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AISPI scuola Trieste, 3-4 aprile 2008 Graziella Pozzo Valutare per favorire l’apprendimento.

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Presentazione sul tema: "AISPI scuola Trieste, 3-4 aprile 2008 Graziella Pozzo Valutare per favorire l’apprendimento."— Transcript della presentazione:

1 AISPI scuola Trieste, 3-4 aprile 2008 Graziella Pozzo Valutare per favorire l’apprendimento

2 Punti d’attenzione (dalle Indicazioni per il curricolo) Centralità del discente: attenzione ai bisogni della persona (cognitivi e affettivi) e attenzione al suo bagaglio conoscitivo Valorizzazione della dimensione sociale Passaggio dalle “materie” (i contenuti) alle discipline (che includono i metodi e gli strumenti) e visione dinamica della conoscenza Didattica laboratoriale centrata sul fare (CdA), mirata allo sviluppo di competenze Monitoraggio e valutazione di processo, mentre si apprende Valutazione finale

3 Una bussola per la costruzione del curricolo CURRICOLO Traguardi Ambito disciplinare o trasversale Concetti portanti Nuclei fondanti Obiettivi Descrittori Prove Compiti di apprendimento

4 Linee di azione Individuare i contenuti essenziali (concetti portanti, nuclei fondanti), costitutivi del sapere disciplinare Individuare gli aspetti di competenza da sviluppare in ogni ambito disciplinare Individuare i traguardi per ogni ambito, per ogni anno (standard minimi) Lavorare per compiti: progettare compiti mirati allo sviluppo degli aspetti di competenza individuati Valutare in itinere gli aspetti strutturali dei compiti di apprendimento (CdA) stimolando l’autovalutazione attraverso la discussione e il confronto con i compagni Preparare prove formali, chiuse e aperte sugli aspetti di competenza sviluppati dai CdA.

5 Elementi costitutivi del compito compito nucleo argomento scopo obiettivi motivazione input setting ruoli risultato prodotto procedura fasi valutazione processi/prodotti

6 Un esempio ABILITA’: Lettura - testo narrativo COINVOLGIMENTO: Ipotesi sul contenuto in base al titolo e confronto ipotesi con compagni OBIETTIVO: comprensione profonda RUOLO ATTIVO E COOPERAZIONE: Lettura silenziosa e produzione di una breve sintesi scritta o disegno. Domande Vero/Falso/Perché (su relazioni tra personaggi, atmosfera, sul senso generale) Risposte individuali e confronto in coppia RIFLESSIONE e AUTOVALUTAZIONE: scheda di feedback

7 Riflessione metacognitiva: 5 motivi per chiedere il feedback E’ economico Fornisce punti di vista diverso da quello dell’insegnante Fa emergere difficoltà Sviluppa la lingua per parlare delle difficoltà (sapere di non sapere) e per chiedere aiuto Indica all’insegnante strategie di individualizzazione

8 Il magico mondo dei Ciciu Siamo appena arrivati alla riserva naturale dei Ciciu del Villar. E’ un luogo stupendo, infestato dalla natura che nel sottobosco non smette di apparirci davanti attraverso felci, robinia e cultivar. Abbiamo fatto una prova di orientiring (sic) nel bosco, che sembra un groviglio di sentieri pieni di pietre, ed anche lui infestato, come il sottobosco, da quercie, frassini, che insieme alle betulle coprivano la visuale sui Ciciu, da castagni e da aceri. Gualtiero Dati Scuola El. “Casalegno”

9 Feedback sull’esperienza  è stato utile perché ho imparato ad orientarmi in un ambiente montano.  mi ha fatto capire che le mie difficoltà sono che non riesco a fermarmi quando voglio vincere.  ho dimostrato che sono capace di riuscire ad avere un discreto passo da montanaro.  secondo me questo lavoro presenta i seguenti aspetti positivi: ha fatto divertire senza la continua monotonia dei giardinetti. ð se rifacessi questo lavoro, sentendomi più sicuro, prenderei scorciatoie vietate. Dati scuola el. “Casalegno”, Torino

10 Il problema del maiale Un maiale intero pesa 100 chili. Si tolgono due prosciutti da sette chili l’uno. La metà di quello che resta non è utilizzabile per mangiare. Dalla parte utile si levano 15 chili di lardo. In tutto restano 5 chili di grasso e tre quarti di carne magra. Nelle salsicce si mette sempre un quarto di grasso e tre quarti di carne magra. Con tutto il grasso che resta e la carne che serve si fanno salsicce. Quanti chili di salsicce si fanno? Quanti chili di carne magra restano? Dal progetto SeT Pilota ”Capire si può”

11 La riflessione degli alunni Era veramente tosto, non era un problema, ma uno scatolone pieno di problemi. Io sono partito velocissimo, non mi sono fatto un piano di azione perché volevo subito lanciarmi. Ho disegnato un maiale vero, poi mi sono detto “Adesso che me ne faccio? Come faccio a tagliarlo? Che mi serve?” Ci ho pensato un po’ su e poi con Cecilia abbiamo fatto un quadrato di cento quadretti come i cento chili. Questo disegno ci ha aiutato ad andare avanti insieme smontando il disegno a pezzettini. (Marco) Scuola El. 1^ Circolo di Bra (Marco)

12 La riflessione degli alunni Io al problema del maiale do il colore bianco perché il bianco è l’insieme di tutti i colori e nel problema ci vedi un sacco di altri problemi. Poi era superdifficile, ma bello perché faceva pensare e a me piace pensare per fare cose difficili e il colore bianco va bene. Nei problemi superdifficili io penso, penso, cerco nella mia testa e poi clic mi viene l’idea. La prossima volta che ci dai un problema tipo questo posso provare a farlo da solo? Penso che ce la farò. (Fabio)

13 La riflessione degli alunni Io con Daniele ho avuto difficoltà a lavorare perché è il mio migliore amico per giocare, ma non è un amico per lavorare, per cui abbiamo perso tempo e abbiamo finito il lavoro per ultimi. Abbiamo chiesto tante volte aiuto a Angela, Marcella e Giulia perché non riuscivamo a concentrarci. (Richi)

14 Chiedere/dare il feedback Data …..Classe …...Ora ….. Compito ……………………………… Ho provato a ……………………………………. Ho trovato facile ………………………………… Ho trovato difficile ………………………………. Quando ho avuto difficoltà ho cercato di …….. La prossima volta avrei bisogno di …………....

15 Autovalutazione alla fine di un compito Nome:_____________________________________ Data:________________ So… (*) (**) (***) capire ed eseguire istruzioni rispondere alle domande fare la sintesi illustrare il senso della storia con un disegno motivare le risposte …  Cosa mi è piaciuto di più: …………………………….  Cosa mi è sembrato difficile: …………………………

16 Le coordinate della valutazione VALUTARE CHI? CHE COSA?? COME? QUANDO? PERCHE’?

17 Chi valuta? Una pluralità di soggetti insegnante allievo esterni

18 Che cosa valutare? Conoscenze? Competenze? Sapere, saper fare, saper essere (atteggiamenti), saper imparare (disponibilità ad apprendere)?

19 Quando valutare? Una pluralità di momenti (legati alle funzioni)

20 Come valutare? Con quali strumenti? prove scritte? chiuse? aperte? prove orali, discussioni? osservazione dell’insegnante? …

21 Perché valutare? per raccogliere informazioni sui processi per prendere decisioni per riorientare l’azione didattica  VALUTAZIONE INTERNA per individuare standard per certificare  VALUTAZIONE (per lo più) ESTERNA

22 Le funzioni della valutazione interna: diagnostica Scopo fare un’analisi della situazione individuare i bisogni della classe e individuali tracciare un profilo dell’allievoStrumenti strumenti per conoscere l’allievo

23 Le funzioni della valutazione interna: formativa Scopo regolare e controllare i processi ricadere sui processi: informare e formare a) informare insegnante e alunni sui progressi, punti di forza e difficoltà b) informare l’insegnante su efficacia insegnamento c) tenere un profilo dinamico dell’allievoStrumenti compiti e prove in itinere osservazione sistematica

24 Le funzioni della valutazione interna: sommativa Scopo verificare l’acquisizione di conoscenze verificare l’acquisizione di abilità determinare il profilo di uscitaStrumenti prove sommative, alla fine di un percorso

25 Valutazione del o per l’apprendimento? del Separazione valutazione / apprendimento Preparazione alle prove Valuta i risultati Implicita negli scopi, criteri e traguardi Si comunica con un punteggio, giudizio, voto… Non ricade sull’apprendimento per Valutazione integrata nell’apprendimento Attenzione al capire Valuta l’apprendimento mentre avviene Esplicita negli scopi, criteri e traguardi Si realizza come dialogo Ricade sull’apprendimento

26 Come realizzare una valutazione per l’apprendimento? Uso di criteri espliciti, condivisi o costruiti insieme, anche per la (auto-)valutazione riflessione sulle procedure e sui punti di forza e debolezza confronto e discussione con i compagni osservazione e feedback dell’insegnante ( uso di griglie, note sul campo, registrazione di incidenti critici…) feedback dei bambini, libero o guidato colloqui informali, interviste (individuali, a un gruppo)

27 Punti di forza di una valutazione per l’apprendimento Chiarezza su cosa mette in gioco l’attività / il compito di apprendimento  alunni in grado di capire cosa viene richiesto confrontare e discutere le diverse soluzioni riflettere su quanto fatto insegnante in grado di osservare aspetti puntuali dare un feedback puntuale agli alunni (sulle prestazioni)

28 GRAZIE!


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