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“ la relazione d’aiuto ”

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Presentazione sul tema: "“ la relazione d’aiuto ”"— Transcript della presentazione:

1 “ la relazione d’aiuto ”
Casa Santa Luisa Dott.ssa Franca Seniga

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3 La RELAZIONE è reciprocità.
La relazione è come il respiro. La relazione è necessaria, anche se impegnativa, difficile. La relazione comporta responsabilità e partecipazione. La relazione d’aiuto comporta più mani, comporta un dialogo in cui qualcuno guida e l’altro si lascia attivamente accompagnare, non è sempre paritaria.

4 Definiamo la relazione d’aiuto
“ E’ l’insieme delle azioni indirizzate ai rapporti con la persona, il contesto di appartenenza e l’organizzazione di riferimento, connotandosi in base al rapporto interpersonale e alle aspettative reciproche di scambio e comunicazione” (Dizionario di Servizio Sociale) Vi sono azioni concertate, vi è un riferimento chiaro, vi sono aspettative, sempre, sia nei Volontari che nelle persone accolte.

5 Un momento complesso sia per la necessità di orientarsi nell’ampia gamma delle richieste possibili, sia per le decisioni da prendere per il loro accoglimento, rifiuto o rinvio. Decisioni: quanto vogliamo fare, quanto possiamo fare.

6 A livello tecnico Si compone di tre fasi:
Una prima fase di front office, con funzioni di informazione e primo orientamento … osservazione, anche del non verbale. Una seconda fase, che consiste nel colloquio di approfondimento … Ascolto. La presa di decisione da ambo le parti: presa in carico segnalazione ad altri chiusura del caso

7 Presuppone competenza
Chi è il volontario competente? Competenze tecniche (conosco l’organizzazione e i riferimenti) Competenze derivanti da caratteristiche personali (a volte oscure alla persona, qualità, abilità, capacità che non pensavamo di avere … a volte anche in negativo, occorre riconoscere i propri limiti)

8 Empatia la capacità di riconoscere, comprendere e condividere le emozioni altrui, fondamentale per lo sviluppo dell'emotività umana e per poter instaurare e gestire rapporti sociali soddisfacenti. l’empatia è una predisposizione naturale che si sviluppa in tenera età attraverso il rapporto con gli altri esseri umani, principalmente con i nostri genitori. L'empatia è la base su cui poggiano le relazioni tra esseri umani. Non può esistere una relazione significativa senza empatia. La qualità della relazione d’aiuto passa dall’empatia.

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10 Compassione la parola compassione deriva dal latino “Cum Patior” che significa “soffro con”. la compassione è il sentimento di partecipazione personale alla sofferenza altrui, chi lo prova sente anzi condivide la pena degli altri e prova il desiderio di alleviarla. Si può provare compassione di fronte a un lutto, a una grave malattia, o a qualunque incapacità che provoca sofferenza nel nostro prossimo e che provoca in noi un’analoga sofferenza e l’impulso a prestare aiuto.

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12 Non giudizio Ahi, cieca umana mente, | come i giudizi tuoi son vani e torti! (Torquato Tasso) Cerca di non giudicare gli altri. Se giudichi gli altri, non stai dando nessun amore. (Madre Teresa di Calcutta Il giudizio rimane in noi, occorre superarlo … e se ci sentiamo giudicati, diamo peso in base a chi ci giudica. Se il giudizio viene da una persona di cui mi fido, si distrugge un rapporto. Confrontarsi, fare esercizio di non giudizio.

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14 A Casa Santa Luisa, si vivono situazioni ad alto impatto emotivo
A Casa Santa Luisa, si vivono situazioni ad alto impatto emotivo. E’ importante sostenersi a vicenda. Anche come Volontari è importante essere accolti, accompagnati, preparati, non giudicati, e lavorare in squadra. Occorre ci sia un chiaro punto di riferimento e una figura che, passo passo, introduca nella metodologia del Servizio. E’ buona cosa creare spazi di condivisione dell’esperienza profonda che si vive nel Servizio.


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