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Un decennio vissuto pericolosamante: l’industria italiana dal 2000 al 2010 di Stefano Micelli Università Ca’ Foscari di Venezia Venice International University.

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Presentazione sul tema: "Un decennio vissuto pericolosamante: l’industria italiana dal 2000 al 2010 di Stefano Micelli Università Ca’ Foscari di Venezia Venice International University."— Transcript della presentazione:

1 Un decennio vissuto pericolosamante: l’industria italiana dal 2000 al 2010 di Stefano Micelli Università Ca’ Foscari di Venezia Venice International University Venezia 26 marzo 2011

2 Dai distretti alle strategie di impresa 2 Fonte: Fiera di Milano 2008 2

3 Un decennio, tre fasi distinte 2001 – 2005: La crisi post-2000: tre shock da superare 2006 – 2007: Recupero di competitività a livello internazionale 2008 -2010: La crisi globale e le sue implicazioni 3

4 Quote % di produzione mondiale 4 Fonte: Traù, CSC, 2010

5 Quote % di commercio internazionale 5

6 Le 4A nel commercio estero Fonte: Marco Fortis - Fondazione Edison 4 As

7 Il peso delle 4 A Surplus commerciale estero delle 4A Fonte: Marco Fortis - Fondazione Edison Automazione/meccanica Abbigliamento-Moda Arredo-casa Agro-industriale

8 Italia su prod. manifatturiera mondiale 06-07 8 Fonte: Traù, CSC, 2010

9 Chi ha vinto e chi ha perso? 9

10 Il successo della media impresa 10 Brandolini A. e Bugamelli M. (a cura di), (2009), Rapporto sulle tendenze nel sistema produttivo italiano, Quaderno della Banca di Italia, Aprile, n.45 Fortis M. e al. (2009), ITALIA Geografia del nuovo Made in Italy, Rapporto di ricerca di Fondazione Edison e Symbola Mediobanca - Unioncamere (2006), Le medie imprese industriali italiane, Rapporto di ricerca, Milano

11 “Le imprese più efficienti risultano mediamente più grandi, a più elevata intensità di capitale, meno integrate verticalmente, fortemente orientate all’export, ad alta redditività, poco indebitate” Monducci (ISTAT), 2010, Crisi e ripresa del sistema industriale italiano 11

12 La distribuzione delle nuove imprese leader riflette in buona parte la geografia dei distretti industriali tradizionali 12 Fonte: Mediobanca

13 Internazionalizzazione e crescita “In Italia, tra il 2001 e il 2007 le imprese manifatturiere esportatrici sono state quelle maggiormente dinamiche: +18,9% di valore aggiunto rispetto al +7,6% di quelle non esportatrici. -1,4% di variazione dell’occupazione rispetto a -8,9% delle non esportatrici.” Fonte: Monducci (ISTAT), 2010, Crisi e ripresa del sistema industriale italiano 13

14 L’internazionalizzazione: strategie diverse Modello tipico nel comparto dei beni di consumo (Nord Est) Internazion. opportunista Open networks Imprese tradizionali Presenza sui mercati internazionali Geografia Della fornitura Low High Locale Globale Modello tipico del settore della meccanica e della meccatronica (Emilia- Nord Ovest) Corò e Micelli (2009), in Sadun A., L’Italia nell’economia internazionale dal dopoguerra ad oggi, I quaderni di economia italiana Imprese export- oriented

15 Più internazionale meno locale Governo di filiere globali: delocalizzazione e accesso a network di conoscenze globali Più organizzazione meno tradizione Più ICT per il coordinamento a scapito di meccanismi informali Più terziario meno manifattura Più attenzione all’innovazione e alla comunicazione che alla produzione 15 Corò G. e Micelli S. (2006), I nuovi distretti produttivi, Marsilio Editori, Venezia

16 Come compete la piccola impresa e l’artigianato?

17 Nuove strategie competitive per l’artigianato 1. Ridefinzione del proprio ruolo nelle catene del valore globali 2. Definizione di un posizionamento di mercato sostenibile 3. Implementazione degli strumenti per trattenere il valore generato nella filiera 17

18 Il ruolo dell’artigiano creativo Nei settori dell’artigianato di qualità, è presente una quota di piccole imprese “creative” capaci di proporre prodotti originali Potenzialità elevate, scarsi collegamenti con la filiera industriale, domanda politica di tutela più che di sviluppo 18

19 Artigiani traduttori per lo sviluppo dei nuovi prodotti Dal concept all’industrializzazi one, il lavoro artigiano è parte integrante dell’attività di sviluppo dei nuovi prodotti. 19

20 Personalizzazione e valore Da diversi anni si sente parlare di mass customization, ovvero della possibilità di personalizzare su larga scala prodotti industriali. Il lavoro artigiano gioca un ruolo essenziale nell’attribuire valore a queste strategie 20

21 Bibliografia di riferimento Corò G. e Micelli S. (2006), I nuovi distretti industriali, Marsilio Editori, Venezia Micelli S. (2009), Il lavoro artigiano nelle catene globali del valore, Economia e Società Regionale, n.3 Micelli S. (2011) Le strategie delle piccole e imprese industriali italiane: dieci anni di trasformazioni, in Butera F. e De Michelis G., Oltre il Made in Italy. L’Italian way of doing business, in corso di pubblicazione 21


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