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Capitolo 2 Proprietà meccaniche
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Reazione di un materiale a una sollecitazione meccanica
Deformazione elastica Deformazione plastica Rottura
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Prove meccaniche 1- Condizioni effettive di servizio (scala reale, modelli) 2- Condizioni standardizzate risultati confrontabili Normative: ISO I: UNI D: DIN GB: BS F: AFNOR .... EN USA: ASTM ACI ....
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Prova di trazione
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Prova di trazione - Comportamento elastico
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Sforzi e deformazioni nominali
Deformazione nominale Sforzo nominale (adimensionale, %) Legge di Hooke
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t = Gg G= E/[2(1+n)] Altri moduli Modulo di taglio (G)
Sforzo di taglio: t = F/Ao Deformazione di taglio: g tg (g) = DL/Lo t = Gg Modulo di Poisson (n) ey = ez = -nex G= E/[2(1+n)] I tre moduli non sono indipendenti:
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Comportamento viscoelastico
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Deformazione plastica
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Duttilità
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Misura della duttilità
Strizione percentuale a rottura Allungamento percentuale a rottura
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Sforzo e deformazione reali
sr = P / A = s.(1 + e)
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Tipi di deformazione
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Comportamento a frattura
Tenacità = capacità del materiale di assorbire energia prima di giungere a rottura.
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Tenacità
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Frattura in presenza di difetti
- I difetti favoriscono la rottura - La frattura avviene per propagazione del difetto - Il difetto propaga solo se si raggiunge una condizione critica - La rottura avviene di schianto (catastrofica, senza segni premonitori)
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Cenni alla meccanica della frattura (Griffith, 1920)
1. La rottura inizia nella zona in cui la concentrazione di sforzi è massima. 2. All'apice di un difetto acuto si produce una concentrazione di sforzi. 3. L'intensificazione degli sforzi è tanto più elevata quanto maggiore è la dimensione del difetto. Fattore di intensificazione degli sforzi: K = [MPa.m] Se K > Kc propagazione instabile della cricca Kc = tenacità alla frattura (caratteristica del materiale)
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