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Ciclo di seminari (2 cfu)
Introduzione alla storia e alla cultura dell’islam Ciclo di seminari (2 cfu) Prof.a Patrizia Manduchi- Dott.a Alessandra Marchi a.a
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Nozioni introduttive e metodologiche
La terminologia La geografia umana e sociale Le articolazioni interne Cenni storici La fotografia del presente
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Cosa vuol dire islām Islam in arabo vuol dire sottomissione volontaria all’unico Dio (la parola deriva dalla stessa radice sa-la-ma della parola salām, pace). Dio in arabo si dice Allāh. Il termine musulmano (muslim/pl. muslimūn) identifica “coloro che si sottomettono” a Dio. Il dogma fondamentale della religione islamica è l’unicità di Dio, il tawhīd. 3
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L’islam È l’ultima, in ordine cronologico, delle tre grandi religioni monoteistiche (VII secolo). È innanzitutto una religione*, ma anche un sistema politico e culturale, una forma di organizzazione della società, in altre parole una civiltà. È una fede religiosa, ma anche un segno di identità personale e collettiva. Islam oggi viene comunemente associato ad una ideologia politica, definibile più correttamente islamismo. *Una religione non è solo un insieme di dogmi, ma è anche il modo con cui gli individui, singolarmente o più spesso uniti da comuni intenti, contribuiscono al processo storico di sviluppo di una cultura. 4
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A questa religione/cultura afferisce circa un miliardo e seicento milioni di persone, diffuse in quasi tutti i Paesi del mondo (l’Islam è religione predominante della popolazione in 49 Stati). I primi Paesi per numero di fedeli musulmani sono l’Indonesia (209 milioni) e l’India (176 milioni). Il mondo musulmano ha il tasso di crescita più alto (1,5% contro lo 0,7% della media nel resto del mondo).
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Le religioni nel mondo 2 miliardi e 100 milioni di cristiani, 1 miliardo e mezzo di musulmani. 6
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Il mondo musulmano e le sue grandi aree geoculturali:
Le aree del mondo musulmano: Arabia Saudita e Vicino Oriente, Egitto e Maghreb, Africa subsahariana, Turchia, Balcani, Iran, Asia centrale, Area indo-pakistana, Estremo Oriente. Il mondo musulmano e le sue grandi aree geoculturali: Maghreb e Mashreq; Vicino e Medioriente; Africa sub-sahariana, Turchia, Balcani; Asia centrale; area indo-pakistana; Estremo Oriente. 7
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Paesi con il maggior numero di musulmani (fonte Pew Research Center, 2012)
Indonesia (87,2%) India (14,4%) Pakistan (96,4%) Bangladesh (89,8%) Nigeria (48,8%) Egitto (94,9%) Iran (99,5%) Turchia (98,0%) Algeria (97,9%) Marocco (99,9%) Cina ( 1,6%) Pew Research Center; 8
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La umma e la dār al-islām
La comunità musulmana è definita da un vincolo di lealtà transnazionale e interculturale, una comunità unica di fedeli, nonostante un forte pluralismo di lingue, etnie, interpretazioni e usanze. Questa comunità è la umma, la “matria” per tutti i musulmani (umm in arabo vuol dire madre). Essa si è costituita fra i secoli VII e XIII, l’epoca considerata il periodo classico della storia dell’Islam. Oggi essa è suddivisa in decine di Stati e di comunità minoritarie in Stati non musulmani, oltre che in diverse confessioni (Sunniti, Sciiti*). * seguaci di ‘Ali, cugino e genero del Profeta, per il quale essi rivendicano la legittimità del califfato subito dopo Muhammad. Oggi le comunità sciite più rilevanti (in totale 10% dei musulmani) sono in Iran e in Iraq, in Oman, in Libano, in Yemen, in Bahrein. 10
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Per dār al-islām si intende la totalità dei territori in cui l’Islam si è espanso sia militarmente che con altre modalità (commerci, propaganda religiosa etc.) e in cui l’Islam è predominante (ovverosia dove la sharī‘a, la legge islamica derivata dal Corano, la parola di Dio, è alla base della legislazione e della vita dei fedeli). La ricostituzione della umma unitaria delle origini (Califfato) e quindi la conquista dei territori della dār al-islām dell’epoca dell’apogeo dell’Islam (secc. IX-XV), è l’obiettivo politico del fondamentalismo islamico, corrente ideologica sviluppatasi nel XX secolo.
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La ka’ba alla Mecca, il santuario più sacro per l’Islam
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Moschea di Medina
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Moschea degli Omayyadi, Damasco
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Moschea di Muhammad ‘Ali, Cairo
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Moschea Sultan Ahmet Camii
(moschea blu), Istanbul
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Moschea dell’imam ‘Ali,
Najaf, Iraq
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Moschea di Jenne, Mali
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Islam plurale Circa trecento gruppi etnici e/o linguistici sono completamente o in buona parte musulmani. L’arabo (la lingua della Rivelazione) è parlato da circa 350 milioni di persone, ma non è l’unica lingua del m.m. Le lingue più diffuse sono le lingue indoeuropee come il persiano, l’urdu, le lingue turche e turco-tartare. Il mondo arabo va dal Marocco all’Iraq incluso. Dall’Iran verso est e nel resto del m.m. le etnie, le lingue e le culture si differenziano, anche se la lingua araba rimane la lingua della pratica religiosa. Arabo, dunque, non vuol dire musulmano né musulmano vuol dire arabo. 19
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Il mondo arabo
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Dīn-dunya-dawla (religione, mondo, Stato)
L’Islam nasce con la rivelazione al profeta Muhammad* di un messaggio da diffondere all’umanità: la parola di Dio (Allāh) diventerà il Corano, al Qur’ān, la Recitazione. Muhammad è l’unico fondatore di una religione che ha contribuito personalmente (e militarmente) alla sua espansione vittoriosa. Da ciò deriva la commistione fra sfera religioso-spirituale (la parola di Dio) e sfera temporale (giuridica) che caratterizza la cultura-religione islamica. *Muhammad è una figura storica (si trovano cenni alla sua figura in testi armeni, greci, bizantini del VII secolo, nonché in fonti arabe risalenti al 680 circa).
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Le grandi epoche della storia islamica
Il profeta Muhammad ( ) I califfi benguidati/rashidūn ( ) I califfi omayyadi a Damasco ( ) I califfi abbasidi a Baghdad ( ) L’epoca postabbaside: diffusione di dinastie locali L’epoca selgiuchide (XI-XIII secolo) L’epoca mongola ( ) Silverstein cap. 1 22
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Dai grandi imperi all’epoca contemporanea
I grandi imperi sovranazionali: Ottomani ( ) - Mediterraneo Safavidi ( ) - Persia Moghul ( ) - subcontinente indiano L’epoca delle conquiste coloniali (dallo sbarco di Napoleone ad Alessandria d’Egitto nel 1798 alla seconda metà del XX secolo). Le indipendenze e la creazione degli Stati nazionali.
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Islam plurale non solo geograficamente, ma anche perché è:
“una concezione della vita, del mondo, della società, della natura, dell’uomo e di Dio, olistica e onnicomprensiva” (M. Campanini, Il pensiero islamico contemporaneo, 2005). Le differenziazioni interne dunque sono molto marcate e non si può parlare di un unico Islam. Olistica: corpo e mente sono tutt’uno (Aristotele) 24
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Cfr. il survey sul mondo musulmano del Pew Research Center all’indirizzo:
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