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PubblicatoAlfonso Caselli Modificato 9 anni fa
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“ La comunicazione è ormai saldamente riconosciuta tra i doveri dello Stato. E' un mezzo strategico e non sussidiario, per conseguire un bene pubblico. Deve essere realizzata con professionalità, senza improvvisazioni”. (Carlo Azeglio Ciampi)
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Comunico, ergo sum Esiste un momento nella vita in cui non comunichiamo?
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Più propriamente, o per convenzione, si parla di comunicazione quando l’attività avviene tra due soggetti che entrano così in relazione fra di loro
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Che cosa è la comunicazione? Comunicazione come trasmissione, passaggio di informazioni Comunicazione come relazione, mettere in comune, comprensione Non significa "mandare messaggi", ma va intesa come un atto sociale e reciproco di partecipazione, atto mediato dall'uso di simboli significativi tra individui e gruppi diversi. Comunicare = interagire, mettere in comune, mettere in relazione
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La comunicazione è cambiamento Quando comunico, metto in comune una informazione e ricevo un feedback, ho costruito una relazione, ho prodotto un cambiamento sia nel mio interlocutore che in me stesso. Raccontare il mondo è cambiare il mondo
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Le modalità del comunicare Comunicazione verbale: utilizza le parole (scritte e dette) Comunicazione non verbale: espressione dei volto, gesti, tono della voce, ecc. E' meno facilmente sottoponibile a "censura", quindi tradisce gli effettivi sentimenti, stati d'animo, opinioni. Comunicazione simbolica: il nostro modo di vestire, gli oggetti di cui ci circondiamo, ecc. costituiscono una parte molto significativa della nostra comunicazione. A questa modalità appartiene la comunicazione attraverso le immagini, l’iconografia (impaginazione, colori, dimensione dei caratteri dei titoli ecc.)
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Gestire la comunicazione Per sfruttare coscientemente le possibilità offerte dalla comunicazione, è sempre necessario definire con esattezza: 1.a chi ci rivolgiamo (chi sono i soggetti con i quali devo entrare in relazione?) 2.l'obiettivo (cosa vogliamo che facciano, pensino, abbiano presente, al termine della comunicazione?) Attraverso la risposta a queste domande, è possibile decidere: 3.che cosa comunicare (quali sono i punti fondamentali che devo comunicare per ottenere l'effetto voluto e creare la relazione?) 4.come comunicarlo (quali sono "gli strumenti" di comunicazione più adatti a ottenere l'effetto voluto? Scritto, orale, ecc. )
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Da evitare saturazione : troppi messaggi presupposti impliciti errati, dare per scontati atteggiamenti e informazioni posseduti dal destinatario cattive e/o deboli connessioni tra gli argomenti incoerenza: tra gli argomenti o tra argomenti e scopi, o rispetto a messaggi precedenti
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informazione = diritto dei cittadini trasparenza, imparzialità ed efficienza = obiettivo e dovere dell’AMMINISTRAZIONE Legge 150/2000
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Scopo della comunicazione Migliorare la conoscenza dell’istituzione e della sua attività (informazione) Favorire la formazione di un giudizio consapevole (consenso) Favorire la partecipazione dei cittadini alla elaborazione delle scelte e alla realizzazione delle decisioni Legge 150/2000
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è misurata anche dalla QUALITA’ della COMUNICAZIONE La QUALITÀ del rapporto fra CITTADINI e AMMINISTRAZIONI
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un obbligo istituzionale che prescinde dalle dimensioni dei Comuni Legge 150/2000
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La situazione in provincia di Cremona
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I canali della comunicazione sviluppati dai Comuni
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relazioni con i media rapporti discontinui comunicati relativi a ordini del giorno dei consigli comunali programmi di manifestazioni Articoli o interviste su opere, decisioni, meglio se condite di polemiche
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conclusioni piccoli centri in difficoltà processi di comunicazione, in attuazione della legge 150/2000, non attivati cause economiche culturali
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un progetto per il territorio
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OBIETTIVI
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Rendere accessibili le informazioni 1
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Creare un circuito di scambio tra interno ed esterno delle Amministrazioni 2
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Requisiti di chiarezza, semplicità e sinteticità informazione in linea con i requisiti della legge 150/2000 3
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Strutturare la comunicazione per migliorarne la quantità e la qualità comunicazione sistematica e fruibile 4
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Creare solide relazioni con i media 5
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Costituire un sistema di rilevamento delle esigenze per suggerire alle singole realtà strumenti e canali più efficaci E favorire in questo modo la partecipazione attiva 6
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STRATEGIE
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La COMUNICAZIONE è un’infrastruttura della DEMOCRAZIA
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1. la formazione Creare la consapevolezza che la comunicazione è lo strumento fondamentale di interazione tra i protagonisti della vita pubblica per costruire un consenso sociale informato e consapevole strategie
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La RETE di COMUNICAZIONE é DEMOCRAZIA che SI ORGANIZZA
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2. la rete Attivare forme di cooperazione fra gli Enti locali della Provincia per una gestione associata delle attività di comunicazione Condividere e ottimizzare le risorse per rendere possibile anche alla piccole Istituzioni di agire in attuazione della legge 150. Valorizzare, attraverso la conoscenza reciproca, le esperienze di reti già costituite strategie
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Le Amministrazioni Comunali della provincia Le Unioni dei Comuni I consorzi fra Comuni Destinatari del progetto Interlocutori / Partners La Provincia (ruolo imprescindibile di stimolo, coordinamento, sostegno) Università Enti economici territoriali Enti culturali e sportivi Associazioni di categoria Aziende di servizio pubblico Ogni altro soggetto coinvolto nello sviluppo del territorio
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strumenti Una struttura operativa esterna, dotata di professionalità adeguate, fortemente integrata con gli enti locali con i quali condivide il progetto e il percorso
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Grazie dell’attenzione Fiorenzo Gnesi comuni.ca@fastwebnet.it
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