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PubblicatoOttaviano Festa Modificato 9 anni fa
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META-ANALISI Perchè una favola? La favola consente di esprimere anche in poche righe la generatività di una narrazione. Il passaggio da una situazione complicata, da risolvere ad una nuova, diversa visione della realtà
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META-ANALISI Favola come strumento per pensare ed esprimere i processi dinamici interni relativi al gruppo
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Perchè un bambino? Non tanto nei termini di “infantile”, ma per evidenziare come il protagonista fosse all’inizio di un percorso, così come noi eravamo nel momento iniziale della costituzione del gruppo, e dunque “alla ricerca di” META-ANALISI
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Bambino come genesi del gruppo ed espressione della coesione dello stesso
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Perchè i televisori? I televisori come simboli che rappresentano la cultura su cui non vi è un pensiero su, e che in modo unidirezionale viene assimilata passivamente generando nel bambino la fastidiosa senzazione di calore META-ANALISI
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Perchè il deserto? Deserto come spazio- anzi, dove si alternano sterilità e risorsa. Il bambino si trova a dover stabilire un proprio obiettivo. E' quindi un luogo di passaggio privo di categorie che segna la transizione da una prima categorizzazione ad una ricategorizzazione META-ANALISI
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Deserto come spazio fantasmatico delle relazioni di gruppo e come momento di smarrimento durante il lavoro
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Perchè il vecchio? Da un lato rappresenta il bisogno di una guida e di un rifugio, dall’altra lo abbiamo connotato come simbolo della religione, perchè offre risposte “facili”, dogmatiche, senza ascoltare le effettive domande META-ANALISI
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Vecchio simbolo della necessità del gruppo di definizione a priori del prodotto e delle sue modalità di elaborazione
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Perchè l'oasi? Il bambino dal senso di angoscia e frustrazione passa a considerare il potenziale del deserto e trova qualcosa che era lì già da tempo: l’acqua. Le risposte che cercava c'erano già, doveva darsi la possibilità di vederle e di costruirsi una nuova realtà META-ANALISI
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Acqua come ricategorizzazione delle strutture organizzative del gruppo. Nuova categoria aperta ad ulteriori evoluzioni
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A partire dalla riflessione in aula sul modo in cui la storia viene raccontata nel tempo (annales, cronaca, storia), ci è sembrato come anche la favola che stavamo scrivendo attraversasse mediante il bambino le tre differenti modalità di narrazione META-ANALISI
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Annales → Il bambino sente solo l’esigenza di andar via dalla casa delle tv. Non coglie né il significato del suo voler andare vià, né l'influenza che tutti quei televisori hanno su di lui. META-ANALISI
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Cronaca → Un primo collegamento fra gli eventi emerge quando il bambino nota la somiglianza fra la casa delle tv e la casa del vecchio, intuisce una relazione fra le due senza approfondirla META-ANALISI
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Storia → E’ solo quando il bambino comprende la grande potenzialità del deserto che entra nel merito di ciò che accade, ha consapevolezza del suo giudizio e del suo sviluppo, dunque riesce ad intravedere obiettivi META-ANALISI
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NARRAZIONE ALLA QUARTA Il gruppo ha lavorato su tre livelli: Narrazione alla prima → favola Narrazione alla seconda → Narrazione sulla favola. Personali rappresentazioni dei singoli sui contenuti da proporre Narrazione alla terza → Narrazione sulla narrazione sulla favola. Discussione di gruppo attorno ai contributi personali e rilettura complessiva del prodotto
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