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PubblicatoNerezza Castelli Modificato 9 anni fa
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Numerazione e routing dorsale rete nazionale AREZZO, 20 OTTOBRE 2007 IZ3HAD
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Indirizzamento Rete di classe B (172.16.0.0 – 172.31.255.255) IP assegnato al servizio, NON al radioamatore Autenticazione tramite Username/Password (fino al passaggio ai certificati digitali)
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Indirizzamento Ripartizione in Zone (0..9) con: 172.2x.y.z, dove “x” equivale alla zona. Quindi, ad esempio, zona 0 = 172.2 0.y.z zona 1 = 172.2 1.y.z... zona 9 = 172.2 9.y.z
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Indirizzamento Ulteriore suddivisione in “micro zone” Es. Zona 0: 172.20.0.0 – 172.20.79.255 Lazio + I. Lazio 172.20.80.0 – 172.20.159.255 Sardegna + I. S. 172.20.160.0 – 172.20.239.255Umbria 172.20.240.0 – 172.20.255.255Scopi futuri
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Indirizzamento Per ogni micro-zona, la rete “0” è riservata ai collegamenti delle dorsali con netmask a 30 bit (255.255.255.252) Per ogni micro-zona, una parte (35) delle reti rimanenti è riservata al “dominio” dell’AP, l’altra parte (35) ai client PPPoE. La restante parte è adibita ad utilizzi futuri
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Indirizzamento Es.: Lazio e isole: 172.20.0.0 – 172.20.79.255 172.20.0.0 – 172.20.0.255riservato alle dorsali 172.20.1.0 – 172.20.35.255riservato dominio AP 172.20.36.0 – 172.20.71.255riservato PPPoE 172.20.72.0 – 172.20.79.255riservato usi futuri
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Indirizzamento Es.:
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Routing Il routing delle interfacce permette migliori prestazioni… …ma genera una grande quantità di rotte da gestire… ….come fare? Utilizzo di protocolli di routing dinamici: OSPF
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FINE Sul sito CISAR verranno resi disponibili maggiori dettagli, con relativi esempi di configurazione
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