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PRINCIPALI NOZIONI PER INTERVENTI DI RIPARAZIONE SULLE STUFE A PELLET

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Presentazione sul tema: "PRINCIPALI NOZIONI PER INTERVENTI DI RIPARAZIONE SULLE STUFE A PELLET"— Transcript della presentazione:

1 PRINCIPALI NOZIONI PER INTERVENTI DI RIPARAZIONE SULLE STUFE A PELLET

2 PREMESSA MOLTO FREQUENTEMENTE LE PROBLEMATICHE DI MALFUNZIONAMENTO DELLA STUFA SONO DOVUTE A FATTORI ESTERNI QUALI: ISTALLAZIONE NON IDONEA (IMPIANTO SCARICO FUMI-LUOGO INSTALLAZIONEPRESA D’ARIA COMBURENTE) MANCANZA DI PULIZIA E MANUTENZIONE ORDINARIA TIPO DI PELLET (SCARSA QUALITA’) PERTANTO QUANDO SI INTERVENIE SULLA STUFA ANALIZZARE BENE SE CI POSSONO ESSERE DEI FATTORI CHE IMPEDISCONO APPUNTO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA STESSA SPIEGANDO CIO’ ALL’UTENTE FINALE!

3 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
Il pellet non scende nel crogiolo (prima accensione): Se ciò avviene durante la prima accensione è possibile che la coclea (inizialmente vuota) non sia riuscita a caricarsi completamente per poter far scendere il pellet nel crogiolo. Per questo, solo nella prima accensione, è consigliato aggiungere una piccola quantità di pellet nel crogiolo prima di avviare la stufa. La stufa non si accende (il ventilatore fumi non si avvia e il display non indica nulla): controllare il collegamento alla rete elettrica verificare il collegamento della scheda elettronica con la rete elettrica provare a sostituire la scheda elettronica ed accertarsi quindi del non funzionamento della stessa Il display non si accende (il visualizzatore a 8 segmenti e i led luminosi non danno nessuna indicazione): verificare il collegamento display – scheda elettronica verificare il corretto funzionamento del display sostituendolo con un altro provare a sostituire la scheda elettronica ed accertare quindi il non funzionamento della stessa La stufa si accende o si spegne da sola senza presentare alcun tipo di allarme: controllare che non sia attiva la programmazione automatica (led acceso sul display); in questo caso provvedere a togliere la programmazione spiegando eventualmente al cliente come attivarla e disattivarla; procedere, se non fosse ancora stato fatto, alla sistemazione dell’ora e del giorno

4 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
L’ora del display non rimane memorizzata se viene a mancare la corrente: sostituire la batteria al litio dal modulo orologio La stufa si accende, il pellet scende ma non si incendia: se si dovesse presentare questo problema controllare la corretta sistemazione del crogiolo: (verificare inoltre che il foro in corrispondenza della resistenza sia di dimensioni corrette) verificare il cablaggio e il funzionamento regolare della resistenza (il pellet in fase di accensione deve fare del fumo per poi accendersi (alla temperatura di 250°C circa) nel giro di alcuni minuti) La stufa non scalda, la fiamma è sempre allo stesso livello: La stufa funziona sempre al minimo (ECO). Controllare che la sonda temperatura ambiente sia correttamente installata e non risenta eccessivamente del calore emanato dai lamierati circostanti; se cosi fosse potrebbe dare una lettura della temperatura ambiente fortemente influenzata dal calore della stufa; eventualmente posizionare la sonda in modo che possa dare una lettura corretta della temperatura ambiente La stufa funziona sempre al minimo (ECO). Controllare la temperatura di funzionamento pre-impostata sul display (se il set di temperatura è inferiore alla temperatura ambiente, ovviamente non si potrà regolare il livello di potenza poiché la stufa non supererà il livello 1 avendo già raggiunto la temperatura richiesta in questo caso la stufa si trova nello stato di ECO)  alzare quindi il set di temperatura La stufa funziona sempre alla potenza pre-impostata. Verificare la disposizione della stufa nella stanza (che non si trovi vicino a delle scale provenienti da stanze interrate, che non sia vicino a finestrature particolarmente grandi, che non si trovi in stanze molto grandi o con soffitti molto alti) . In questo caso non si riesce a raggiungere il set di temperatura, poichè le caratteristiche dell’ambiente sono sfavorevoli.

5 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
COMPARE L’ALLARME “ALAr Acc” SE IL PELLET HA RIEMPITO IL CROGIOLO MA NON SI E’ INCENDIATO: e la resistenza non si accende:controllare collegamento resistenza-scheda controllare che la resistenza non sia guasta controllare che la scheda elettronica non sia guasta se la resistenza funziona ma il pellet non si incendia o tarda ad incendiarsi: verificare che la sonda fumi sia collegata correttamente verificare posizione crogiolo verificare foro resistenza sul crogiolo (dimensioni) verificare posizione resistenza verificare che il crogiolo non sia intasato verificare che i fori passaggio fumi dietro la parete in ghisa non siano ostruiti

6 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
Durante il funzionamento compare l’allarme “ALAr FirE” (la sonda temperatura fumi ci avvisa che la temperatura della caldaia non è a regime / non è regolare o è al di sotto della soglia impostata su pr13): Nel caso in cui il pellet scende regolarmente: verificare che la sonda fumi controlli regolarmente la temperatura (la temperatura fumi, deve raggiungere i 43° per considerare la stufa accesa). Se cosi non fosse sarà bene controllare il montaggio della sonda temperatura fumi affinché sia ben isolata e non venga raffreddata dall’aria esterna alla tubazione di uscita fumi verificare che la sonda fumi non sia guasta sostituendola con un’ altra. In questo caso comunque compare anche l‘ allarme “ALAr Sond” che ci indica il guasto della sonda. Verificare in ultima analisi che la scheda non sia guasta Nel caso in cui non stia piu’ scendendo il pellet: Verificare che il serbatoio non sia vuoto o che non ci sia un corpo estraneo che impedisce alla coclea di far cadere il pellet nel crogiolo Verificare che non si sia guastato il motoriduttore coclea

7 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
La stufa durante il funzionamento entra in allarme con l’indicazione “ALAr FilE Sic” (le termocoppie con termostati, tarati a 80° per il serbatoio pellet, e 180° per la caldaia, hanno rilevato una temperatura tale da far scattare l’ interruttore di riarmo): Procedere (a stufa spenta) al riarmo dell’interruttore della termocoppia , posizionato sul retro in basso a sinistra. Si deve procedere togliendo il cappuccio in plastica e premendo il pulsantino fino al riarmo del termostato, circa 5-6 secondi; si sente un leggerissimo rumore metallico provenire dal termostato) Se a intervenire è il termostato a 180°, controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna fumaria e che il fumo possa uscire liberamente dal condotto di scarico (chiedere al privato informazioni sulla canna fumaria in merito alla conformazione della stessa e all’ultima pulizia eseguita – verificare che sia realizzata a norma e non presenti ostruzioni fisiche) Se a intervenire è il termostato a 80°, accertarsi che il pellet non abbia intasato il condotto di discesa incendiandosi all’interno del tubo stesso; in questo caso verificare i parametri di funzionamento della scheda elettronica Se i parametri sono corretti sarà indispensabile verificare la corretta sigillatura della caldaia con ghise e/o lamierati. L’aspirazione incorretta di aria dall’esterno può far rallentare il processo di combustione e quindi può generare un accumulo di pellet sul crogiolo che può addirittura risalire il condotto di discesa Se la stufa dovesse rientrare in allarme accertarsi del corretto funzionamento della termocoppia che provoca l’ intervento dell’ interruttore procedendo alla sostituzione. Accertarsi del corretto funzionamento del ventilatore dello scambiatore (se spento e non funzionante può far innalzare notevolmente la temperatura della caldaia portandola in allarme) (Tuttavia il problema descritto può essere dovuto ad un surriscaldamento eccessivo dovuto a diverse ore di funzionamento intenso, livello potenza 5.)

8 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
La stufa va in allarme con la scritta “ALAR FaiL dEP” (il pressostato ha rilevato un problema allo scarico o alla aspirazione): controllare la corretta chiusura della porta focolare e del cassetto cenere controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna fumaria e che il fumo possa uscire liberamente dal condotto di scarico (chiedere al privato informazioni sulla canna fumaria in merito alla conformazione della stessa e all’ultima pulizia eseguita – verificare che sia realizzata a norma e non presenti ostruzioni fisiche) verificare l’efficienza della siliconatura della facciata in ghisa o lamiera. Ovvero a stufa accesa avvicinarsi alla facciata con un cerino acceso, spegnerlo nelle vicinanze della porta e controllare che il fumo non venga aspirato all’interno della camera di combustione in nessun punto. Se ciò dovesse accadere bisognerà provvedere a una nuova sigillatura della camera di combustione con del silicone termoresistente. Verificare che il tubicino che collega il pressostato al ventilatore non sia staccato od ostruito oppure che non faccia piu’ tenuta. Verificare che il pressostato non sia guasto. Verificare che non ci siano ostruzioni dovute a mancanza di pulizia nel condotto uscita fumi (ovvero dal focolare verso il ventilatore fumi)

9 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
Compare l’allarme “ALAr hot Temp” durante il normale funzionamento della stufa (ci indica che vi è una sovra-temperatura in caldaia – la temperatura fumi ha superato i 280°) Verificare che il ventilatore scambiatore aria funzioni Verificare che la stufa non abbia funzionato per troppe ore a massima potenza con il ventilatore scambiatore aria regolato manualmente al minimo (1) In questi casi comunque dovrebbe essere intervenuto il termostato di sicurezza (180°), tranne che logicamente non si sia guastato Compare l’allarme “ALAr Sond” Verificare innanzi tutto il collegamento sulla scheda elettronica Verificare che effettivamente non sia guasta

10 NOZIONI PER INTERVENTI SULLA STUFA
La stufa dopo qualche ora di funzionamento tende a riempire il crogiolo di pellet: Controllare i parametri di configurazione della scheda elettronica Controllare con cura che non ci siano ostruzioni nella canna fumaria e che il fumo possa uscire liberamente dal condotto di scarico (chiedere al privato informazioni sulla canna fumaria in merito alla conformazione della stessa e all’ultima pulizia eseguita – verificare che sia realizzata a norma e non presenti ostruzioni fisiche) verificare l’efficienza della siliconatura della facciata in ghisa o lamiera. Ovvero a stufa accesa avvicinarsi alla facciata con un cerino acceso, spegnerlo nelle vicinanze della porta e controllare che il fumo non venga aspirato all’interno della camera di combustione in nessun punto. Se ciò dovesse accadere bisognerà provvedere a una nuova sigillatura della camera di combustione con del silicone termo-resistente. Verificare il tipo di pellet utilizzato osservando attentamente il tipo di cenere che produce; se quest’ultima tende a essere molto sabbiosa o i pellet non vengono bruciati totalmente sarà necessario cambiare tipo di pellet. Verificare che non ci siano ostruzioni dovute a mancanza di pulizia nel condotto uscita fumi (ovvero dal focolare verso il ventilatore fumi)

11 PROBLEMATICHE RELATIVE A CATTIVA COMBUSTIONE (pellet che brucia male e si accumula)
Poiché la stufa funziona con una leggera depressione e con un determinato rapporto stechiometrico di combustione, se quest’ultimo dovesse variare per qualsiasi motivo perderemmo tutto il vantaggio della combustione ad alta efficienza. DIVERSI POSSONO ESSERE I MOTIVI PER CUI SI HA UNA CATTIVA COMBUSTIONE, AD ESEMPIO: Impianto di scarico fumi non idoneo: percorso fumi troppo lungo eccessivi tratti orizzontali eccessive curve mancanza di adeguato isolamento della canna fumaria Mancanza di sufficiente aria primaria Infiltrazioni d’aria in camera di combustione: Portine chiuse male Guarnizioni porte usurate che non garantiscono la tenuta Sigillature (siliconature) inefficienti

12 Qualità del PELLET Scarico FUMI Adduzione di ARIA COMBURENTE
FATTORI CHE DETERMINANO LA COMBUSTIONE OTIMALE Qualità del PELLET Tipologia essenze e peso specifico Umidità dimensioni Scarico FUMI tipologia : in canna fumaria e/o a parete percorso : lunghezza , esterno/interno , raccordo a Tee terminale antivento : posizione e tipologia Adduzione di ARIA COMBURENTE esterna convogliata con tubazione pulizia del braciere pulizia della collettore fumi “FORI “ Pulizia della canna fumaria guarnizioni della portina non a tenuta MANUTENZIONE

13 AVVERTENZE REGOLAZIONE PARAMETRI
Il raccordo di scarico dei fumi NON DEVE ESSERE collegato : ad una canna fumaria utilizzata da altri generatori (caldaie,stufe, caminetti , ecc) a sistemi di estrazione d’aria ( cappe , sfiati , ecc ) anche se “intubato” NB E’ VIETATO IL COLLEGAMENTO RACCORDI DOTATI DI REGISTRO FUMI O IN GENERALE A DISPOSITIVI DI REGOLAZIONE DEL TIRAGGIO

14 REGOLAZIONE PARAMETRI
Normalmente , con percorso di scarico fumi superiore a 5 metri potrebbe essere necessaria la variazione di alcuni parametri di funzionamento per adattare la stufa a : Caratteristiche della canna fumaria tradizionale Percorso di scarico fumi ( curve , percorsi orizzontali , ecc ) Posizione, tipologia del terminale esterno antivento e antipioggia Caratteristiche del pellet intese come qualità,umidità,densità specifica , quantità di polverino

15 REGOLAZIONE PARAMETRI
Prima di modificare la programmazione è necessario effettuare le verifiche sotto indicate q   Tenuta guarnizioni delle portine ( vetro e raccolta cenere) q   Corretta posizione del braciere ( appoggio/inserimento e guarnizione ) q   Corretta posizione della parete di fondo q   Stato di manutenzione del prodotto


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