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PATTO DEI SINDACI: Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (P.A.E.S.) Ing. Elena Mingardo.

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1 PATTO DEI SINDACI: Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (P.A.E.S.)
Ing. Elena Mingardo

2 Il Patto dei Sindaci 29 Gennaio 2008
II Edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile La Commissione Europea ha lanciato il “Patto dei Sindaci” 10 Febbraio 2009 III Edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile Cerimonia del Patto dei Sindaci 28 città italiane hanno partecipato alla cerimonia

3 Cos’è il Patto dei Sindaci?
È la prima iniziativa della Commissione Europea che ha come diretti destinatari gli Enti Locali ed i loro Cittadini. Le città sono responsabili, direttamente ed indirettamente di oltre il 50% delle emissioni di gas serra derivanti dall’uso dell’energia nelle attività umane L’impegno dell’UE nella riduzione delle emissioni potrà essere raggiunto solamente se condiviso dagli Amministratori Locali e dai cittadini

4 Cos’è il Patto dei Sindaci?
Sottoscrivendo l’iniziativa, l’Ente Locale dimostra il proprio personale impegno nel raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europea si è posta per il 2020 e nell’ottenimento della sostenibilità energetica ed ambientale per l’intero territorio comunale. Le Amministrazioni Locali devono definire ed attuare azioni concrete che consentano di ottenere la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 20% e di garantire l’efficienza ed il risparmio energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.

5 Come aderire al Patto dei Sindaci?
Il Patto dei Sindaci è aperto a tutte le Autorità Locali democraticamente costituite, di qualunque dimensione e indipendentemente dalla presenza e dall’attuale stato della politica per il clima e l’energia. Il Consiglio Comunale informa la Commissione Europea ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della sua decisione inviando un messaggio all’Ufficio del patto dei Sindaci; Il Consiglio Comunale riceve la conferma dell’adesione tramite contenente anche le informazioni necessarie per il proseguo dell’iniziativa. Il Consiglio Comunale adotta formalmente il Patto dei Sindaci tramite Delibera; Il Sindaco sottoscrive il Modulo di adesione; Il Patto dei Sindaci viene presentato al Consiglio Comunale (o analogo Organo decisionale preposto) della città;

6 Gli impegni assunti dai firmatari del Patto dei Sindaci
1) Preparare un Inventario delle emissioni di base (BEI); 2) Predisporre, entro l'anno successivo alla loro adesione ufficiale al Patto dei Sindaci, il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES), che delinei le misure e le politiche che verranno sviluppate per il raggiungimento degli obiettivi; 3) Pubblicare regolarmente, ogni 2 anni dalla predisposizione del PAES, un Report che fornisca informazioni circa lo stato di attuazione, il grado di avanzamento dei programmi ed i risultati sinora raggiunti; 4) Promuovere le attività, coinvolgere i cittadini ed i portatori di interesse e contribuire alla realizzazione di eventi quali le Giornate dell’energia; 5) Diffondere i principi del Patto dei Sindaci, incoraggiando le altre Autorità Locali ad aderirvi e contribuendo alla realizzazione di eventi (quali la Cerimonia annuale del patto dei Sindaci, incontri con la collettività e workshop tematici).

7 Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
Step-by-step verso il -20% CO2 entro il 2020 Il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile è lo strumento attraverso il quale l’Ente Locale individua il percorso verso il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni. Indica le misure e le politiche concrete che dovranno essere realizzate, definisce l’arco temporale e assegna le responsabilità che traducono la strategia a lungo termine in azione e ad ottimizzare le sinergie esistenti tra gli interventi nei diversi settori.

8 Inventario delle Emissioni di Base (BEI)
Le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Patto dei Sindaci vengono definite grazie alla redazione dell’Inventario di Base delle Emissioni. Quantifica le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di energia nel territorio, individua le principali fonti di emissione ed il rispettivo potenziale di riduzione. I concetti di base che devono essere contenuti nell'Inventario sono: 1) Anno di riferimento: l'anno di base raccomandato per l'Inventario è il 1990 (o l’anno più prossimo al 1990 per il quale si hanno a disposizione dati completi ed affidabili. 2) Dati di attività: quantificano le attività antropiche oggetto dell'Inventario (elettricità consumata negli edifici comunali, energia utilizzata per il riscaldamento degli edifici residenziali, combustibili utilizzati dai mezzi pubblici, ecc.). 3) Fattori di emissione: sono coefficienti che quantificano le emissioni per unità di attività.

9 Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Il PAES è un componente chiave verso una strategia programmatica ed operativa di risparmio energetico ed, in quanto tale, non può essere considerato come un documento fisso. Il PAES non deve quindi essere considerato un obiettivo ma uno strumento in grado di servire da riferimento durante l’attuazione ed il processo di monitoraggio.

10 Campo d’azione del P.A.E.S.
Le azioni inserite all’interno del PAES devono coprire l’intera area geografica dell’Ente firmatario, coinvolgendo sia il Settore Pubblico che quello Privato. Gli ambiti d'azione delle iniziative definite devono riguardare: Settore Edilizio; Infrastrutture urbane; Trasporti e Mobilità Urbana; Generazione di energia distribuita e sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; Pianificazione territoriale; Appalti pubblici verdi; Sensibilizzazione, formazione e partecipazione Settore industriale

11 Campo d’azione del P.A.E.S. INFRASTRUTTURE URBANE
SETTORE EDILIZIO In riferimento sia alle nuove costruzioni, che alle ristrutturazioni importanti, che al parco edilizio esistente (edilizia pubblica e privata residenziale, edilizia scolastica, terziario); Gli interventi devono essere suddivisi a seconda delle diverse possibili applicazioni nel territorio comunale: Settore municipale; Settore terziario; Settore residenziale. INFRASTRUTTURE URBANE Azioni rivolte alla Pubblica Illuminazione, alle Reti elettriche intelligenti, alla Rete di Teleriscaldamento, ecc.

12 Campo d’azione del P.A.E.S.
TRASPORTI E MOBILITÀ URBANA Le azioni devono consentire la definizione di un sistema di mobilità che promuova il miglioramento delle condizioni di accessibilità dell'intero territorio comunale, mediante l'utilizzo di modalità alternative di trasporto, privilegiando il Trasporto Pubblico Locale di superficie e metropolitano e la modalità ciclabile e pedonale. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Gli obiettivi di riduzione delle emissioni riguardano la definizione di un sistema di pianificazione territoriale moderno ed aggiornabile, attraverso la sinergia (concettuale e temporale) tra piani e programmi e l’inserimento di criteri ambientali ed energetici nei processi di predisposizione degli strumenti urbanistici e di settore.

13 Campo d’azione del P.A.E.S.
GENERAZIONE DI ENERGIA DISTRIBUITA E SFRUTTAMENTO DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Il ricorso alle fonti di energia rinnovabile non produce una riduzione del consumo di energia ma garantisce che l’energia utilizzata abbia un impatto minore sull’ambiente.  L’obiettivo primario è quello di ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali non rinnovabili, quali i combustibili fossili, e di attuare una politica di effettiva riduzione delle emissioni di gas serra.  In questo senso è importante attuare politiche energetiche locali che valorizzino le specifiche caratteristiche del territorio e che consentano lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili disponibili.

14 Campo d’azione del P.A.E.S. APPALTI PUBBLICI VERDI
Gli Appalti Pubblici Verdi rappresentano un’opportunità per gli Enti Locali verso il miglioramento delle performance in materia di consumo di energia. Gli acquisti verdi possono interessare diversi settori quali: Trasporto pubblico (es. Veicoli a basse emissioni); Elettricità (es. Incremento utilizzo di energia da fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica); Prodotti Informatici (es. Acquisto di prodotti informatici eco-compatibili, sensibilizzazione circa le modalità di risparmio energetico); Costruzione, ristrutturazione degli edifici (es. Definizione di standard di efficienza energetica).

15 Campo d’azione del P.A.E.S.
SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE PARTI INTERESSATE Per garantire la condivisione e la collaborazione da parte del maggior numero possibile di stakeholder è necessario impostare processi di sensibilizzazione, formazione e partecipazione rivolti alle tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica. SETTORE INDUSTRIALE Non essendo di norma competenza delle municipalità ed essendo interessato da specifiche iniziative a livello europeo, non è un obiettivo chiave del Patto dei Sindaci; per questo motivo gli Enti locali hanno la facoltà di scegliere se attuare o meno azioni in tale ambito.

16 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
È il primo Piano italiano approvato dalla Commissione Europea (5 Agosto 2010) L’Inventario delle Emissioni di Base riporta la quantificazione delle emissioni relative all’intero territorio comunale e si riferiscono al 2005. I settori considerati nell’Inventario sono: Edifici, attrezzature/impianti comunali; Trasporti; Calore/Freddo prodotti localmente; Produzione locale di energia.

17 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI Edifici, attrezzature/impianti comunali; Edifici, attrezzature/impianti terziari; Edifici residenziali; Illuminazione pubblica comunale. PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA Eolico; Idroelettrico; Fotovoltaico; Cogenerazione; Biogas TRASPORTI Flotta municipale; Trasporto pubblico locale; Trasporto privato e commerciale. CALORE/FREDDO PRODOTTI LOCALMENTE Cogenerazione di energia elettrica e termica; Reti di teleriscaldamento

18 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
PRINCIPALI RISULTATI DELL’INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI BASE Consumo di energia per settore per l’anno 2005 (MWh) Emissioni di CO2 per settore per l’anno 2005 (ton) TOT MWh TOT tonCO2

19 Il P.A.E.S. del Comune di Genova EDIFICI, ATTREZZATURE ed IMPIANTI
L’implementazione delle azioni previste porta ad un risparmio totale di emissioni di CO2 pari a 23,7%, che corrispondono a tonnellate di CO2. Emissioni di CO2 (ton) evitate rispetto allo scenario di base per settore. Riduzione delle emissioni di CO2 per settore. EDIFICI, ATTREZZATURE ed IMPIANTI - 23 % TRASPORTI - 25 % TOTALE - 24 %

20 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
ESEMPI DI AZIONI DEFINITE PER OGNI SETTORE SETTORE ESEMPIO AZIONI TRASPORTI Prolungamento linea metropolitana; Razionalizzazione utilizzo della flotta municipale; Potenziamento del servizio Car – sharing; Identificazione nodi di interscambio; Assi viari protetti ed isole ambientali; Riduzione delle emissioni di CO2 previste entro il 2020 rispetto al 2005: tonnellate

21 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
ESEMPI DI AZIONI DEFINITE PER OGNI SETTORE SETTORE ESEMPIO AZIONI EDIFICI, ATTREZZATURE ed IMPIANTI Installazione impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati; Audit energetici su edifici pubblici e privati; Adeguamento del Regolamento Edilizio comunale; Interventi di razionalizzazione energetica; Interventi di efficienza energetica sugli impianti di Pubblica illuminazione; Riduzione delle emissioni di CO2 previste entro il 2020 rispetto al 2005: tonnellate

22 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
ESEMPI DI AZIONI DEFINITE PER OGNI SETTORE SETTORE ESEMPIO AZIONI PRODUZIONE DI ENERGIA LOCALE Realizzazione impianto a Biogas; Installazione impianti fotovoltaici sugli edifici; Installazione di piattaforme eoliche off-shore; Sviluppo di sistemi di cogenerazione/trigenerazione e delle relative reti di teleriscaldamento; Riduzione delle emissioni di CO2 previste entro il 2020 rispetto al 2005: tonnellate

23 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
ESEMPI DI AZIONI DEFINITE PER OGNI SETTORE SETTORE ESEMPIO AZIONI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Gestione dei grandi eventi – Regolamento viario; Piano Energetico Comunale; Piani Urbani Mobilità e Traffico; Verde e spazi urbani Riduzione delle emissioni di CO2 previste entro il 2020 rispetto al 2005: 11.360 tonnellate

24 Il P.A.E.S. del Comune di Genova
ESEMPI DI AZIONI DEFINITE PER OGNI SETTORE SETTORE ESEMPIO AZIONI LAVORARE CON I CITTADINI E LE PARTI INTERESSATE Azioni di comunicazione e formazione; Corso di formazione per Amministratori Comunali; Acquisti verdi; Organizzazione di eventi pubblici: convegni, seminari, workshop e delle Giornate dell’Energia; Riduzione delle emissioni di CO2 previste entro il 2020 rispetto al 2005: tonnellate

25 I benefici per gli Enti firmatari
Contribuire alla lotta globale contro il cambiamento climatico, dimostrando un impegno nei confronti della protezione dell'ambiente ed un'efficiente gestione delle risorse energetiche.  Ottenere una migliore efficienza energetica, con conseguenti reali risparmi sulla bolletta energetica, assicurando, nel contempo, maggiori disponibilità finanziarie alle attività ordinarie dell’Ente. Possibilità di accedere ai finanziamenti nazionali ed europei.  Disporre di risorse finanziarie future, grazie al risparmio energetico ed alla produzione locale di energia. Migliorare l'immagine della città, dal punto di vista della visibilità politica, sia mediante la partecipazione attiva della società civile sia grazie ai benefici derivanti dalla messa in rete con gli altri firmatari del Patto dei Sindaci e dalla condivisione e scambio delle diverse esperienze.

26 I numeri del Patto dei Sindaci
1.025 Comuni Italiani hanno già aderito al Patto Circa Comuni in Europa Aggiornamento Aprile 2011

27 Grazie per l’attenzione!
Ing. Elena Mingardo Consulente Campagna SEE


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