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formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA fse C1 - azioni di sistema.

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Presentazione sul tema: "formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA fse C1 - azioni di sistema."— Transcript della presentazione:

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2 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it fse C1 - azioni di sistema formazione continua: dalla pianificazione al controllo Il monitoraggio della formazione continua: difficoltà, limiti, prospettive Roberto Angotti MONITORAGGIO E VALUTAZIONE: EFFICACI SUPPORTI ALLE AZIONI DI FORMAZIONE E SVILUPPO 14 Novembre 2003

3 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it 1993-2000 Avvio di politiche pubbliche per la FC FSE ob. 4, legge 236 Sviluppo della domanda di FC di imprese 2000-2003 Sviluppo politiche FSE 2000-06, legge 53, Fondi Interprofessionali Significativo incremento della domanda (strutturale?) ma ancora insufficiente La domanda di Formazione Continua in Italia

4 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Lavoratori 2000-2001: formati 31,8% lavoratori dipendenti e il 42,6% autonomi divari nelle opportunità: inquadramento professionale, istruzione, genere, età, contratto L’evoluzione nel tempo delle imprese formatrici FonteAnno di riferimento % imprese formatrici GrandiPMI Istat-Eurostat - CVTS1199315,075,08,6 - 43,9 Istat-Eurostat - CVTS 2199923,981,216,3 - 47,8 Isfol-Politecnico di Torino2000-95,1- Isfol-Politecnico di Torino2001-97,4-

5 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La disponibilità di risorse pubbliche spinge le PMI a realizzare maggiori interventi formativi? Sono aggiuntivi o sostitutivi di quelli privati? Fattori negativi: Dimensione ridotta Investimento oneroso = beneficio differito, costo immediato Fattori positivi: la propensione a investire in formazione cresce processi di apprendimento informali connessione al territorio e reti fra le imprese associazionismo La domanda di Formazione Continua in Italia

6 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Gli strumenti normativi per la Formazione Continua La programmazione del FSE 2000-2006 Il programma di iniziativa comunitaria Equal L’articolo 9, comma 3 e 3bis della Legge 236/93 L’articolo 17 della Legge 196/97 L’articolo 6, comma 4 della Legge 53/00 I Fondi Interprofessionali per la FC (articolo 118, Legge 388/00, articolo 48 legge 289/02)

7 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Fondi Paritetici Interprofessionali Autorizzati e/o sottoscritti accordi che hanno istituito i seguenti Fondi: FONDIMPRESA(industria) Fondo formazione PMI(industria) FOR.TE (terziario) FON.TER (terziario) FART Fondo artigianato formazione (artigianato) FONCOOP (cooperazione) FONDIRIGENTI - Fondo dirigenti (industria) FON.DIR – Fondo dirigenti (terziario) FONDO DIRIGENTI PMI(industria) L. 388/00: costituzione anche del Fondi per l’Agricoltura; altri fondi potranno essere istituiti sulla base di accordi interconfederali sottoscritti dalle Parti sociali

8 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Finanziamento dei Fondi I datori di lavoro possono scegliere se versare i contributi di cui all’articolo 25 della legge 845/78 e successive modifiche (0,30% del monte salari) ai Fondi oppure se continuare a versarli all’INPS. L’adesione ai fondi è quindi VOLONTARIA I Fondi finanziano Piani Formativi: Individuali, Aziendali, Settoriali, Territoriali I Piani sono concordati tra le Parti sociali

9 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it FSE Progetti aziendali e interaziendali Piani formativi aziendali, territoriali, settoriali Formazione Individuale Legge 236/93 Fondi Interprofessionali Asse C Asse D Asse E

10 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa

11 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa Tasso di imprese formatrici Le caratteristiche delle imprese formatrici Media Ue-15 = 62% Nord Europa: 82-96% omogeneità dei processi. Conferma 1993. Esistenza di un sistema Centro-Europa 70-75% difficoltà PMI in Francia Sud-Europa 18-40% forti differenze Pmi-Grandi imprese Italia 24% prevalenza micro-imprese, difficoltà di sistema Paesi candidati Paesi baltici (Lettonia, Estonia) e Ceckia, 50-69% Mittle Europa e Nord-Est (Polonia, Ungheria, Lituania) 37-48% Slovenia Area balcanica (Romania 11%-Bulgaria 28%)

12 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa Estensione

13 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Estensione dimensione quantitativa sul numero di lavoratori coinvolti misura di opportunità crescita patrimonio di competenze delle imprese, non di potenziamento di poche figure professionali strategiche. minore variabilità rispetto alla Media Ue-15 (47%) minimo 34% Grecia massimo 63% Svezia. efficacia nel favorire l’accesso, caratteristica di sistemi consolidati: sopra 50% francesi, danesi, belga, irlandesi, finlandesi e inglesi (51%) Italia posizione intermedia (47%) media Ue. Allontana l’Italia dall’Europa la dimensione dei fenomeni piuttosto che i comportamenti delle imprese La formazione continua in Europa

14 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa Intensità

15 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa Intensità bassa variabilità, bassa intensità: media Ue-15 (31 ore) minimo 24 (Slovenia) e 26 (Gran Bretagna) massimo 42 (Romania, Spagna). L’intensità non si associa alle caratteristiche dimensionali ma con: tipologia di formazione prevalente (corsuale/seminari e workshop; risorse finanziarie a disposizione; contenuti; settore; mix formazione interna/esterna.

16 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa Costi

17 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Europa I costi medi per partecipante più alti Nord Europa: Olanda (1.270 Euro), Danimarca (1.181), Gran Bretagna (984) e Svezia (819). Più bassi Europa del Sud: Grecia (615) Spagna (549) Costo di servizi e prodotti formativi crescono con diversificazione offerta, presente nelle economie ricche. Italia anomalia: costo medio per partecipante 1.508 Euro, 65% in più media-15, a cui non corrisponde un intervento formativo esteso, ma in cui i costi dei servizi sono molto elevati. Costo medio orario di formazione costi più elevati nei paesi nordeuropei: Gran Bretagna (37 Euro l’ora), Olanda (34), Germania (33), Danimarca (29). il costo orario italiano è il più elevato tra i Quindici (47 Euro), 50% in più medio UE. spiega l’atteggiamento negativo di imprese. Le ragioni di un costo alto: scarsa concorrenzialità nell’offerta, debole domanda, poca integrazione sistemi formativi, forte presenza formazione tradizionale, che tende a monopolizzare segmenti di domanda, non favorendo una diminuzione dei costi.

18 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La formazione continua in Italia Percentuale di imprese: tipologie di formazione nel 1993 e nel 1999

19 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it  uomini 72% donne 28% La formazione continua in Italia Le imprese formatrici  32 ore di corso mediamente frequentate (62 milioni)  spesa totale = 2,8% del costo del lavoro  € 63 costo medio/h di formazione  Intermediazione monetaria e finanziaria  Nord-Ovest 25,9% Sud 15,4%  acquisizione nuove abilità, gestione aziendale, informatica, tecniche produzione, sicurezza/ambiente

20 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it  22% analisi fabbisogni/bilancio competenze La formazione continua in Italia Le imprese formatrici Non fanno formazione perché…  20% piano di formazione/budget  dispongono in azienda di competenze  mancanza di tempo  i neoassunti portano nuove competenze

21 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it In sintesi… Imprese: Caratteristiche comuni nei livelli di partecipazione alle attività formative da parte delle imprese, imputabili ad una variabilità di tipo dimensionale, settoriale e territoriale. Variabilità dimensionale. Grandi: le imprese maggiori programmano la formazione attraverso piani e budget. Rapporto formazione/innovazione (tecnologica, organizzativo, gestionale), rapporto virtuoso che lega i processi d’innovazione alla qualità, intensità ed ampiezza dei processi di formazione. Il sostegno al cambiamento organizzativo è l'elemento centrale della formazione nelle grandi imprese. La metà delle grandi accede ai sostegni pubblici.

22 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it In sintesi… PMI: buon andamento propensione, anche Mezzogiorno, pur difficoltà (inserimento obiettivi professionali lavoratore nella progettazione formativa). decisione direzione aziendale e solo raramente concordata Difficoltà strutturale, sia imprese meridionali che Centro- Nord ruolo non fondamentale piano; non rappresenta dimensione progettuale interiorizzata nelle PMI. Le imprese lo redigono strumento di comunicazione interna o di condivisione ed allineamento delle relazioni tra dipendenti ed impresa, piuttosto che per pianificare la formazione. Spesso il piano viene considerato inutile, rispetto alla limitata dimensione dell’impresa.

23 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it In sintesi… Una nota positiva: incremento dei costi per la formazione. Inoltre il peso delle risorse private nella copertura dei costi della formazione si mantiene su valori alti rispetto alla spesa totale. Parallelamente si radica il ruolo delle politiche pubbliche: oltre un terzo delle imprese formatrici ha usufruito di sostegni pubblici. Come favorire il finanziamento pubblico: semplificare e rendere celeri procedure per l’ammissione ai finanziamenti Una nota negativa: anche per Mezzogiorno, la maggior parte delle imprese non ha fatto ricorso ad un’analisi strutturata dei fabbisogni, segnale del divario tra formazione necessaria e effettivamente erogata. Basso livello di attenzione alla valutazione dei risultati della formazione. Inoltre la formazione non rappresenta una opportunità di sviluppo per la carriera o la retribuzione dei dipendenti. Il ruolo delle organizzazioni dei lavoratori è poco incisivo per la definizione dei processi formativi aziendali.

24 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it I lavoratori italiani e la formazione continua due 10% tre 7% oltre 3 4% Nessuno 68% uno 11% Lavoratori dipendenti di imprese private in Italia: N. di azioni di formazione a cui hanno partecipato negli ultimi 2 anni (2000-2001)

25 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it I lavoratori italiani e la formazione continua Lavoratori: Difficoltà accesso, alti livelli di reiterazione delle categorie forti. Vincoli allo sviluppo di un sistema ampio e partecipato di formazione continua. Questioni irrisolte 'Male oscuro' del sistema formativo: divari opportunità, dipendenza da genere, età, istruzione, area geografica, residenza, dimensione impresa,inquadramento professionale, contratto flessibile duplice valenza: funzione ‘difensiva’, rafforzare chance mantenimento posto di lavoro; funzione ‘incrementale’, sviluppo capacità competitive rafforzamento lavoratori sul posto di lavoro come sul mercato del lavoro

26 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it I lavoratori italiani e la formazione continua settore produttivo e dimensione aziendale dell’impresa in cui lavora chi ha partecipato ad almeno 1 azione di formazione continua (2000-2001)

27 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it genere e inquadramento professionale di chi ha partecipato ad almeno 1 azione di formazione continua (2000-2001) I lavoratori italiani e la formazione continua

28 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it I comportamenti formativi dei lavoratori adulti in Italia

29 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it La mancata definizione di un quadro organico e compiuto di politiche pubbliche costituisce uno dei principali motivi che hanno sinora impedito la nascita di uno specifico sistema di monitoraggio della formazione continua Monitoraggio di programma: FSE DocUP ob. 4 1994-99 Misura standard FSE POM 1994-99Progetto FSE ob. 3 2000-06Progetto, attuatori, destinatari Legge 236/93Progetto, attuatori

30 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Indicatori di realizzazione misura D1 tipologia progetto "formazione continua", interventi destinati ad addetti, quadri e dirigenti d'azienda finalizzati alla riqualificazione, l'aggiornamento e la specializzazione ■N. progetti (tipologia soggetto attuatore, multiattore) ■N. imprese (settore e dimensione) ■N. destinatari (sesso, età, titolo di studio, cittadinanza e condizione mdl, destinatari società informazione) ■Durata (progetto, monteore e durata media per destinatario, in ore) ■Costo (totale, medio progetto destinatario)

31 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Azioni rivolte all'accompagnamento misura D1 consulenza e accompagnamento per il consolidamento di Pmi; costruzione di reti di Pmi per lo sviluppo di progetti di formazione interaziendale, diagnosi di fabbisogni formativi interni e pianificazione degli interventi formativi; riorganizzazione del lavoro e miglioramento dei processi di produzione; facilitazione del benchmarking e diffusione delle buone prassi aziendali; consulenza e supporto per incoraggiare l'adozione di strumenti di flessibilizzazione dell'orario di lavoro e del rapporto di lavoro; certificazione della qualità di Pmi; misure di supporto alla promozione di interventi integrati per il sostegno alla creazione di una rete di servizi per l'animazione economica e la promozione di impresa; sviluppo dell'integrazione finalizzata alla creazione di sinergie tra università, centri pubblici di ricerca e imprese; interventi di raccordo e coordinamento delle politiche per la ricerca e lo sviluppo tecnologico

32 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Indicatore di risultato Descrizione/Modalità di costruzione In rapporto ai lavoratori Mantenimento dei posti di lavoro % individui non licenziati dopo 6/12 mesi fra gli ex allievi, di cui: -% di donne -% di lavoratori sottoqualificati o sottoistruiti -% di lavoratori anziani o a rischio di esclusione -% di lavoratori con contratti atipici Cambiamento nelle posizioni di lavoro % individui che hanno migliorato la propria posizione di lavoro dopo 6/12 mesi fra gli ex allievi Aumento delle qualificazioni % individui che hanno acquisito nuove qualifiche professionali (certificate o no) dopo 6/12 mesi fra gli ex allievi

33 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Indicatore di risultato Descrizione/Modalità di costruzione In rapporto ai lavoratori Conversione delle qualificazioni % individui che hanno convertito la propria posizione professionale dopo 6/12 mesi fra gli ex allievi Applicazione delle competenze % individui che hanno applicato nel proprio lavoro le competenze organizzative e/o tecnologiche acquisite con la formazione dopo 6/12 mesi Creazione d'impresa % individui che hanno avviato un'attività autonoma dopo 6/12 mesi fra gli ex allievi

34 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Indicatore di risultato Descrizione/Modalità di costruzione In rapporto alle imprese Innovazione organizzativa % imprese coinvolte in interventi formativi che hanno introdotto innovazioni organizzative (piani, tempi, orari, flessibilità contrattuale e di rapporti di lavoro, piani stabili di sviluppo formativo e analisi fabbisogni), di cui % di PMI Innovazione tecnologica % imprese che hanno introdotto innovazioni tecnologiche Innovazione di prodotto/processo % imprese che hanno introdotto nuovi metodi di produzione o nuove linee di prodotto Miglioramento del capitale umano % dipendenti di imprese coinvolte in formazione che hanno aumentato il livello di competenze/qualifiche professionali

35 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it In conclusione… Fattori di successo delle politiche pubbliche: diffusione di una cultura della formazione nel sistema produttivo, crescita propensione, nascita dimensione formativa e assunzione di un ruolo. benefici per le imprese, che hanno potuto accrescere la propria comnpetitività, e per i lavoratori per i quali si è rafforzata la loro occupabilità. Crescita dell’offerta

36 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Limiti strutturali Le politiche non tengono conto delle tipicità organizzative del lavoro delle PMI scarsità di risorse umane e materiali difficoltà a conciliare i tempi di produzione con i tempi della formazione Rigidità gestionale

37 formazione continua: dalla pianificazione al controllo fse C1 - azioni di sistema FSE C 1 - AZIONI DI SISTEMA r.angotti@isfol.it Questioni aperte Modello di programmazione e valutazione del quadro logico La ricostruzione della realizzazione degli interventi formativi diventa inefficace in caso di bassa durata concentrazione degli interventi a favore delle categorie professionali forti come rilevare, a fini valutativi, le forme di apprendimento meno strutturate e gli interventi consulenziali di tipo organizzativo per le piccole imprese. Il ridisegno degli strumenti di intervento della formazione continua in atto (integrazione politiche e definizione target d'utenza) dovrebbe comportare un ridisegno dei sistemi di monitoraggio


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