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L’Agenda Post-2015 Strumento Formativo

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Presentazione sul tema: "L’Agenda Post-2015 Strumento Formativo"— Transcript della presentazione:

1 L’Agenda Post-2015 Strumento Formativo
Sviluppato da GVC/CONCORD Italia nell’ambito del progetto “More and Better Europe”, in occasione del semestre di presidenza italiana dell’UE

2 Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG)
La Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite del 2000 impegna gli stati a raggiungere 8 obiettivi di sviluppo entro il 2015:

3 Un nuovo contesto, nuovi obiettivi da definire
Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) non sono riusciti ad agire sulle cause strutturali della povertà; Le ineguaglianze e il degrado ambientale sono in aumento; Le crisi economiche e finanziarie globali e la crisi del mercato del lavoro hanno messo in difficoltà anche i paesi del nord del mondo Problemi come la povertà, l’esclusione sociale, la fame, la malnutrizione, scarse protezioni sociali e i cambiamenti climatici persistono e sono diventati sempre più globali e richiedono soluzioni globali La nuova agenda per lo sviluppo dovrà rispondere ed affrontare questo nuovo contesto internazionale

4 Due processi… Nel 2010 L’Assemblea Generale ONU affida al Segretario Generale il compito di gestire i lavori per definire una nuova agenda per lo sviluppo che possa sostituire gli MDG Nel 2012 L’Assemblea Generale ONU decide di lanciare un processo parallelo intergovernativo per la definizione di Obiettivi di Sviluppo Sostenibili (SDG)

5 SEGRETARIO GENERALE ONU ASSEMBLEA GENERALE ONU
REVISIONE DEGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE CONSULTAZIONE GLOBALE: Sondaggio Globale My World UN SYSTEM TASK TEAM (UNTT) Esperti di oltre 50 enti e organizzazioni internazionali ONU OPEN WORKING GROUP (OWG) Rappresentanti di 70 stati membri dell’ONU, divisi per gruppi regionali, condividendo 30 seggi - Singoli Individui 11 CONSULTAZIONI TEMATICHE E 88 NAZIONALI: Development Group ONU Università Settore Privato Società civile Stati Membri Documento adottato: “Realizing the Future We Want for All” Documento adottato: “Introduction to the Proposal of the Open Working Group for Sustainable Development Goals” - Major Group - Altri Stakeholders Università Settore Privato Società civile Governi CONSULTAZIONI REGIONALI: Commissioni regionali ONU Documento adottato: “A Million Voices: The World We Want” Documento adottato: “A Regional Perspective on the Post-2015 United Nations Development Agenda” Università Settore Privato Società civile - Governi HIGH LEVEL POLITICAL FORUM Tutti gli stati membri ed agenzie dell’ONU DIALOGHI PER L’ATTUAZIONE DELLA NUOVA AGENDA: Development Group ONU Condurrà verifiche regolari sull’attuazione degli impegni presi e degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile HIGH LEVEL PANEL Leader politici e personalità di rilievo esperti in diversi settori - Major Group - Agenzie Regionali - Altri stakeholders Università Settore Privato Società civile Governi Documento adottato: “A new global partnership: eradicate poverty and transform economies through sustainable development” Università Settore Privato Società civile - Politici Documento adottato: “Prototype Global Sustainable Development Report” Da aprile 2014 ad aprile 2015 CONSULTAZIONI SETTORE PRIVATO: Global Compact ONU INTERGOVERNMENTAL COMMITTEE OF EXPERTS ON SUSTAINABLE DEVELOPMENT FINANCING (ICESDF) 30 esperti di finanziamenti allo sviluppo sostenibile SUSTAINABLE DEVELOPMENT SOLUTIONS NETWORK (SDSN) Rappresentanti di università, istituti di ricerca, fondazioni, società civile e altre organizzazioni - Aziende aderenti al Global Compact Documento adottato: “Report of the ICESDF” 2014 Università Settore Privato Società civile - Istituzioni Finanziarie Major Group Altre Organizzazioni Documento adottato: “Corporate Sustainability and the United Nations Post-2015 Development Agenda“- 2013 Documento adottato: “An Action Agenda for Sustainable Development” SEGRETARIO GENERALE ONU ASSEMBLEA GENERALE ONU LEGENDA: Stakeholders consultati Fornisce input a Presenta il suo lavoro al Segretario Generale Presenta il suo lavoro all’Assemblea Generale

6 Negoziati intergovernativi
..per un’unica Agenda Processo di revisione degli MGD Report di Sintesi del Segretario Generale da presentare a fine 2014 all’Assemblea Generale sugli input del Post-2015 Processo di definizione degli SDG Negoziati intergovernativi (Settembre 2014-Agosto 2015) HIGH LEVEL SUMMIT Per adottare la nuova agenda (Settembre 2015)

7 le differenze principali
MDGs vs SDGs: le differenze principali MDGs SDGs Sviluppo Benessere Sostenibile Focus sui paesi in via di sviluppo Focus su tutti i paesi Aiuti umanitari e Commercio Diritti Umani, Giustizia, e Livelihoods Nessun riconoscimento dei limiti delle risorse del pianeta Consapevolezza dei limiti delle risorse del pianeta Lo sviluppo economico viene prima di tutto, l'ambiente è una priorità secondaria. La sostenibilità comprendente le tre dimensioni ambientale, sociale ed economica, è alla base del benessere

8 Le sfide aperte Misurare i progressi verso gli obiettivi tenendo conto delle specificità e dagli sforzi relativi di ciascun paese, andando oltre il PIL e la crescita economica Responsabilizzare tutti i paesi, attraverso un processo inclusivo di definizione della nuova agenda e stabilendo le responsabilità comuni ma differenziate in base ai contesti nazionali, promuovendo la coerenza delle politiche per lo sviluppo Includere le dimensioni economiche, sociali ed ambientali della sostenibilità, con un approccio che sia basato sulla tutela dei diritti umani, sulla giustizia sociale ed il buon governo che possa dare il via a riforme strutturali che definiscano un nuovo modello sostenibile di risposta alle sfide globali Una nuova partnership globale per lo sviluppo che consenta di oltrepassare il paradigma nord vs sud, coinvolgendo tutti gli attori dello sviluppo, responsabilizzando il settore privato e prevedendo meccanismi di accountability

9 L’UE nel dibattito sul Post-2015
Partecipazione del Commissario allo Sviluppo uscente Andris Piebalgs al High Level Panel sull’agenda per lo sviluppo Post-2015 Nel 2012 l’UE ha condotto consultazioni con i rappresentanti della società civile, delle organizzazioni internazionali, del settore privato, enti governativi, istituti di ricerca e singoli individui   Presentazione del Report Europeo sullo Sviluppo Comunicazioni sulla posizione dell’UE “A decent life for all – Ending poverty and giving the world a sustainable future” e “A decent Life for all: from vision to collective action”

10 L’Italia nel dibattito sul Post-2015
Partecipazione all’Open Working Group per la stesura degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile Creazione di un Gruppo Tematico sul Post-2015 presso il Tavolo Interistituzionale sulla cooperazione allo sviluppo per formulare la posizione italiana nel dibattito sul Post-2015 (partecipano i rappresentanti di vari ministeri, della Banca d’Italia, Istat, Confindustria, CeSPI, Concord Italia, GCAP, ed altre ONG) Il tema è al centro del Programma del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea

11 Il ruolo delle ONG e OSC Agenda Post 2015: il dibattito sugli SDGs e il ruolo dell’Europa e dell’Italia per un futuro di Sviluppo E(C)QUOsostenibile Consultazione nazionale promossa da CONCORD Italia e il MAECI 9 Settembre – Roma Attività di advocacy per sensibilizzare i governi nazionali in vista nei negoziati intergovernativi (CONCORD ITALIA – GCAP) Consultazioni: UN Dialogues on implementation Eventi


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