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La nuova visione nella collettività Mutamento di concezione Mutamento di concezione Consenso Bisogno di conoscenza Bisogno di salute.

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Presentazione sul tema: "La nuova visione nella collettività Mutamento di concezione Mutamento di concezione Consenso Bisogno di conoscenza Bisogno di salute."— Transcript della presentazione:

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12 La nuova visione nella collettività Mutamento di concezione Mutamento di concezione Consenso Bisogno di conoscenza Bisogno di salute

13 I destinatari del progetto comunicativo Persone a cui si propone la comunicazione Servizi sanitari sanitariPdLSMMG

14 Bisogno di Salute Salute individuale Medici di Medicina Generale Pediatri di Libera Scelta Mass Media Associazioni Siti Web

15 Una comunicazione efficace in campo epidemiologico porta alla: Una comunicazione efficace in campo epidemiologico porta alla: Conoscenza della reale situazione Conoscenza della reale situazione epidemiologica epidemiologica Condivisione degli interventi Condivisione degli interventi Percezione consapevole del rischio Percezione consapevole del rischio

16 Fattori che influiscono oggi sulla percezione del “peso” delle malattie infettive da parte della popolazione Il ricordo “storico” dei morbi epidemici. Il ricordo “storico” dei morbi epidemici. La sensazione di imprevedibilità delle malattie infettive, percepite come eventi determinati da cause incontrollabili. La sensazione di imprevedibilità delle malattie infettive, percepite come eventi determinati da cause incontrollabili.

17 Fattori che influiscono oggi sulla percezione del “peso” delle malattie infettive da parte della popolazione Il timore del contagio da fonti sconosciute. Il timore del contagio da fonti sconosciute. Il timore della diffusibilità. Il timore della diffusibilità. Il valore negativo che ha assunto la sofferenza nell’attuale società “laica”. Il valore negativo che ha assunto la sofferenza nell’attuale società “laica”.

18 Un esempio: Un esempio: prevenzione e controllo delle meningiti batteriche dell’influenza

19 Presupposti della comunicazione Differente percezione delle due malattie Modelli comunicativi differenziati Modelli comunicativi differenziati (contenuti - strumenti) (contenuti - strumenti)

20 Percezione dell’influenza Molto diffusa. Molto diffusa. Molto conosciuta sotto l’aspetto clinico. Molto conosciuta sotto l’aspetto clinico. Poco conosciuta sotto l’aspetto epidemiologico. Poco conosciuta sotto l’aspetto epidemiologico. Bassa percezione del rischio. Bassa percezione del rischio. Prevenibile con vaccino. Prevenibile con vaccino.

21 Percezione della Meningite Poco diffusa. Poco diffusa. Poco conosciuta sotto l’aspetto epidemiologico. Poco conosciuta sotto l’aspetto epidemiologico. Percezione del rischio elevata. Percezione del rischio elevata. Non sufficientemente diffuse le attuali possibilità di prevenzione Non sufficientemente diffuse le attuali possibilità di prevenzione

22 Ostacoli alla comunicazione  Comunicazioni unidirezionali (cioè senza possibilità di feed back).  Pregiudizio e svalutazione dell’attività del Servizio con cui interagisce la popolazione.  Mancato riconoscimento-rispetto del ruolo e delle competenze dell’interlocutore.

23 Contenuti della comunicazione INFLUENZA Impatto sociale della malattia Impatto sociale della malattia Target della campagna influenzale Target della campagna influenzale Modalità organizzative della campagna influenzale Modalità organizzative della campagna influenzale

24 Problemi emersi nella comunicazione Individuazione categorie Individuazione categorie MMG MMG PLS PLS Categorie a rischio Bambini Soggetti a rischio Modalità di partecipazione

25 Bambini e vaccinazione influenzale Coinvolgimento PLS Viene raccomandata la vaccinazione ai bambini con patologie a rischio Viene raccomandata la vaccinazione ai bambini con patologie a rischio Ci sono, al momento,evidenze epidemiologiche per una vaccinazione di massa dei bambini (?) Ci sono, al momento,evidenze epidemiologiche per una vaccinazione di massa dei bambini (?) L’opportunità di vaccinazione potrà comunque essere valutata tramite consulenza col Pediatra di Famiglia L’opportunità di vaccinazione potrà comunque essere valutata tramite consulenza col Pediatra di Famiglia

26 Contenuti della Comunicazione MENINGITE Modello per le emergenze. Modello per l’adesione consapevole ai programmi Vaccinali.

27 Emergenza meningite a Genova - 2004 2 casi mortali di sepsi meningococcica tipo B (età: 19-21 mesi) frequentanti lo stesso asilo nido 2 casi mortali di sepsi meningococcica tipo B (età: 19-21 mesi) frequentanti lo stesso asilo nido 1 caso mortale di sepsi meningococcica tipo C (età: 2 anni) frequentante scuola materna 1 caso mortale di sepsi meningococcica tipo C (età: 2 anni) frequentante scuola materna Marzo -Maggio 2004

28 Comunicazione mass media

29 Bisogno di conoscenza Meningite Che tipo di meningite? Che tipo di meningite? Quale rischio di casi secondari? Quale rischio di casi secondari? È necessaria e sufficiente la chemioprofilassi? È necessaria e sufficiente la chemioprofilassi?

30 Comunicazione mass media

31 Bisogno di conoscenza Meningite È necessario vaccinare ? È necessario vaccinare ? I bambini sono protetti contro tutti i tipi di meningite? I bambini sono protetti contro tutti i tipi di meningite? Quali vaccini contro la meningite sono al momento disponibili? Quali vaccini contro la meningite sono al momento disponibili?

32 Dipartimento di Prevenzione Medicina del territorio (MMG, PdF) Assistenza Consultoriale Osservatorio Epidemiologico Regionale Ospedale - U.O. malattie infettive Società Scientifiche, Ordini professionali, ecc. CONDIVISIONE

33 Meningite Batterica Condivisione È necessario un ampliamento della protezione vaccinale? È necessario un ampliamento della protezione vaccinale? Quali strategie di offerta? Quali strategie di offerta?

34 Criticità Comunicazione non sufficientemente efficace Discordanza tra procedure operative Tra operatori Con il pubblico Con i mass media

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38 Coinvolgimento PLS - MMG Coinvolgimento nei programmi Coinvolgimento nei programmi di Sanità Pubblica di Sanità Pubblica Somministrazione diretta Somministrazione diretta dei vaccini dei vaccini Disponibilità per s.m.s. Disponibilità per s.m.s.

39 Rete di comunicazione per le Emergenze Sanitarie Intervento Sanitario

40 Coinvolgimento Scuola Procedure ASL – Scuola Coinvolgimento dei Direttori didattici (bisogno di conoscenza!)

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42 Prodotti di un modello comunicativo - SANITARI - ETICI  conseguimento del consenso informato  responsabilizzazione di medico e assistito nei confronti della collettività - SOCIO-CULTURALI  promozione della cultura della prevenzione

43 Aspetti della comunicazione in situazioni di emergenza sanitaria Condivisione degli interventi. Condivisione degli interventi. Comunicazione in tempo reale a tutti gli operatori e ai mass media: Comunicazione in tempo reale a tutti gli operatori e ai mass media: sul caso in atto; sul caso in atto; sulla situazione epidemiologica nel territorio. sulla situazione epidemiologica nel territorio.

44 Aspetti della comunicazione in situazioni di emergenza sanitaria Produrre un messaggio univoco. Produrre un messaggio univoco. Evitare interventi non necessari (esempio: vaccinazione di massa). Evitare interventi non necessari (esempio: vaccinazione di massa). Stimolare gli operatori a rivedere le procedure. Stimolare gli operatori a rivedere le procedure. Considerare con maggior calma la possibilità di un ampliamento degli interventi sanitari sulla popolazione. Considerare con maggior calma la possibilità di un ampliamento degli interventi sanitari sulla popolazione.

45 Servizio Sanitario DatiInformazioni Autorità Sanitaria AzioniDecisioni Sorveglianza Controllo L’informazione per l’azione!


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