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Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
PROGETTI DI RICERCA-FORMAZIONE /2014 GRUPPO di lavoro per il curricolo di ITALIANO Provincia di Ravenna Rete del distretto faentino per le Indicazioni COORDINATRICE : SARNERI CLAUDIA 1
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“Verso la competenza lessicale:
esempi di pratiche didattiche in verticale ”
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INTRODUZIONE MODALITA' DI LAVORO Il modello di formazione ha puntato a coinvolgere i docenti degli ordini di scuola in un' ottica verticale . Ha individuato nella « RIFLESSIONE LINGUISTICA» l’aspetto da approfondire e rivedere nel testo delle Indicazioni Nazionali attraverso la mediazione di un esperto. In particolare è stato scelto come ambito di lavoro il LESSICO E LA FORMAZIONE DELLE PAROLE 3
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Il percorso si è snodato nei tre diversi livelli scolastici di ogni istituto comprensivo coinvolto nella ricerca . Il gruppo di lavoro ha progettato un percorso da provare in classe ( con eventuale coinvolgimento di altri docenti della scuola) -con la consulenza dell'esperto, -con il confronto tra docenti, -con la discussione all'interno dei dipartimenti disciplinari per la messa a punto dei curricoli verticali. 4
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L'AMBITO DI RICERCA Il tema scelto, IL LESSICO rientra tra gli oggetti della riflessione sulla lingua. Le recenti indagini sui livelli di apprendimento degli studenti italiani mostrano sempre di più come uno dei punti deboli sia costituito dalla capacità di leggere, comprendere, interpretare un testo scritto di vario genere . Se non si conosce il lessico di base di una lingua , se non si conoscono i meccanismi che ne regolano la struttura e l'uso , diventa sempre più difficile comprendere un testo in generale La scelta non è stata casuale, anche le Indicazioni 2012, infatti, esortano i docenti di tutto il primo ciclo di istruzione a promuovere la competenza lessicale attraverso attività diversificate e sottolineano la necessità da parte degli allievi di acquisire competenze lessicali adeguate ai diversi contesti. Affermano, inoltre, che lo sviluppo di questa competenza deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. 5
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LA COMPETENZA LESSICALE
Nel presente lavoro vengono esplorati i meccanismi di formazione delle parole. Per comprendere aspetti come - derivazione, - alterazione, - composizione per capire parole sconosciute all’interno di un testo e migliorare le competenze linguistiche e comunicative sia nella ricezione sia nella produzione 6
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Il METODO: LA DIDATTICA LABORATORIALE
non riguarda in modo specifico il luogo laboratorio: è un approccio metodologico/ didattico parte da problemi, utilizza metodologie della ricerca, non prevede accumulo di nozioni ma acquisizione di competenze, rispetta stili di apprendimento diversi prevede un progetto, implica apprendimento e didattica cooperativi, prevede una relazione tra chi impara e chi insegna, non puo’ essere applicata a tutte le fasi del curricolo, ma ad alcuni nodi cruciali 7
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QUALI ATTEGGIAMENTI RICHIEDE?
progettualità operatività sperimentazione Laboratorio dialogo-confronto coinvolgimento partecipazione condivisione curiosità approccio ludico cooperative learning 9
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laboratorio A QUALI SCELTE FA RIFERIMENTO? didattica per competenze
costruzione del sapere laboratorio centralità dei problemi metodologia della ricerca valorizzazione dei diversi stili di apprendimento possibilità d' interdisciplinarietà 10
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Scuola dell'infanzia Il percorso progettato si propone di
sviluppare la fiducia nelle proprie capacità comunicative ed espressive sviluppare la capacità di ascolto sviluppare l’attività di nominazione allargare il lessico dei contesti d’uso potenziare le capacità e i tempi di attenzione sviluppare l’attività metalinguistica inconsapevole favorendo il passaggio ad una piu’ consapevole A partire da situazioni concrete si potenziano l’osservazione, la riflessione, la verbalizzazione per arricchire la competenza lessicale e far emergere una progressiva consapevolezza della relazione tra forma e significati delle parole Fase 1 : Quanti alberi ! Fase 2: “Leggiamo “ e descriviamo gli alberi degli artisti Fase 3: Inventiamo una filastrocca in rima 11
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SCUOLA PRIMARIA: CLASSI PRIMA E SECONDA
ampliare il patrimonio lessicale riconoscere alcuni tipi di parole alterate sperimentare l'uso dell'alterazione • diventare consapevoli della modificazione del significato e della forma comprendere parole non note all’interno di un testo Si parte dall’osservazione di oggetti e immagini, che vengono descritti e nominati tramite attività ludiche diverse per giungere ad una riflessione logico- linguistica che renda più consapevoli gli alunni del rapporto tra forma e significato Fase 1 : OGGETTI,IMMAGINI E PAROLE Fase 2: MODIFICHIAMO LE PAROLE? COSA SUCCEDE SE...? Fase 3: LE MAGICHE SCATOLE DELLE PAROLE Fase 4: SFIDIAMOCI! IL PERCORSO PROGETTATO SI PROPONE DI . 12
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SCUOLA PRIMARIA: CLASSI QUARTA E QUINTA
Il percorso progettato si propone di potenziare la capacità di riflettere sulla lingua, acquisire la consapevolezza delle proprie competenze implicite relative al lessico Fase1 : giochiamo con i prefissi Fase 2 : giochiamo con gli alterati Fase 3 : giochiamo con i falsi alterati Fase 4 : giochiamo con i derivati 13
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“La parola fatta a pezzi, la struttura della parola” Il percorso progettato si propone di • ampliare il patrimonio lessicale sulla base dell’ascolto e della lettura di testi di vario tipo e forma • conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole (derivazione, alterazione, composizione) per capire parole non note all’interno di un testo • comprendere il meccanismo della formazione delle parole alterate, distinguere e classificare le diverse forme di alterazione nella nostra lingua e riconoscerne le “sfumature” del significato • riconoscere i falsi alterati • riconoscere le parole derivate • riconoscere le parole composte formate da prefissoidi e suffissoidi • consultare il dizionario per ricavare informazioni sul significato delle parole • potenziare un uso creativo del lessico 14
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il percorso intende indagare: - le parole alterate - i falsi alterati - parole derivate - le parole composte con particolare attenzione ai prefissoidi e suffissoidi Fase1 : Alla scoperta delle parole alterate Fase 2 : I derivati Fase 3 : Smontiamo le parole
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“Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio
PER FINIRE...... “Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto.” Seymour Papert 16
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