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PubblicatoGiorgia Mascia Modificato 9 anni fa
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UNO STUDIO PILOTA 21 maggio 2001 Centro Don Orione Bergamo
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Lo studio ha coinvolto 10 pazienti di cui 3 in stato vegetativo persistente e 7 in stato di minima responsività, conseguenti ad emorragia cerebrale, anossia cerebrale, trauma cranico.
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Ogni paziente è stato sottoposto a 30 sedute di musicoterapia, con cadenza bisettimanale, della durata media di 30 minuti, condotte da 2 musicoterapeute qualificate. Le sedute sono state suddivise in 2 cicli di 15 sedute ciascuno alternati a 2 periodi di wash-out della durata di 15 giorni
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Abbiamo chiamato T0 la fase precedente l’inizio delle sedute, T1 il primo ciclo di 15 sedute di musicoterapia, T2 il primo periodo di wash-out, T3 le seconde 15 sedute musicoterapiche e T4 il secondo wash out.
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E’ stata utilizzata una videocamera fissa posta nel setting per riprendere le sedute e analizzare successivamente il materiale con finalità valutative. Il setting ha incluso la presenza di strumenti ritmico-melodici di facile impiego e ascolto.
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Oltre ad una valutazione cognitivo - comportamentale sono stati osservati alcuni parametri fisiologici, di rapida consultazione e semplice monitoraggio: Pressione Arteriosa (mmHg), Frequenza Cardiaca (battiti/min), Frequenza Respiratoria (atti respiratori/min), Ossigenazione del sangue periferico capillare (SpO 2 %).
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Abbiamo rilevato i vari parametri fisiologici per ogni paziente prima dell’inizio del ciclo musicoterapico (T0), prima e dopo le sedute di musicoterapia (T1 e T3) e durante i periodi di wash-out (T2 e T4)
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Alla fine della sperimentazione abbiamo raccolto i dati e li abbiamo analizzati. Abbiamo inizialmente analizzato i parametri fisiologici rilevati per ogni singolo paziente durante il T0, il T1 ed il T3 per valutare l’andamento delle risposte dei pazienti al trattamento musicoterapico. Abbiamo utilizzato il T test di Student per dati appaiati
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Paziente 1
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Paziente 2
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Paziente 3
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Paziente 4
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Paziente 5
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Paziente 6
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Paziente 7
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Paziente 8
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Paziente 9
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Paziente 10
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T test per dati appaiati T0-T1-T3PASPADFCFRSpO2 % Paz 1P = 0,8078P =0,000P = 0,0984P = 0,0049P = 0,7564 Paz 2P =0,4961P = 0,7283P =0,9182 P =0,1140P =0,0298 Paz 3P = 1,0 P =0,000P = 0,4191P = 0,8188P = 0,1677 Paz 4P = 1,0 P = 0,1858P = 0,2203P = 0,9795P = 0,1337 Paz 5P = 0,5681 P = 1P = 0,0419P = 0,3327P = 0,6625 Paz 6P = 0,1518 P = 0,0051P = 0,8330P = 0,9459P = 0,0114 Paz 7P = 0,2539 P =0,0003P = 0,1099P = 0,3880P = 0,9099 Paz 8P = 0,4584 P = 0,5446P = 0,6644P = 0,4801P = 0,3327 Paz 9P = 0, 8886 P =0,0004P = 0,1163P = 0,5093P = 0,7470 Paz 10P = 0,9477 P = 0,9250P = 0,9394P = 0,3287P = 0,2474
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Dai dati analizzati abbiamo visto che in 5 casi appariva significativa la variazione della PAD, in 2 casi la variazione di Saturazione, in 1 caso la variazione di Frequenza Cardiaca ed in 1 caso di Frequenza Respiratoria. La significatività del test T di Student indica che il risultato NON è CASUALE
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Abbiamo preso in considerazione i valori medi ottenuti dalla precedente analisi statistica. Abbiamo utilizzato lo stesso T test di Student per dati appaiati
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Media delle Medie
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T test per dati appaiati T0-T1-T3PASPADFCFRSpO2 % Media delle medie Paz 1-10 P = 0,0261P = 0,3615P = 0,5764P = 0,3678P = 0,3320 E’ risultata significativa la variazione della Pressione Arteriosa Sistolica
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Abbiamo poi analizzato i parametri fisiologici di tutti i pazienti (T0-T1-T3), mettendoli in relazione tra di loro.
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Media dei dati
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T Test per dati appaiati T0-T1-T3PASPADFCFRSpO2 % Paz 1-10P = 0,1042P = 0,001P = 0,3668P = 0,0180P = 0,5791 C’è significatività statistica a livello di Frequenza Respiratoria e Pressione Arteriosa Diastolica.
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Abbiamo poi preso in considerazione per ogni singolo paziente i dati rilevati durante i due periodi di wash out (T2 e T4).
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Paziente 1
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Paziente 2
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Paziente 3
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Paziente 4
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Paziente 5
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Paziente 6
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Paziente 7
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Paziente 8
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Paziente 9
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Paziente 10
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T test per dati appaiati T2-T4PASPADFCFRSpO2 % Paz 1P = 0,8786P =0,0941P = 0,1094P = 0,0,6263P = 0,4512 Paz 2P = 0,5040P = 0,3208P =0,7068 P = 0,0719P = 0,7110 Paz 3P = 0,1755 P =0,7663P = 0,5766P = 0,8018P = 0,3570 Paz 4P = 0,6986 P = 0,5098P = 0,1P = 0,3219P = 0,2753 Paz 5P = 0,2275 P = 0,1P = 0,7099P = 0,0929P = 0,2002 Paz 6P = 0,8819 P = 0,2318P = 0,6387P = 0,4758P = 0,5630 Paz 7P = 0,0796 P =0,8357P = 0,3048P = 0,1199P = 0,1 Paz 8P = 0, 3503 P = 0,3506P = 0,8123P = 0,7110P = 0,0716 Paz 9P = 0,1755 P =0, 3884P = 0,5748P = 0,2495P = 0,2275 Paz 10P = 0,6357 P = 0,8264P = 0,2236P = 0,1114P = 0,1654
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i test sui dati raccolti nei periodi di Wash out (T2-T4) non hanno evidenziato alcuna significatività statistica.
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Abbiamo poi analizzato i parametri fisiologici di tutti i pazienti durante il wash out, mettendoli in relazione tra di loro
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Media del wash out
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T test per dati appaiati T2-T4PADPASFCFRSpO2 % Wash out Paz 1-10 P = 0,3462P = 0,6245P = 0,2406P = 0,6959P = 0,3431 i test sui dati raccolti nei periodi di Wash out (T2-T4) non hanno evidenziato alcuna significatività statistica.
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Durante le sedute di musicoterapia si sono evidenziate alcune reazioni peculiari da parte dei pazienti: sguardo orientato (a), controllo visivo (b), sorriso (c), movimenti congrui con la musica (d), variazione della frequenza respiratoria (e). Abbiamo analizzato questa reazioni attraverso il test di Wilcoxon.
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Abbiamo inizialmente preso in considerazione solo la presenza/assenza di tali reazioni, attribuendo il punteggio di 0 (zero) alla loro assenza ed il punteggio 1 (uno) alla loro presenza prima e durante la seduta.
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Test di Wilcoxon Paz 1Paz 2Paz 3Paz 4Paz 5Paz 6Paz 7Paz 8Paz 9Paz 10 pre1100111010 durante1111111111 Il test di Wilcoxon ha dato come risultato la non significatività statistica poiché la dimensione del campione era troppo piccola.
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Abbiamo poi preso in considerazione il numero effettivo di tali reazioni ed il test di Wilcoxon ha dato come risultato P < 0,020 (significatività statistica) ed il parametro che ha determinato la significatività è stato quella della variazione della frequenza respiratoria, a conferma di quanto evidenziato con il T test.
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Test di Wilcoxon Paz 1Paz 2Paz 3Paz 4Paz 5Paz 6Paz 7Paz 8Paz 9Paz 10 pre2 (a,b) 00 2 (b,c)02 (a,c)0 durante3 (a,b,e) 1 (e)2 (a,e)4 (a,b,d,e) 4 (a,b,c,e)1 (e)4 (a,b,c,e)1 (e) sguardo orientato (a), controllo visivo (b), sorriso (c), movimenti congrui con la musica (d), variazione della frequenza respiratoria (e).
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Per quanto esiguo sia il numero di pazienti reclutati nel nostro studio, è tuttavia lecito pensare che, anche nei casi di grave compromissione dello stato di coscienza, la comunicazione sonoro-musicale possa rappresentare una via di comunicazione alternativa al canale verbale.
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Le variazioni di FR, di PAD e conseguentemente della SpO2 durante le sedute musicoterapiche, ci inducono ad ipotizzare una reazione in termini di diminuzione dello stress a testimonianza di un reale contatto avvenuto col paziente.
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UNO STUDIO PILOTA GRAZIE
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