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APPROCCIO AL DISTURBO PSICHICO
Il disturbo psichico è un panorama in parte ancora sconosciuto
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Ciò che non conosciamo spaventa
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Dove nasce il disturbo psichico?
L’origine del disturbo psichico è basata su alterazioni biologiche, psicologiche e sociali. Alterazioni dei processi di funzionamento mentale provocano la nascita di un disturbo psichico
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DISAGIO PSICHICO COLPISCE LA CAPACITA’ DI RELAZIONARSI CON IL MONDO ESTERNO COLPISCE LE FUNZIONI COGNITIVE VOLITIVE EMOZIONALI RELAZIONALI
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D. D’Ansia D. Depressivo D. Psicotico D. Di Personalità
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ANSIA
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Ansia L’Ansia è un’emozione che fa parte della natura umana in quanto è un meccanismo d’allarme e di difesa nei confronti di stimoli esterni.
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L’ansia rappresenta una risposta funzionale e normale finalizzata ad una migliore prestazione in risposta allo stimolo scatenante. Un’alterazione di tali meccanismi da origine ad una risposta disfunzionale ed eccessiva determinando un disadattamento emotivo
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Sintomi psichici Sintomi fisici
Apprensione Irrequietezza ed impazienza Senso di paura e previsione di pericolo Comportamento di esitamento fobico Affaticabilità Distraibilità Difficoltà a concentrarsi Disturbi di memoria Insonnia iniziale Sensazione di estraneità a se stessi e/o al proprio corpo (depersonalizzazione) Sensazione di estraneità, irrealtà, non familiarità dell’ambiente circostante (derealizzazione) Irrequietezza motoria Tremori Palpitazioni Senso d’oppressione toracica Senso di mancanza d’aria Senso di vertigine Sudorazione Bocca secca Affaticabilità fisica Nodo alla gola Nausea Anoressia Disturbi gastrointestinali Pollachiuria Cefalea tensionale
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DISTURBI D’ANSIA D. D’ attacco di panico D. D’ansia generalizzata
D. Ossessivo compulsivo Fobie
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LA DEPRESSIONE Disturbo dell’umore
“Sindrome composta da una costellazione di manifestazioni affettive, cognitive, somatiche e fisiologiche.” (National Institute of Health)
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Disturbo depressivo ll disturbo depressivo si caratterizza da uno stato emotivo di grande tristezza e apprensione, da sensi di colpa, abulia, isolamento sociale, insonnia o ipersonnia, perdita di appetito, mancanza di energia, stanchezza, concezione di sé negativa, perdita di interesse nei confronti delle attività che si svolgevano precedentemente, incapacità di provare piacere per qualunque attività, pensieri di morte o di suicidio.
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Le persone depresse manifestano un rallentamento psicomotorio che si evidenzia attraverso un elaborazione del pensiero lento con difficoltà alla concentrazione e memoria rendendo ardua la conversazione. Da un punto di vista esistenziale vi è l’incapacità di proiettarsi nel futuro causando un forte sentimento di disperazione.
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DISTURBO PSICOTICO La psicosi è un disturbo che altera i processi del pensiero con conseguente modifiche del comportamento. La capacità mentale è distorta ed il pensiero è disorganizzato. L’individuo ha una distorsione dell’interpretazione della realtà e degli stimoli da lui percepiti, conseguentemente adotta un comportamento coerente con la sua realtà, ma non adattivo.
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Cosa accade nella psicosi
Da un punto di vista biologico, gli studi hanno affermato che vi è un’anomalia nello sviluppo della corteccia cerebrale e delle connessioni neuronali con l’amigdala sede delle nostre emozioni. Da un punto di vista psicologico vi è un conflitto interiore tra le 3 aree psichiche dell’ES,IO, Super-io.
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SINTOMI PSICOTICI Sintomi produttivi o positivi Allucinazioni Deliri
Disorganizzazione del pensiero Disturbo del pensiero Sintomi deficitari o negativi Appiattimento affettivo Deficit cognitivo Riduzione o perdita dei confini di appartenenza tra il proprio corpo ed il mondo esterno Ritiro o chiusura sociale
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I deliri I deliri sono falsi e convincenti, non modificabili dalla critica e dalla razionalità, possono esprimersi come: deliri di persecuzione (tutti tramano contro di me) deliri di influenzamento (qualcuno influenza il mio pensiero) deliri di nocumento ( mi vogliono fare del male, mi stanno avvelenando, mi vogliono uccidere) deliri di megalomania (possiedo dei poteri magici) L’agitazione psicomotoria e i comportamenti disorganizzati sono riscontrabili quasi esclusivamente nelle fasi più gravi di scompenso.
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Allucinazioni Sono false percezioni che si manifestano in assenza di uno stimolo esterno. Quelle più comuni sono quelle uditive che si manifestano, in genere, sotto forma di “voci” che il paziente sente nella testa o che riferisce arrivargli dall’esterno. Somatiche o tattili Olfattive Visive gustative
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Come Relazionarsi con la malattia psichiatrica
Avere buon senso Riconoscere la diversità Siamo diversi e quindi abbiamo reazioni differenti
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OBIETTIVI DELL’ASSISTENZA
1.Salvaguardare la sicurezza della persona identificando precocemente le idee di suicidio 2.Garantire l’assistenza ai bisogni di base attuando la deresponsabilizzazione in fase acuta ed aumentando gradualmente l’autonomia della persona 3.Attuare modalità di relazione che stimolino i processi di pensiero e la relazione con gli altri 4.Far vivere alla persona esperienze di svago 5.Sviluppare l’interazione sociale 6.Sviluppare l’autostima
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DATI OGGETTIVI OSSERVAZIONE
Aspetto generale del paziente: cura del se, igiene, postura,mimica facciale,gestualità Comportamento: valutare gli atteggiamenti ed il comportamento,possono essere finalistici ed afinalistici e se sono consoni alla situazione Attività psicomotoria:inibita o eccitata,tono della voce,eloquio ed i suoi contenuti Tono affettivo:emozioni,umore, sentimenti Dimensione cognitiva:attenzione,concentrazione,memoria,percezione, comprensione,critica ,esame di realtà,volontà e progettualità Dimensione sociale: difficoltaà alla relazione ed integrazione all’ambiente, difficoltà ad esprimere l’emozioni, riduzione dell’iniziativa e delle motivazioni,difficoltà nello studio. Nel lavoro,nella gestione della
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DATI SOGGETTIVI I dati raccolti riguardano la sfera cognitiva-emotiva,dimensione sociale, i sintomi e le idee che il paziente ha della malattia,rapporti e relazioni con l’ambiente che lo circonda. E’ fondamentale considerare durante la raccolta dei dati l’ambivalenza e la sfiducia che il paziente mostra nell’esporre le proprie emozioni e sentimenti nei confronti di un interlocutore nuovo
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PROBLEMI PRIORITARI NEL DISAGIO PSICHICO
1.Rischio di violenza verso se stessi 2.Deficit nella cura del sé 3.Nutrizione insufficiente e perdita di peso 4.Isolamento e difficoltà nelle interazioni sociali 5.Modalità di riposo e sonno inadeguate 6.Modalità di coping inefficace
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APPROCCIO AL PAZIENTE CON DISTURBO PSICHICO
COSA NON FARE CON IL PAZIENTE non interpretare e/o spiegare al paziente i suoi pensieri; non giudicare; non prendere decisioni al posto del paziente; non essere intrusivi. Criticare o negare l’esistenza di deliri o allucinazioni Opporre la realtà alle argomentazioni del paziente: in questo modi si impedisce la relazione e si crea diffidenza Iperstimolare o sollecitare forzosamente la persona Farla sentire incapace Farle sperimentare il fallimento
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COLLOQUIO DOMANDE APERTE: QUAL’E’ IL PROBLEMA…… COSA NE PENSA DI……..
IN CHE MODO, QUESTO……… COSA INTENDE CON CIO’……… COSA LA PREOCCUPA DI…… IN CHE SENSO……. COME VEDE QUESTA SITUAZIONE… COSA LA SODDISFA DI……. IN CHE COSA E’ UN PROBLEMA……. DOMANDE CHIUSE : RICHIEDONO UNA RISPOSTA SI O NO ALTERNATIVA(VINCOLANOAD UNA SCELTA, O QUELLO O L’ALTRO) INFORMAZIONE (RACCOLTA DATI) INDAGATORIE( INIZIANO CON I PERCHE’, COME MAI) TROPPO APERTE GENERICHE
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CONDOTTE SUICIDIARIE Accertamento:
FATTORI DI RISCHIO: Sesso, Età, Condizioni sociali, Abuso di sostanze, Familiarità FATTORI CLINICI: patologia mentale, disperazione, bassa autostima, delirio di colpa o di rovina, inutilità ALTRI FATTORI: precedenti tentativi di suicidio, potenziale grado di letalità dei precedenti tentativi di suicidio, precedenti atti autolesivi, frequenti e costanti pensieri suicidari
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Intervento assistenziale precoce valutazione del rischio
Valutazione dell’ideazione suicidiaria Parlare apertamente del suicidio e chiedere se lo ha pianificato e in che modo Osservare e monitorare il paziente Togliere tutti gli oggetti potenzialmente pericolosi Non avere un atteggiamento giudicante o colpevolizzante, ma essere empatici e comprensivi della sua sofferenza
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CONCLUSIONI Il disagio psichico è una condizione umana di cui l’individuo prova sentimenti di vergogna, colpa, inutilità e repulsione verso se stesso. Condizione umana che non dipende dalla sua volontà ma di cui viene giudicato e criticato da una società che vive di pregiudizi nei confronti del diverso.
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“ SONO MATTO,SONO UNA MERAVIGLIOSA IMPERFEZIONE, COME UN STUPENDO SBAGLIO DI DIO” “Centro di Igiene Mentale, Un cantastorie tra i matti” Simone Cristicchi
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BIBLIOGRAFIA “Nursing di Salute Mentale” di Paolo Barelli, Elisabetta Spagnoli Editore: Carocci Faber “Professione Infermiere nei Servizi Psichiatrici: Dalla teoria alla prassi “di Maria Ausilia Tacchini Editore Masson Le Garzantine “Psicologia” di Umberto Galimberti Editore Garzanti “Disturbi Psichiatrici e cure primarie” di Fabrizio Asioli, Domenico Berardi Editore Il Pensiero Scientifico Editore “Centro di Igiene Mentale; un cantastorie tra i matti” di Simone Cristicchi Editore Mondadori
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