generale Comandi Regionali Comandi provinciali Comandi stazione Coordinamenti Territoriali per l’Ambiente Comandi Stazione

3 COMPITI ISTITUZIONALI Legge 6 Febbraio 2004,n. 36 Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato Il Corpo forestale dello Stato è una Forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile, specializzata nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema e concorre nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane.

4 Svolge funzioni di pubblico soccorso e interventi di rilievo nazionale di protezione civile su tutto il territorio nazionale con riferimento anche al concorso con le regioni nella lotta attiva agli incendi boschivi e allo spegnimento con mezzi aerei degli stessi; Il Corpo forestale dello Stato è struttura operativa nazionale di protezione civile.

5 LEGGE 21 novembre 200, n. 353 Legge quadro in materia di incendi boschivi Capo I – Previsione, prevenzione, lotta attiva Capo II –Funzioni amministrative e sanzioni Art. 3 (Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi) “ Le regioni approvano il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi…..”

6 CORPO FORESTALE DELLO STATO PREVISIONE INDIVIDUAZIONE AREE E PERIODI A RISCHIO E INDICI DI PERICOLOSITÀ PREVENZIONE REPRESSIONE ILLECITI ATTIVITÀ DI PG. LOTTA ATTIVA RICOGNIZIONE, SORVEGLIANZA, AVVISTAMENTO, ALLARME E SPEGNIMENTO MONITORAGGIO FORMAZIONE/ INFORMAZIONE COMUNICAZIONE S.O.U.P. D.O.S. Etc. PIANO REGIONALE PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI

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8 Organizzazione per l’AIB del C.F.S. nelle Marche 48 Comandi Stazione 5 UOT SOUP CFS COAU Sala Operativa Regionale 1515 cittadini Polizia vedette La struttura di allertamento e di emergenza

9 Organizzazione Antincendio Punto di Coordinamento Avanzato (Scenario operativo) DOS (CFS) VOLONTARI COOP. FORESTALI ELICOTTER O REGIONALE MEZZI AEREI COAU CFSCNVVF ROS (CNVVF ) PCA

10 Protocollo operativo CFS-VVF In caso di incendio boschivo (soprassuoli forestali dove sono prevalenti la salvaguardia di valori vegetazionali, ambientali e paesaggistici), ancorché in esso siano presenti limitate strutture antropizzate, il CFS assume la direzione ed il coordinamento delle operazioni di contrasto a terra. In caso di incendio boschivo (soprassuoli forestali dove sono prevalenti la salvaguardia di valori vegetazionali, ambientali e paesaggistici), ancorché in esso siano presenti limitate strutture antropizzate, il CFS assume la direzione ed il coordinamento delle operazioni di contrasto a terra. Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento CFS assume la responsabilità dell’attività di aerocooperazione. Il Direttore delle Operazioni di Spegnimento CFS assume la responsabilità dell’attività di aerocooperazione. I Vigili del Fuoco assumono la gestione degli interventi riguardanti la difesa di insediamenti civili e industriali presenti all’interno delle aree interessate dagli incendi di concerto con il DOS del CFS. I Vigili del Fuoco assumono la gestione degli interventi riguardanti la difesa di insediamenti civili e industriali presenti all’interno delle aree interessate dagli incendi di concerto con il DOS del CFS.

11 DOS (Direttore delle operazioni di spegnimento ) Coordina gli interventi nell'intera area, dall’inizio dell’attività AIB fino alla conclusione della bonifica; Richiede tramite la SOUP l’invio di mezzi aerei AIB, ne effettua il coordinamento da terra realizzando i collegamenti (T.B.T.) e dando l' ordine esecutivo di lancio, cura lo sgombero dell' area interessata al lancio, segnala i limiti e gli ostacoli dell' area interessata e i punti di rifornimento più vicini. Assicura il coordinamento degli interventi terrestri con quelli aerei Richiede tramite la SOUP l’invio di personale volontario o convenzionato per la lotta, il controllo e la bonifica. Richiede la disattivazione delle linee elettriche. Il Direttore può dirigere le operazioni in volo utilizzando l’aeromobile messo a disposizione dalla Regione qualora disponibile. Tiene nformata la S.O.U.P.

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15 Il rilievo delle aree percorse dal fuoco La lotta agli incendi boschivi può oggi contare su un nuovo e sofisticato sistema messo a punto dagli esperti del Corpo Forestale dello Stato per accrescere la deterrenza in materia di incendio boschivi. La legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi n.353/2000 obbliga, infatti, i Comuni a censire annualmente i terreni percorsi dal fuoco attraverso un apposito catasto, in modo da applicare con esattezza i vincoli del caso, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d’uso dell’area per 15 anni, all’impossibilità di realizzare edifici, esercitare la caccia o la pastorizia, per un periodo di dieci anni.

16 Rilievo area percorsa dal fuoco

17 BUON LAVORO !


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