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PubblicatoSusana Dessi Modificato 9 anni fa
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Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratore di cattedra:
Dott. Paolo Pace
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Evoluzione dei sistemi di programmazione e controllo
con riferimento a: scenario generale dei sistemi socio-economici cambiamento nei modelli di Stato tipologia dei modelli di controllo sviluppati nelle aa.pp. sistemi contabili di supporto grado di rendicontabilità esterna
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Lo scenario di riferimento
Evoluzione dell’attuale contesto socio-economico • Globalizzazione e liberalizzazione • Competizione e confronto (sistemi di mercato) • La dinamica ambientale e la sua imprevedibilità • Evoluzione dei sistemi sociali e degli assetti istituzionali.
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La situazione strutturale ed istituzionale italiana
elementi di debolezza: dimensione del debito pubblico scarsa funzionalità dei sistemi di controllo necessità di evoluzione verso nuovi modelli di Stato
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I modelli di stato STATO REGOLATORE il ruolo della pubblica amministrazione diventa un ruolo di programmazione e di coordinamento dell’intervento degli altri, attività che richiede ancora fortemente di rafforzare le capacità di normare, di misurare, di controllare, di contrattare STATO FEDERALE modello verso cui si stanno evolvendo tutte le democrazie avanzate
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I modelli di controllo nelle p.a.
diversi approcci • Approccio macroeconomico • Approccio giuridico o burocratico • Approccio politologico • Approccio manageriale Questi approcci affrontano il processo:
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I modelli di controllo nelle p.a.: tendenze evolutive
Evoluzione del quadro normativo • Legge n. 142/90 • D. Lgs. n. 29/93 – D. Lgs. n. 77/95 • D. Lgs. n. 286/99
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I modelli di controllo nelle p.a.: tendenze evolutive
Aspetti positivi: Focalizzazione sull’impiego delle risorse Maggiore coordinamento tra le funzioni Maggiore orientamento verso la programmazione Maggiore attenzione ai problemi di misurazione Maggiore diffusione della logica e della cultura aziendale
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I modelli di controllo nelle p.a.: tendenze evolutive
Aspetti negativi: Enfasi sulle regole Prevalenza di logiche contabili autorizzative Limitato impiego di indicatori di risultato Limitato uso del sistema di reporting Limitata personalizzazione nell’attività di progettazione ed implementazione dei sistemi di controllo Scarsi legami con l’attività strategica e di programmazione Debolezza degli organismi di controllo
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Il sistema dei controlli nella Pubblica amministrazione
Controlli amministrativi contabili Controlli di carattere giuridico inerenti il rispetto dei regolamenti e delle norme di legge. Controllo di gestione Comprende le analisi, le valutazioni, le decisioni, le procedure e le azioni idonee a migliorare in itinere la probabilità che i comportamenti organizzativi siano coerenti con gli obiettivi al fine di soddisfare i principi di economicità, efficienza ed efficacia. Controllo strategico Verifica se le scelte contenute negli atti di indirizzo siano state attuate negli atti di gestione allo scopo di perseguire gli obiettivi istituzionali, politici e sociali. Valutazione dei dirigenti Insieme di metodologie, processi e strumenti per la valutazione delle prestazioni del personale con qualifica dirigenziale, attraverso la valutazione delle prestazioni nonché dei comportamenti relativi allo sviluppo delle risorse professionali, umane ed organizzative, anche ai fini premianti in una logica meritocratica.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
Costituzione articolo 97 - La Pubblica Amministrazione Comma 1 – I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità dell’amministrazione. Al fine di conseguire il buon andamento della PA è indispensabile che l’azione della PA sia: Efficace: capace di raggiungere gli obiettivi; Efficiente: capace di utilizzare solo le risorse necessarie, senza sprechi e ridondanze; Economica: capace di gestire economicamente le risorse affidate. Ciò è possibile attraverso un adeguato sistema di programmazione e controllo
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. 29/93 art. 3 e 20 Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego. Il Decreto ha introdotto alcune tematiche fondamentali nella PA in tema di “accountability and control”: - la separazione tra politica e amministrazione; - il principio di responsabilità; - la cultura del risultato; - la gestione per obiettivi; - l’efficacia e l’efficienza; - i controlli e le valutazioni.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 286/99 Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche. Il Decreto sostituisce la disciplina introdotta dall’articolo 20 del D.Lgs. n. 29/93 che prevedeva l’istituzione in tutte le PA di “servizi di controllo interno” o “nuclei di valutazione”, operanti in “posizione di autonomia”, ma posti alle dipendenze dell’organo di indirizzo politico. Il D. Lgs. n. 29/93 non distingueva tra controlli interni con referenza agli organi di indirizzo politico-amministrativo e controlli interni con referenza ai dirigenti.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 286/99 – articolo 1 Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito della rispettiva autonomia, si dotano di strumenti adeguati a: garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa (controllo di regolarità amministrativa e contabile); verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati (controllo di gestione); valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale (valutazione della dirigenza); valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (valutazione e controllo strategico).
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 286/99 – articolo 4 controllo di gestione Ai fini del controllo di gestione, ciascuna amministrazione pubblica definisce: l’unità o le unità responsabili della progettazione e della gestione del controllo di gestione; le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa; le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili; l'insieme dei prodotti e delle finalità dell'azione amministrativa, con riferimento all'intera amministrazione o a singole unità organizzative; le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti; gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità; la frequenza di rilevazione delle informazioni.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 267/00 – articolo 196 comma 2 controllo di gestione Il controllo di gestione è la procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmanti e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi. Processo mediante il quale i dirigenti si assicurano che le risorse siano ottenute ed utilizzate efficacemente ed efficientemente per il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 150/09 – articolo 3 Comma 1: “La misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali ….” Comma 2: “Ogni amministrazione pubblica è tenuta a valutare e misurare la performance con riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo modalità conformi alle direttive impartite dall’autorità di cui all’art. 13”. Comma 5: “Il rispetto delle disposizioni del presente Titolo è condizione necessaria per l’erogazione di premi legati al merito ed alla performance”.
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Il sistema dei controlli nella P.A. – contesto normativo
D. Lgs. n. 150/09 – articolo 6 - Monitoraggio delle performance Comma 2: “… gli organi di indirizzo politico amministrativo si avvalgono delle risultanze dei sistemi di controllo di gestione presenti nell’amministrazione”. gestione dei programmi e degli interventi orientata al raggiungimento degli obiettivi; misurazione delle performance; valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi; rendicontazione delle performance ai fini del controllo interno.
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Il controllo di gestione: definizioni
Il controllo di gestione costituisce l’attività di guida degli operatori verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Amministrazione. In ambito privatistico … 3. “Il controllo di gestione è il processo mediante il quale i dirigenti si assicurano che le risorse siano ottenute e utilizzate in modo efficiente per il raggiungimento degli obiettivi”.
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Il controllo di gestione: funzioni
Insieme di metodologie, processi e strumenti in grado di garantire: la realizzazione degli obiettivi programmati; la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche; l’imparzialità e il buon andamento della PA; la trasparenza dell’azione amministrativa.
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Il controllo di gestione: funzioni
Il controllo di gestione è finalizzato alla verifica di: Efficacia: è definita come la capacità dell’amministrazione di raggiungere gli obiettivi programmati;
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Il controllo di gestione: funzioni
Il controllo di gestione è finalizzato alla verifica di: Efficienza: rapporto tra la quantità dei prodotti erogati e la quantità di risorse impiegate ; è la capacità di raggiungere il massimo risultato dati i mezzi disponibili ovvero la capacità di minimizzare l’utilizzo delle risorse per raggiungere un dato risultato. L’efficienza consiste, pertanto, nel rapporto tra il risultato ottenuto (output) e le risorse impiegate (input).
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Il controllo di gestione: funzioni
Il controllo di gestione è finalizzato alla verifica di: Economicità: esprime la capacità dell’amministrazione di raggiungere gli obiettivi attesi dai cittadini con il minimo dispendio di risorse. In altri termini l’economicità deriva dalla combinazione dell’efficienza e dell’efficacia. Il concetto di economicità sintetizza la capacità dell’Amministrazione nel lungo periodo di utilizzare in modo efficiente le proprie risorse raggiungendo in modo efficace i propri obiettivi. Per economicità si intende la capacità dell’amministrazione di raggiungere gli obiettivi attesi dai cittadini con il minimo dispendio di risorse. Economicità = capacità di acquisire i fattori produttivi al minor costo una volta definito uno standard minimo di qualità
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Il controllo di gestione: funzioni
Ai fini del controllo di gestione, ciascuna amministrazione pubblica definisce: Le procedure di determinazione degli obiettivi gestionali e dei soggetti responsabili. Le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa. L’insieme dei prodotti e delle finalità dell’azione amministrativa. Le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti. Gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza e economicità.
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Il controllo di gestione: finalità
Il controllo di gestione è uno strumento operativo che attraverso misurazioni quantitative e qualitative mira ad orientare i comportamenti per il raggiungimento degli obiettivi. Individuando analiticamente i componenti di costo e la contribuzione al risultato complessivo. Interpretando e governando l’andamento operativo. Valutando l’impatto di scelte gestionali e aiutando nelle decisioni
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Il controllo di gestione: il processo
Pianificazione La fase di pianificazione fa riferimento alla determinazione degli obiettivi secondo un’articolazione di lungo periodo (piani strategici) e di medio-breve periodo (budget annuali); Esecuzione La fase di esecuzione corrisponde al momento in cui viene svolta l'attività Reporting La fase di reporting si riferisce all'attività di raccolta e rielaborazione dei risultati (sia contabile che extracontabile); Valutazione e analisi degli scostamenti La fase di valutazione coincide con il momento in cui i responsabili delle funzioni analizzano i risultati raggiunti, individuando eventuali azioni correttive ed eventualmente decidono di rivedere piani e programmi definiti nelle fasi precedenti.
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