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POLMONITI BRONCOPOLMONITI
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Definizione Si intende per polmonite, un processo infiammatorio che interessa il parenchima polmonare e/o l’interstizio e che spesso coinvolge le terminazioni bronchiali più fini.
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Epidemiologia Colpisce circa 4-5 individui/1000 abitanti all’anno con una mortalita’ globale del 10-14% elevata morbilità Negli USA sono responsabili di un sesto di tutti i decessi Nonostante le migliorate condizioni igienico sanitarie e la disponibilità di chemioterapici antiinfettivi sempre più efficaci il numero di casi è invariato rispetto al passato a causa dell’aumento di pz immunocompromessi a vario titolo
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Patogenesi Sistemi di difesa: -flora batterica normale
-mucosa, barriera meccanica -trasporto mucociliare -IgA secretorie -interferone -riflesso della tosse -macrofagi alveolari
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Patogenesi Vie di diffusione:
inalazione(dall’ambiente o da altri individui) aspirazione microaspirazione estensione da altri focolai infettivi via ematica
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Fattori predisponenti:
-perdita del riflesso della tosse -alterazione dell’appa- rato muco-ciliare -interferenza con l’atti- vità battericida e fago- citaria dei macrofagi alveolari -congestione ed edema polmonare - accumulo di secrezioni
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Classificazione Eziologica
Batteriche a) Gram positivi -Streptococcus o Diplococcus pneumoniae -Streptococcus pyogenes -Staphylococcus aureus b) Gram negativi -Klebsiella pneumoniae -Proteus -E.coli -Enterobacter e Serratia -H.influenzae -Pseudomanas aeruginosa c) Anaerobi (bacteroides )
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Batteriche d) batteri emergenti
Gram negativi - Moraxella - Legionella pneumophila - Chlamydia b) altri microrganismi: - Mycoplasma pneumoniae - Ricketsie
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Protozoarie Pneumocystis carinii Virali a) virus respiratori -V. influenzali - Adenovirus - V. respiratorio sinciziale - V. parainfluenzali b) virus sistemici - Cytomegalovirus - V. di Epstein Barr - V. del morbillo - V.della varicella e dell’Herpes zoster - Coronavirus (Sars)
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Micotiche -Aspergillus -Candida -Cryptococcus -Istoplasma -Coccidioides -Actinomyces -Nocardia
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possono essere batteriche o virali Condizioni predisponenti
Polmoniti comunitarie si verificano in persone che non sono ospedalizzate o residenti in strutture di lungo-degenza da almeno 14 giorni dall’inizio dei sintomi possono essere batteriche o virali Condizioni predisponenti - età molto avanzata - patologie croniche (insuff cardiaca, BPCO, daibete) - immunodeficienze
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Eziologia polmoniti comunità
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Polmoniti nosocomiali
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Classificazione A seconda della durata si distinguono in:
-acuta ( per es. pneumococcica) -cronica (per es. tubercolare) Le polmoniti vengono inoltre distinte in: -endoalveolari + freq. -interstiziali (in genere virali)
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Il termine “atipica” sottolinea una mancanza di un essudato alveolare ma la dizione più esatta è quella di polmonite interstiziale
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Polmonite lobare nota anche come franca, genuina, crupale, fibrinosa o ciclica; è caratterizzata da una flogosi essudativa endoalveolare ricca di fibrina e ad estensione di regola lobare. Preferiti sono il polmone dx, ed i lobi inferiori. L’agente eziologico abituale è il Diplococcus pneumoniae. Patogenesi: iperergica Soggetti giovani
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Evoluzione del processo
Stadio dell’ingorgo emorragico o congestione -breve durata -raramente osservabile al tavolo anatomico -il lobo colpito è aumentato di volume e di consistenza -il lobo appare di colorito rosso cupo -dalla superficie di taglio fuoriesce grande quantità di liquido siero ematico -istologicamente domina l’intensa dilatazione dei capillari alveolari -essudato intraalveolare con pochi neutrofili e numerosi batteri
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Stadio dell’epatizzazione rossa
-inizia in seconda giornata e dura 2-3 giorni -coagulazione dell’essudato endoalveolare con comparsa di un reticolo fibrinoso ricco in globuli rossi -lobo colpito è > di volume e consistenza con una compattezza simile a quella del fegato -alla superficie di taglio: colorito rosso scuro asciutto e granuloso
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Stadio dell’epatizzazione grigia
-l’acme coincide con il quinto giorno -l’essudazione fibrinosa e la migrazione leucocitaria toccano i valori massimi -la superficie di taglio è fortemente granulosa e di colorito grigiastro, asciutta -all’esame istologico gli alveoli appaiono distesi dall’essudato fibrinoso
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Stadio della risoluzione
-si verifica la fluidificazione dell’essudato ad opera dei fermenti proteolitici dei neutrofili -macroscopicamente il lobo polmonare si presenta di consistenza pastosa -dalla superficie di taglio fuoriesce un’abbondante liquame roseo-grigiastro -istologicamente col proseguire della lisi, la fibrina si trasforma in detriti granulari -l’eliminazione dell’essudato fluidificato avviene per via aerea, ematica e linfatica
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Evoluzione Clinica I stadio
Tosse produttiva con escreato mucopurulento talvota striato di sangue Febbre elevata Brividi violenti Dolore puntorio toracico per coinvolgimento pleurico Auscultazione rantoli crepitanti II e III stadio Persistenza dei sintomi Silenzio respiratorio IV stadio Tosse produttiva Cade febbre per crisi Rumori respiratori (crepitazio redux)
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Complicanze Distruzione e necrosi tissutale, con formazione di ascessi Diffusione dell’infezione alla cavità pleurica con reazione fibrino-suppurativa intrapleurica definita empiema Organizzazione dell’essudato Disseminazione batteriemica alle valvole cardiache, al pericardio, all’encefalo, ai reni, alla milza e alle articolazioni Carnificazione
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Broncopolmoniti
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Si intende, per broncopolmonite un’infiammazione
acuta, a focolai per lo più multipli, che interessa il parenchima di entrambi i polmoni specie i lobi inferiori Sono coinvolti i bronchi e gli alveoli Rappresenta spesso la patologia terminale di un’insufficienza cardiaca congestizia progressiva o di una disseminazione neoplastica
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Colpisce più frequentemente neonati perchè esiste una scarsa sensibilizzazione verso il pneumococco. Insorge di regola come complicanza nel corso della pertosse, del morbillo, della scarlattina, della difterite, della varicella e in bambini affetti da disturbi nutrizionali. E’ una malattia dell’età avanzata a causa della perdita della reattività allergica. Ha di solito carattere secondario, osservandosi come complicanza terminale, nel corso di gravi malattie tossi-infettive, di stati tossici, di malattie croniche debilitanti.
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Fattori predisponenti
-turbe circolatorie , specie l’ipostasi di lunga durata che, attraverso l’edema e la congestione dei polmoni, dà luogo a focolai broncopneumonici nelle zone declivi del polmone -difettosa ventilazione polmonare -aspirazione di materiale infettante -perfrigerazioni e inalazioni di polveri irritanti
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Agenti eziologici -Pneumococco -Stafilococchi -H. influentiae -Mycoplasma -Clamidiae -Legionella -Pseudomonas aeruginosa
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Reperto macroscopico -affezione bilaterale
-le aree di addensamento polmonare appaiono sulla superficie di sezione come focolai di numero e grandezza diversi, leggermente prominenti, a contorni sfumati e presentano un colorito variabile dal rosso scuro al roseo-grigiastro
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-broncopolmonite a focolai disseminati che appaiono circoscritti e separati da tratti di parenchima aerato, intensamente congestizio ed edematoso -broncopolmonite a focolai confluenti; -broncopolmonite pseudolobulare quando questi occupano buona parte del lobo.
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Istologicamente caratteristiche sono la scarsezza della fibrina e l’estrema variabilità morfologica dell’essudato endoalveolare I focolai sono presenti in varia fase di evoluzione
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Complicanze Ascessi Empiema pleurico Gangrena Batteriemia sistemica
Carnificazione
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