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“i grandi attrezzi dell’ Educazione Fisica”
Docente: prof. A. Franchi IPSSAR “Matteotti” – Pisa Dipartimento di Educazione Fisica
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Definizioni Grandi Attrezzi: sono quegli attrezzi che per il loro utilizzo vengono fissati a strutture oppure che non prevedono lo spostamento nella fase di esecuzione degli esercizi propri (es. spalliera, quadro svedese, scala orizzontale, parallele, scala curva, materassi, trave, macchine per il potenziamento muscolare etc….). Piccoli Attrezzi: sono quegli attrezzi che nell’esecuzione degli esercizi propri prevedono lo spostamento degli stessi (es. funicella, bastone, bilanciere, manubri etc…).
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Spalliera Definizione: grande attrezzo dell’ Educazione Fisica;
Caratteristiche: inventata dallo scienziato svedese Ling agli inizi del 1900, generalmente costruita in legno di faggio, ad una o più campate, formata da due montanti e da gradi di cui quello più in alto sporgente verso l’esterno (tra i gradi ci sono 12cm di distanza); Esercizio principale: sospensione dorsale; Effetto motorio: scarico della colonna vertebrale, mobilizzazione dell’articolazione scapolo-omerale, allungamento dei muscoli grande pettorale, grande dorsale e grande rotondo, potenziamento della catena flessoria dell’arto superiore (flessori delle dita, dell’avambraccio e del braccio) –coordinazione arti superiori, inferiori in particolar modo durante la fase di “atterraggio”-; Esercizi complementari: traslocazione frontale, dorsale e girata, trazioni, potenziamento addominali, esercizi di mobilizzazione e allungamento ( l’ attrezzo in questo caso è usato come appoggio); Norme di sicurezza:uso di tappeti alla base, presenza dell’insegnante accanto all’allievo per prevenire le cadute accidentali.
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Scala orizzontale Definizione: grande attrezzo dell’ Educazione Fisica; Caratteristiche: costituito da due montanti e gradi; Esercizio principale: traslocazione – con impugnature varie: direttamente sui gradi o sui montanti-; Effetto motorio: sviluppo della forza muscolare nell’arto superiore, come nel caso della spalliera, l’impugnatura deve essere ottimale –catena flessoria- ; Esercizi complementari:oscillazioni (scarico della c.v.) cammino al di sopra dell’attrezzo (equilibrio) oppure esercizi di potenziamento (addominali, trazioni etc); Norme di sicurezza: uso di tappeti alla base, presenza dell’insegnante accanto all’allievo per prevenire le cadute accidentali.
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Asse di equilibrio Definizione: grande attrezzo dell’ Educazione Fisica; Caratteristiche asse in legno e 3 supporti –mobili-; Esercizio principale traslocazioni avanti; Effetto motorio (capacità peculiare): sviluppo dell’equilibrio - chiaramente coordinazione oculo-podalica soprattutto nella fase della coordinazione grezza (I fase dell’apprendimento motorio)-. Con la ripetizione il gesto diventa automatico e la cosa fondamentale è volgere lo sguardo in direzione della fine dell’attrezzo stesso; Esercizi complementari: traslocazioni indietro, laterali, ad occhi chiusi –per eliminare chiaramente un potente analizzatore che ci informa dello spazio in cui stiamo operando-; I supporti che sorreggono l’asse essendo mobili possono essere quindi tolti per modificare l’esecuzione di un esercizio di semplice traslocazione: Discesa, si toglie il supporto ultimo in direzione del senso della traslocazione; Salita, si toglie il primo supporto in direzione del senso della traslocazione; Mobile destabilizzante, si toglie il supporto centrale; Oscillante, si mantiene il supporto centrale. Norme di sicurezza: uso di tappeti alla base, presenza dell’insegnante accanto all’allievo per prevenire le cadute accidentali, sensibilizzazione verso l’allievo per i traumi al capo e al collo a seguito di sbilanciamento e caduta;
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Scala di corda Definizione: grande attrezzo dell’ Educazione Fisica;
Caratteristiche: costituita da due supporti in corda e da gradi in legno. Estremamente mobile (il soggetto deve mantenere una posizione corretta in tutta l’esecuzione dell’esercizio, per evitare eccessive oscillazioni dell’attrezzo compromettendo la riuscita dell’esercizio stesso); Esercizio principale traslocazioni verticali con il soggetto posto lateralmente e non frontalmente all’attrezzo stesso –tecnica: le mani devono essere poste centralmente al grado e i piedi appoggiati in extrarotazione. Tale posizione deve essere mantenuta sia durante la salita che nella discesa dall’attrezzo-; Effetto motorio: sviluppo coordinazione arti superiori arti inferiori ma anche dell’equilibrio, potenziamento arti superiori ed inferiori. In particolare per quanto concerne la muscolatura di braccio, avambraccio e mano potenziamento della catena flessoria, per mantenere salda l’impugnatura al grado; Esercizi complementari: l’attrezzo essendo mobile non presenta una grande varietà di esercizi complementari, come può essere invece il caso della spalliera. Chiaramente possono essere svolte oscillazioni sempre in funzione del principio di scarico della colonna vertebrale, salita con l’ uso esclusivamente degli arti superiori (potenziamento della catena flessoria); Norme di sicurezza:uso di tappeti alla base, presenza dell’insegnante accanto all’allievo per prevenire le cadute accidentali.
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Scala curva Definizione: grande attrezzo dell’Educazione Fisica;
Caratteristiche: 2 montanti, un supporto centrale, gradi esterni ed interni; Esercizio principale: sospensione dorsale; Effetto motorio scarico della colonna vertebrale, mobilizzazione dell’articolazione scapolo-omerale, allungamento dei muscoli grande pettorale, grande dorsale e grande rotondo, potenziamento della catena flessoria dell’arto superiore (flessori delle dita, dell’avambraccio e del braccio); Esercizi complementari: traslocazioni e scivolamento frontale e dorsale, esercizi di potenziamento, per esempio della cintura addominale; Norme di sicurezza:uso di tappeti alla base, presenza dell’insegnante accanto all’allievo per prevenire le cadute accidentali.
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