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Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana” Distretto N. 1 Sud – Est U.O. Materno-Infantile,Età Evolutiva e Famiglia Presentazione del Progetto «LAVORARE INSIEME.

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1 Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana” Distretto N. 1 Sud – Est U.O. Materno-Infantile,Età Evolutiva e Famiglia Presentazione del Progetto «LAVORARE INSIEME PER IMPARARE MEGLIO 2 » Dott.ssa xxxxxx Neuropsichiatra Infantile Dott.ssa Chiara Berti Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa xxxxxxx Logopedista Borgoricco, 11 marzo 2014

2 Premesse Studi recenti confermano una prevalenza del 2,5 – 3% dei DSA nella popolazione in età evolutiva per la lingua italiana. L’associazione con altre patologie si riscontra in un’ampia percentuale di soggetti affetti da DSA. I disturbi in comorbilità più frequenti sono: l’ADHD, il DSL, disturbi d’ansia e dell’umore. Tanto più ci si avvicina all’età dell’adolescenza tanto si assiste ad un aumento delle difficoltà emotive nei ragazzi in cui la diagnosi di DSA è stata tardiva o il disturbo non è stato affrontato adeguatamente. La presenza di demoralizzazione, bassa autostima, aggressività, difficoltà di relazione e scarso investimento sugli apprendimenti rendono il percorso scolastico dei soggetti con DSA faticoso, poco gratificante e a volte deludente.

3 Descrizione generale del progetto La finalità del progetto, in continuità con quello svolto nell’anno 2012-2013, è quella di garantire le stesse opportunità di apprendimento agli alunni con DSA realizzando una didattica inclusiva, più attenta alle potenzialità e ai loro bisogni. Quindi orientata alla prevenzione del disagio legato all’insuccesso scolastico e alle conseguenti ricadute sul piano emotivo.

4 Destinatari del progetto Istituto Comprensivo di Borgoricco, Scuola Secondaria di Primo Grado. Istituto Comprensivo di Campodarsego, Scuola Secondaria di Primo Grado. ISS Newton, Camposampiero, Scuola Secondaria di Secondo Grado. Istituto Tecnico Commerciale Statale Sandro Pertini, Camposampiero, Scuola Secondaria di Secondo Grado.

5 Il lavoro che desideriamo porre in essere ha i seguenti obiettivi Obiettivo n. 1 Percorsi di lavoro condivisi con gli insegnanti per alunni con diagnosi certificata DSA (L. 170 del 2010), da effettuarsi in piccolo gruppo con l’ausilio di strumenti compensativi rispondenti allo stile di apprendimento e alle difficoltà di ogni alunno. Rivestiranno inoltre un ruolo importante le attività finalizzate all’acquisizione di un più efficiente metodo di studio e di strategie metacognitive. Obiettivo n. 2 Condivisione del progetto con insegnanti e genitori nell’ottica di una fruttuosa e reciproca collaborazione, tesa anche al passaggio di informazioni per i giovani che cambiano ciclo scolastico.

6 Definizione di DSA Legge 8 ottobre 2010, n. 170 art. 1 La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati “DSA”, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

7 Dislessia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. Disortografia: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. Disgrafia: disturbo specifico della scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. Discalculia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.

8 Considerazioni La diagnosi quindi presuppone una discrepanza fra le capacità specifiche per dominio (lettura, scrittura, conoscenze numeriche e calcolo) e l’intelligenza globale. L’evoluzione del DSA dipende anche da fattori interni: capacità cognitive, equilibrio psicologico e livello di autostima. Inoltre, esistono fattori esterni che influenzano l’andamento del DSA: identificazione e intervento precoce, l’ambiente familiare positivo e il contesto educativo e didattico adeguato. “Il ragazzo con DSA vale molto di più della somma dei singoli tests e questionari”.

9 Una nuova interpretazione La dislessia è una CARATTERISTICA dell’individuo. Fondata su base neurologica che espone al rischio della non completa valorizzazione delle potenzialità personali. È interesse della società includere le persone con DSA e metterle in condizione di sviluppare le proprie potenzialità con beneficio di tutti. (Ciro Ruggerini – 2010).

10 PERCHE’ UN INTERVENTO A FAVORE DI ALUNNI CON DSA? Una didattica inclusiva, le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rilevano utili a tutti gli allievi, perché rendono: Più efficace la pratica didattica; Più consapevole il metodo di studio; Più duraturi e profondi gli apprendimenti. (Dal documento congiunto della convenzione AID-Giscel)

11 Studiare con metodo “ Un metodo di studio che tenga conto della scarsa efficienza di lettura deve essere già considerato un fondamentale strumento compensativo, eventualmente da affiancare a tutti gli altri tecnologici e didattici … uno studente con dislessia non può permettersi … di leggere più volte il materiale da studiare …” ( Cesare Cornoldi)


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