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Dipartimento Ed. Permanente
Presentano
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Il Museo della cultura materiale
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Le edicole votive L’uso di edificare cappelle sacre in onore delle divinità è largamente attestato nelle società arcaiche. Sappiamo già che gli antichi Greci onoravano con culti particolari le divinità protettrici delle strade e dei viaggi:erme di pietre presiedevano infatti ai bivi e ai crocicchi,luoghi carichi di virtuali pericoli, temuti proprio perchè ambivalenti e dunque da proteggere. Presso i Romani ritroviamo il larario con cui si intende comunemente il posto riservato nella casa al culto domestico e che può considerarsi il diretto antecedente dell’edicola. Il larario poteva infatti avere forma di altare o di aedicula vera e propria. La parte più importante del larario era costituita senza dubbio dal sacro dipinto, in sostituzione o in aggiunta ad esso si trovava anche la
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Suppellettile sacra,costituita da statuette ed offerte votive
Suppellettile sacra,costituita da statuette ed offerte votive. Presso i Romani il larario era presente anche nelle case di campagna,ma in seguito penetrò nelle città , dove, agli incroci delle vie sorsero dei piccoli templi. L’Alto Medioevo eredita l’uso delle edicole sia in contesti urbani che rurali:nicchie scavate all’interno del tronco dell’albero e veri e propri tempietti i muratura sorgono per la diffusione del culto e la protezione del territorio. In Sicilia nei secoli XVII e XVIII,cominciano a diffondersi piccole nicchie o altari dove custodire le immagini sacre. L’occasione è spesso data da un voto e dunque da una grazia ricevuta che determina,sotto forma di ringraziamento , la fondazione dell’edicola. Questa richiama attorno a sé tutta l’unità di vicinato che risiede in quella porzione di territorio.
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Le edicole votive a Ficarazzi
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