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PubblicatoNicomedo Lorusso Modificato 9 anni fa
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Il modello italiano di sviluppo delle Piccole e Medie Imprese e il ruolo delle Camere di Commercio Giorgio Gandellini Montevideo, 5 Novembre 2002 Camara Nacional de Comercio y Servicios del Uruguay Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini2 quale modello? non esiste un unico modello di sviluppo delle PMI italiane vi sono invece vari modelli, che dipendono da una serie di variabili: –settore di attività –dimensione delle aziende –età delle aziende –tipo di proprietà –evoluzione storica –ubicazione geografica –ecc... Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini3 quale possibilità di trasferimento dei possibili modelli? …ma, anche se potessimo identificare modelli specifici, questi non potrebbero essere trasferiti “tout court” all’estero, al di fuori del loro contesto socioeconomico- geografico-politico-istituzionale... …e tutti sanno benissimo che il contesto non è trasferibile... Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini4 …e perché un modello italiano? non siamo così sicuri che lo stato di “sviluppo” delle PMI italiane rappresenti un buon “benchmark” nell’era della globalizzazione e della net economy…. …né siamo sicuri che quanto è stato finora fatto per supportare il loro sviluppo possa suggerire linee guida appropriate per il futuro... Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini5 il ruolo delle Camere ….sappiamo, tuttavia, che in molti Paesi, inclusi quelli del Sud America, le Camere possono giocare un ruolo importante nello scenario attuale… ….purché facciano lo sforzo di: –valutare correttamente il profilo effettivo dei propri “clienti” e concorrenti nei rispettivi contesti nazionali –identificare chiaramente ragionevoli e raggiungibili obiettivi di sviluppo in una prospettiva a medio-lungo termine –definire con chiarezza strategie di “servizio” coerenti con gli obiettivi, con le risorse disponibili e i vincoli ambientali (inclusi quelli di carattere politico) Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini6 ….consideriamo alcuni dati Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini7 in un contesto come questo: $0 $10.000 $20.000 $30.000 $40.000 $50.000 $60.000 $70.000 1998199920002001 GermanyUKFrance Nordic Rest of Europe (e-commerce revenues, in millions of US$) (adattato da Forrester Research) Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini8 Meaning of axes: 1: formal planning activities 2: competitive performance 3: market knowledge 4: IT support to information management tasks 5: information system’s performance 6: managers’ familiarity with IT tools 7: networks usage and e-commerce 0 2 4 6 8 10 1 2 3 45 6 7 worst best average virtual Scale from 0 (worst possible) to 10 (best possible) …ecco i profili manageriali di alcune fra le migliori PMI italiane.. Unioncamere la media è bassa
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini9..e il profilo dei bisogni espressi dalle PMI in alcuni Paesi europei.. i servizi utili per lo sviluppo delle capacità competitive sono fra quelli meno richiesti: Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini10 …nonché il ruolo dei fornitori di servizi in questi Paesi.. Unioncamere grosse diversità, ma prevalenza dell’iniziativa privata
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini11 …e il loro profilo Unioncamere enormi diversità (in Paesi fra loro molto vicini)
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini12 …ma torniamo al caso italiano.. ….e a uno dei modelli di maggiore successo: quello dei distretti
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini13 i problemi di trasferibilità i distretti sono il risultato di decenni di sviluppo in gran parte naturale e non “pilotato” è impensabile che tale processo possa essere riprodotto in tempi ragionevolmente brevi e su iniziativa di singole aziende è possibile che organismi sovra-aziendali, quali le Camere, possano stimolare il processo (e non soltanto quello di formazione dei distretti)?
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini14 migliorare la competitività del sistema nel contesto dell’economia globale rafforzare e sviluppare il ruolo delle Camere....anche attraverso lo sviluppo di sinergie con i partner europei quali sono, più in generale, gli obiettivi importanti? Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini15 e quali sono i vincoli? elevata numerosità di clienti potenziali, con bisogni diversificati e complessi, ma senza una sufficiente consapevolezza di tali bisogni elevata numerosità dei servizi potenzialmente erogabili, caratterizzati da profili economici e livelli di efficacia molto diversi necessità di “massa critica”, per poter ottenere risultati “visibili” e concreti risorse inevitabilmente limitate necessità di ottenere i risultati in tempi ragionevolmente brevi Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini16 …e quali sono le ovvie linee-guida strategiche? selettività: –nell’identificazione dei settori di attività più promettenti –nell’erogazione dei servizi più efficaci –nella promozione di maggiore consapevolezza dei bisogni da parte dei clienti focalizzazione, massa critica, sistematicità standardizzazione minimizzazione di ridondanze e sovrapposizioni utilizzo ottimale delle tecnologie dell’informazione disponibili partnership e alleanze Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini17 classificazione e segmentazione dei servizi e dei mercati ricerche di mercato e raccolta sistematica delle informazioni necessarie pianificazione strategica, secondo un approccio formale e rigoroso …e i relativi prerequisiti metodologici? Unioncamere
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Montevideo - 4.11.02 - Giorgio Gandellini18 …queste sono le sfide che attendono tutti noi, non soltanto in Uruguay, ma anche in Europa, e sicuramente in Italia Unioncamere
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