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I materiali della Terra solida
Alfonso Bosellini I materiali della Terra solida
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Capitolo 8 La Terra deformata: faglie, pieghe, orogenesi
Lezione 21 Orogenesi
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la fase litogenetica in cui si generano le rocce;
8.10 Formazione ed evoluzione delle montagne Il processo di formazione dei rilievi montuosi, e del paesaggio, può essere suddiviso in tre fasi principali, in larga parte indipendenti: la fase litogenetica in cui si generano le rocce; la fase orogentica in cui le rocce sono sollevate a formare le montagne; la fase morfogentica in cui l’erosione modella il paesaggio.
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8.10 Formazione ed evoluzione delle montagne
Le montagne sono costituite da rocce formatesi milioni di anni fa, spesso accumulandosi sotto forma di sedimenti sul fondo di mari ora scomparsi oppure, come il granito, consolidatesi nel sottosuolo, a diversi kilometri di profondità. Fase litogenetica
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8.10 Formazione ed evoluzione delle montagne
Oggi le rocce stratificate, formatesi sul fondo del mare, formano montagne che si elevano per migliaia di metri. Il lento processo di sollevamento e del piegamento delle rocce è chiamato orogenesi ed è il risultato di eventi geologici a scala molto grande. Fase orogenetica
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8.10 Formazione ed evoluzione delle montagne
Il paesaggio che ammiriamo oggi, non è il risultato del solo sollevamento, ma anche dell’erosione e dello smantellamento che, negli ultimi due o tre milioni di anni, hanno intaccato l’originaria continuità degli strati rocciosi. Fase morfogenetica
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Ai limiti delle placche possono verificarsi
8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose Secondo la teoria della tettonica delle placche le catene montuose sono connesse con la convergenza delle placche. Ai limiti delle placche possono verificarsi tre differenti processi orogenetici: orogenesi da collisione; orogenesi da attivazione; orogenesi per accrescimento crostale.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
L’orogenesi da collisione avviene quando due blocchi continentali, trasportati passivamente dalle rispettive placche, arrivano a fronteggiarsi e a «scontrarsi», in seguito alla chiusura di un bacino oceanico. I due margini sono deformati e si saldano tra loro provocando l’ispessimento della crosta continentale.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Tutte le grandi catene asiatiche sono il risultato della collisione tra la grande placca eurasiatica e le placche araba, indiana e australiana.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Tutte le maggiori catene montuose della regione Mediterranea sono il risultato del progressivo avvicinamento dell’Africa all’Europa.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
L’orogenesi da attivazione si verifica quando una placca oceanica va in subduzione veloce e prolungata sotto un margine continentale; si formano catene montuose tipo cordigliera.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Durante la graduale subduzione della placca oceanica, i sedimenti trascinati, deformati e impilati in falde, formano un enorme cuneo sedimentario costituito da rocce sovrascorse le une sulle altre e accumulate contro il margine continentale.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Un esempio di orogenesi da attivazione si trova lungo la costa pacifica del Sudamerica, dove la Placca di Nazca, interamente oceanica, si immerge sotto la Placca Sudamericana.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Le Ande, con le loro alte vette come il Chimborazo e l’Aconcagua, rappresentano l’arco magmatico, originatosi dalla fusione e successiva risalita dei materiali della placca oceanica in consunzione.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
L’orogenesi per accrescimento crostale consiste nell’arrivo scaglionato nel tempo di diversi blocchi crostali che si accumulano contro il margine di un grande continente.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
L’Alaska e tutta la regione costiera del Nordamerica sono costituite da un collage di enormi blocchi continentali, che si sono «ammucchiati» contro il continente negli ultimi 150÷200 milioni di anni.
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8.11 Modelli orogenetici e tipi di catene montuose
Nelle zone di convergenza delle placche, le catene a pieghe e a falde di ricoprimento sono il tipo più comune e formano i sistemi di montagne più grandi e più complessi.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
La struttura geologica dei continenti mostra che intorno ad antichi nuclei piatti e stabili sono disposte catene montuose formatesi in età successive.
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I cratoni comprendono:
8.12 Morfostrutture dei continenti Le parti interne dei continenti, piatte e stabili, che da centinaia di milioni di anni non hanno subìto deformazione sono dette cratoni. I cratoni comprendono: lo scudo, un nucleo molto antico, in cui affiorano rocce cristalline spianate dall’erosione; la piattaforma, formata da antiche rocce sedimentarie quasi orizzontali e indeformate che bordano lo scudo.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
Gli orogeni sono fasce corrugate in cui le rocce hanno subìto intense deformazioni e sono state interessate da forte attività magmatica e metamorfica. Secondo la tettonica delle placche, gli orogeni si generano, soprattutto per collisione, sul margine dei cratoni che possono così accrescersi lateralmente per aggiunta di orogeni successivi.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
Il continente nordamericano si è accresciuto nel tempo per orogenesi successive, attorno al nucleo più antico dello scudo canadese.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
A causa dei continui movimenti litosferici, le placche oceaniche si generano e si consumano, mentre i leggeri continenti, che stanno sempre «a galla», si uniscono e si dividono. 280 M.a. 150 M.a. 240 M.a. 90 M.a.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
Nei pressi delle zone di subduzione si generano magmi anatettici che, risalendo verso la superficie, accrescono i margini continentali.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
I magmi anatettici possono anche produrre gruppi di isole vulcaniche, che alla fine entrano in collisione e si incorporano a un continente.
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8.12 Morfostrutture dei continenti
In questo modo, per aggiunta di nuovi materiali, la quantità complessiva di crosta continentale va aumentando nel tempo.
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