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PubblicatoGenevra Cenci Modificato 9 anni fa
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Bes 2014 Relazione a cura di Anna Nisivoccia per Cittadini5StelleSalerno
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Importanza Il benessere delle persone è influenzato dall’istruzione, dalla formazione e dal livello di competenze che si acquisiscono. Questi fattori aprono opportunità altrimenti precluse. Coloro che sono istruiti per esempio vivono di più e meglio perché seguono stili di vita più salutari e più attivi oppure perché hanno maggiori opportunità di trovare lavoro in ambienti meno rischiosi
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In generale la formazione migliora ma crescono i Neet e diminuisce la partecipazione culturale Gli indicatori sulla formazione migliorano anche se poi non si riesce ad usare per il lavoro ciò che si apprende. Rispetto alla media dei paesi OCSE, il nostro livello di competenza, sia alfabetica che numerica, è e rimane inferiore. Soprattutto al sud continua ad aumentare il numero dei ragazzi che non studiano e non lavorano ( Neet). La partecipazione culturale diminuisce. Solo un terzo degli italiani ( 30%) tra i 16 e i 65 anni raggiunge un livello accettabile, un altro terzo ( 30%) è ad un livello così basso che non è in grado di sintetizzare un’informazione scritta
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E’ necessario investire ed attivare programmi di formazione adeguati sia per i giovani sia per gli adulti, è necessario diminuire gli enormi divari generazionali nei livelli di competenze alfabetiche, numeriche ed informatiche In Italia, si è detto, il livello d’istruzione aumenta, anche se in misura contenuta, in maniera costante negli ultimi due anni. ( 2011/2013)
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Dati Diploma superiore La quota di persone tra i 25 – 64 anni che hanno conseguito un diploma superiore nel 2011 si attestava ad una percentuale del 56%. Nel 2013 sale al 58,2%. La media europea si attesta al 74,9%. Titolo universitario La quota di persone tra i 30 – 34 anni che hanno conseguito un titolo universitario nel 2011 si attestava ad una percentuale del 20,3%. Nel 2013 sale al 22,4%. La media europea si attesta al 40%. Formazione continua La quota di persone tra i 25 – 64 anni che praticano formazione continua si attesta ad una percentuale del 6,2%. La media europea si attesta al 10,7%. La quota di persone che hanno praticato almeno un’attività di formazione nei 12 mesi precedenti l’intervista si attesta ad una percentuale del 21,9% nel 2013. Nel 2011 era al 13,9%.
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Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione Dopo il titolo di scuola media inferiore la percentuale di ragazzi che lasciano gli studi nel 2013 si attesta al 17%. Nel 2011 era al 18,2%. La media europea è del 12%. Livello di competenza alfabetica tra i 16 – 65 anni Nel 2012 l’Italia si piazza all’ultimo posto nei paesi Ocse. La media Ocse è di 273 punti. L’Italia raggiunge i 250 punti. Finlandia e Giappone superano i 280 punti. Livello di competenza numerica tra i 16 – 65 anni Nel 2012 l’Italia si piazza penultima con 247 punti. La media Ocse è di 269 punti.
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Scuola dell’infanzia E’ il nostro punto di forza. Nel 2011/12 il 95,1% dei bambini dai 4 ai 5 anni partecipa alla scuola dell’infanzia con minime differenze territoriali. Si consideri che è stato fissato un target europeo per il 2020 che indica un tasso d’inserimento al 95% per i bambini dai 4 ai 5 anni. Scuola dell’infanzia e primaria Siamo al 96,8% contro una media europea al 93,2%. Immatricolazione università dei 19enni Dati Miur Aprile 2013 Nel 2000/01 la percentuale di immatricolazioni è del 25%. Nel 2007/08 sale al 33,1%. Nel 2012/13 scende al 29,8%. Le immatricolazioni che tendono a diminuire riguardano specialmente le donne. Infatti: Immatricolazione donne Nel 2007/08 era al 40,6%, scende nel 2012/13 al 36,4%. Immatricolazione uomini Nel 2007/08 era al 26%, scende nel 2012/13 al 24,9%.
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I Neet I Neet sono quei ragazzi dai 15 ai 29 anni che non studiano e non lavorano ( anche se ormai si indicano con questo termine anche le persone che non rientrano nell’età riportata) La percentuale si mantiene stabile dal 2004 al 2009 tra il 19% e il 20,5%. Sale nel 2011 al 22,7%. Nel 2012 sale al 23,9%. Nel 2013 al 26%. Tra i Neet aumenta la quota dei disoccupati. Nel 2011 era al 34,1%. Nel 2013 sale al 42,2%. Diminuisce la quota di inattivi che cercano o sono disponibili a lavorare, nel 2011 era al 37,4%, nel 2013 al 32%. La quota degli inattivi che non cercano o non sono disponibili a lavorare nel 2011 era al 28,5%, nel 2013 scende al 25,8%.
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Fruizione culturale Calano tutti i tipi di fruizione culturale dal 2012 al 2013 -Lettura libri: nel 2012 27,9%, nel 2013 25,9%. -Teatro: nel 2012 20,1%, nel 2013 18,5%. -Lettura quotidiani: nel 2012 26,9%, nel 2013 25,4%. -Visite musei: nel 2012 28%, nel 2013 25,9% Da notare che la fruizione culturale di chi vede film a casa sale, forse stanno cambiando i mezzi di fruizione della cultura.
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Differenze territoriali in Italia Uscita precoce dal sistema d’istruzione e formazione - Aumenta il divario tra il Nord ed il Mezzogiorno. Dal 2011 al 2013 al Nord e al Centro diminuisce la percentuale di persone che escono dal sistema d’istruzione e formazione. Si mantiene invece stabile nel Mezzogiorno con valori alti nelle isole e in Campania. Le quote dei diplomati e laureati invece restano invariate. Persone con almeno un diploma di scuola media superiore - Nel 2013 al Mezzogiorno la percentuale è del 50,7%, contro il 61,3% del Nord e il 63,7% del Centro. Si registra un debole segnale positivo in Campania. Si registra infatti un incremento superiore alla media nazionale. ( Nel 2011 era al 47,3% mentre nel 2013 sale al 50,9%)
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Titolo universitario - La quota di 30-34enni che nel 2013 hanno conseguito un titolo universitario si attesta ad una percentuale del 24% al Nord e Centro; al Sud 18,2%. Neet - Nel 2013 i Neet raggiungono la percentuale del 19% al Nord, del 35,4% al Sud. ( In Puglia, Calabria, Campania e Sicilia il fenomeno riguarda più del 35% dei 15- 29enni). Componente disoccupati Neet - Al Nord e al Centro supera il 45% del totale ( 6 punti in piuù dal 2011). Al Sud, al 2013, siamo al 38,5% ( nel 2011 era al 30,1%). Tra i Neet Persone in cerca di lavoro: Nord 47,3% - Centro 45,3% - Sud 38,5%. Disponibili ma sfiduciati: Nord 21,5% - Centro 27,5% - Sud 39,1%. Non cercano e non sono disponibili: Nord 31,2% - Centro 27,2% - Sud 22,3%.
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Competenze scuola media superiore alfabetica e numerica - Il Nord ottiene 210,9 punti per la competenza alfabetica – 213,2 punti per quella numerica. - Il Sud ottiene 189,2 punti per la competenza alfabetica – 186,2 punti per quella numerica. Il divario profondo tra Nord e Sud per le competenze informatiche rimane invariato. La scuola pubblica di qualità è più presente al Nord e al Centro
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Differenze di genere Svantaggio maschile, le donne conseguono risultati nettamente migliori. Nel 2011 la quota di 25-64enni con diploma superiore era di 2,4 punti percentuale a favore delle donne. Nel 2013 supera i 3 punti percentuale. Tra i 30-34enni nel 2013 le donne laureate sono il 27,2%, gli uomini il 17,7%. Le donne tendono meno ad abbandonare gli studi, hanno una competenza alfabetica migliore e praticano più formazione continua. Gli uomini mantengono il vantaggio solo nei livelli di competenza numerica ed informatica. Tra le ragazze tra i 16 e i 19 anni la quota di quelle che registrano alte competenze informatiche però aumenta. Quota di persone 25-64enni con diploma superiore: uomini 56,6% - donne 59,7%. Quota di persone 30-34enni con titolo universitario: uomini 17,7% - donne 27,2%. Tasso partecipazione formazione continua: uomini 5,8% - donne 6,5%. Tasso uscita precoce dal sistema istruzione e formazione: uomini 20,2% - donne 13,7%. Tra i Neet la percentuale più alta è tra le donne ( spesso madri). Nel 2013 la percentuale di madri tra i Neet è del 27,8%, i padri 3,6%. Partecipazione culturale: nel 2013 donne 26,3% - uomini 25,6%. Tra i 16-24enni ci sono 10 punti percentuali di differenza a favore delle donne. Per i film a casa gli uomini superano le donne a meno che non si tratti di giovani donne, studentesse e occupate tra le quali il livello di partecipazione culturale è comunque superiore a quelle degli uomini.
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Divari generazionali In generale gli anziani sono meno istruiti. Tra i 25-34enni la percentuale con diploma conseguito è 72,7%. Tra i 60-64enni solo al 40%. Formazione continua al 2013: 25-34enni 13,2% - 35-44enni 5,3% - 60-64enni 2,2%. Partecipazione culturale: 20-24enni 38,3% - 65enni 12,9%. Competenze informatiche: 16-34enni più del 40% - 20-24enni 46% - 65enni 2,8%. Si noti che dal 2006 la quota di 60enni con competenze informatiche è passata dal 4,1 al 10%. Per i 65enni dallo 0,9 al 2,8%. Si tratta però di incrementi fisiologici, dovuti cioè all’invecchiamento di generazioni più istruite, più che il frutto di un investimento in formazione delle classi più anziane.
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Differenze sociali Incentivare le classi sociali più svantaggiate ad investire di più nel percorso formativo dei propri figli. Uscita precoce dal sistema istruzione e formazione per i figli con genitori di diversa formazione: Tra i genitori che hanno completato la scuola dell’obbligo si registra la percentuale più alta di figli che abbandonano gli studi ( 27,3%). Tra i genitori che hanno completato la scuola secondaria superiore ( 7,2%). Tra i genitori che hanno una laurea o un titolo superiore ( 2,7%). Uscita precoce dal sistema istruzione e formazione per i figli con genitori di professioni diverse: Personale non qualificato 28,8% - non occupati 24,7% - operai e artigiani 17,6% - impiegati addetti al commercio e servizi 12% - professioni qualificate e tecniche 4%.
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Giovani Neet con genitori di diversa formazione: Tra i genitori che hanno completato la scuola dell’obbligo si registra la percentuale più alta di figli che non lavorano e non studiano ( 33,3%). Tra i genitori che hanno completato la scuola secondaria superiore ( 18,1%). Tra i genitori che hanno una laurea o un titolo superiore ( 11,1%). Giovani Neet con genitori di professioni diverse: Non occupati 35,8% - personale non qualificato 33,2% - operai e artigiani 24,2% - impiegati addetti al commercio e servizi 20,4% - professioni qualificate e tecniche 10,7%. Tra i Neet aumenta la distanza tra i figli di genitori laureati e quelli che hanno completato la scuola dell’obbligo: nel 2013 il 33,3% sono figli di chi ha completato la scuola dell’obbligo, l’11,1% sono figli di genitori laureati. ( aumentano comunque i figli di genitori laureati che nel 2011 erano il 10,2%). Per quanto riguarda la partecipazione culturale il 60,5% delle persone dai 14 anni in su che hanno una laurea o titolo di studio superiore partecipano attivamente. Solo l’11,6% degli individui che hanno conseguito la licenza media partecipano ad attività culturali. Tra il 2012 e il 2013 le differenze si sono ridotte solo per un calo di partecipazione tra le persone con alti titoli di studi
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