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Capitolo 2 Elementi di teoria dell’intermediazione finanziaria

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Presentazione sul tema: "Capitolo 2 Elementi di teoria dell’intermediazione finanziaria"— Transcript della presentazione:

1 Capitolo 2 Elementi di teoria dell’intermediazione finanziaria
Economia degli intermediari finanziari 4ed Saunders, Millon Cornett, Anolli, Alemanni Copyright © 2015 McGraw-Hill Education (Italy) Srl

2 Il trasferimento delle risorse finanziarie
Gli intermediari finanziari svolgono il compito principale di raccogliere e incanalare i fondi da coloro che ne hanno in eccesso (fornitori di fondi) a coloro che non ne hanno abbastanza per svolgere la loro attività economica (utilizzatori di fondi). L’esigenza di trasferimento di fondi origina dall’esistenza di una dissociazione tra risparmio e investimento.

3 I settori istituzionali
Nell’ambito del sistema economico, è possibile individuare le seguenti categorie (o settori) istituzionali: le famiglie; il settore pubblico; le imprese non finanziarie; le imprese finanziarie; il resto del mondo.

4 La situazione patrimoniale del singolo settore istituzionale
La situazione patrimoniale in t1, con t1 > t0, può essere rappresentata considerando le variazioni  intervenute negli impieghi e nelle fonti di risorse finanziarie da t0 a t1: TA1 = TA0 + ΔAF + ΔAR e TP1 = TP0 + ΔPF + ΔPAT dove: TA= totale attivo AF= attività finanziarie AR= attività reali TP= totale passivo PF= passività finanziarie PAT= patrimonio

5 Il saldo finanziario In base al vincolo di bilancio TA1 = TP1, nonché TA0 = TP0, perciò: ΔAF + IAR = ΔPF + S dove: IAR= investimenti in attività reali ossia ΔAF - ΔPF = S - IAR La differenza tra la variazione delle AF e la variazione delle PF, nonché la differenza tra risparmio e investimenti in attività reali, identificano il cosiddetto “saldo finanziario” (o “risparmio finanziario”), ossia la ricchezza finanziaria che residua dal reddito prodotto e non consumato (risparmio in senso economico), al netto degli investimenti in attività reali.

6 Soggetti in surplus e in deficit finanziario
I soggetti caratterizzati da S > IAR sono i “soggetti in surplus” di risorse finanziarie, ossia accumulatori di attività finanziarie, valendo anche che ΔAF > ΔPF. Viceversa, i soggetti che manifestano fabbisogni di investimento (S < IAR), sono definiti “soggetti in deficit”, ossia emittenti di passività finanziarie, poiché per tali soggetti accade che ΔPF > ΔAF. Tipicamente, i soggetti in surplus sono le famiglie, mentre i soggetti in deficit sono le imprese non finanziarie e la pubblica amministrazione.

7 La funzione obiettivo dell’investitore
Gli elementi che orientano le scelte degli investitori sono: il rendimento, che dipende da: prezzo di acquisto dell’attività finanziaria; redditi periodici che essa genera; valore di rimborso; oneri fiscali; costi di transazione il rischio: di controparte; di interesse; di mercato; di cambio; di inflazione; di liquidità

8 La funzione obiettivo del prenditore di fondi
Gli elementi principali che guidano le scelte di finanziamento sono: il costo, che dipende da: importo del finanziamento; oneri periodici ad esso legati; valore di rimborso; effetti dell’imposizione fiscale; costi di transazione. il rischio: di solvibilità; di interesse; di instabilità delle fonti di finanziamento; di cambio; di condizionamento dell’attività dell’impresa.

9 Il trasferimento diretto delle risorse finanziarie
Esempio: un’impresa raccoglie risorse vendendo strumenti finanziari direttamente agli investitori senza l’aiuto di alcun intermediario Utilizzatori di fondi (imprese) Fornitori di fondi (famiglie) Strumenti finanziari (strumenti di capitale e di debito) Liquidità

10 I limiti del trasferimento diretto
Costi di controllo e di transazione; adverse selection moral hazard Costi di informazione; Rischio di liquidità e di prezzo

11 Il trasferimento indiretto delle risorse finanziarie
Gli intermediari finanziari si interpongono tra fornitori e utilizzatori di fondi, diventando controparte nello scambio di risorse finanziarie e assumendone il rischio. Utilizzatori di fondi Intermediari finanziari (broker) (asset transformer) Fornitori di fondi Strumenti finanziari (titoli di capitale e di debito) (certificati di deposito e polizze di assicurazione) Liquidità

12 Tipologie di Intermediari finanziari
Banche intermediari che realizzano la raccolta del risparmio tra il pubblico, con obbligo di restituzione, e l’esercizio del credito. Compagnie di assicurazione intermediari finanziari che si impegnano a proteggere gli individui e le società (i titolari di una polizza di assicurazione) dai danni provocati da eventuali avvenimenti sfavorevoli. (segue)

13 Società di intermediazione mobiliare e banche di investimento
intermediari finanziari che operano in proprio o per conto di terzi nella compravendita di titoli mobiliari e nel collocamento di nuove emissioni Società finanziarie intermediari finanziari che svolgono attività di intermediazione di credito, sia ai singoli individui che alle società Società di gestione del risparmio Intermediari finanziari che raccolgono le risorse dei singoli risparmiatori e delle società per investirle in portafogli di attività diversificati attraverso la promozione e/o la gestione di fondi comuni di investimento o Sicav Fondi pensione Intermediari finanziari che offrono dei piani di risparmio che consentono ai partecipanti di accumulare risparmi durante gli anni lavorativi per riscattarli negli anni di pensionamento

14 I servizi degli intermediari finanziari a beneficio dei fornitori di fondi
Riduzione dei costi di controllo L’accentramento dei fondi in un IF costituisce un incentivo a raccogliere le informazioni di una società e a controllarne l’operato Gestione del rischio di liquidità e del rischio di prezzo gli IF forniscono ai risparmiatori strumenti finanziari con maggiore liquidità e minore rischio di prezzo (segue)

15 Riduzione dei costi di transazione
i costi di transazione si riducono grazie alle economie di scala Intermediazione delle scadenze maggior capacità di affrontare il rischio di avere in portafoglio attività e passività con diverse scadenze Intermediazione di taglio consentono ai piccoli investitori di superare i limiti all’acquisto di quelle attività finanziarie vendute in lotti molto grandi

16 Servizi di cui beneficia l’intera economia
Trasmissione degli effetti della politica monetaria le istituzioni di deposito rappresentano il tramite attraverso il quale le decisioni di politica monetaria impattano sul sistema finanziario e sull’economia in generale Allocazione del credito gli IF sono spesso considerati come i maggiori finanziatori per particolari settore dell’economia (es. il settore agricolo e immobiliare) (segue)

17 Trasferimento inter-generazionale della ricchezza
le compagnie di assicurazione sulla vita e i fondi pensione, offrono ai risparmiatori la possibilità di trasferire ricchezza da una generazione all’altra Servizi di pagamento L’efficienza con la quale le istituzioni di deposito forniscono servizi di pagamento ha benefici diretti sull’economia

18 La regolamentazione degli intermediari finanziari
La regolamentazione degli IF riguarda: la conservazione della fiducia nella moneta; le crisi bancarie e le esternalità negative; le asimmetrie informative; la tutela del contraente debole; la concorrenza.

19 I rischi sopportati dagli IF
Rischio di interesse Rischio di cambio Rischio di mercato Rischio di credito Rischio di liquidità Rischio da operazioni fuori bilancio Rischio tecnologico Rischio operativo Rischio sovrano Rischio di insolvenza


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