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STRUMENTI DERIVATI
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STRUMENTI DERIVATI (futures, swaps, options)
Il perché del nome! L’attività sottostante: strumento finanziario valuta tasso indice materia prima I derivati possono essere: ad impegni vincolanti (o simmetrici) vincolanti per una sola delle parti (o asimmetrici) trattati su mercati regolamentati trattati OTC (over the counter) 04/03/2011
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FUTURES AFFERMAZIONE DI PRODOTTI FINANZIARI DERIVATI
SVILUPPO DI CONTRATTI A CONSEGNA DIFFERITA DIFFERENZA MKT A PRONTI E MKT A TERMINE OBIETTIVO: MINIMIZZARE ESPOSIZIONE AL RISCHIO NASCITA PRIMI MKT FUTURES SULLE MERCI (tra il 1835 ed il 1864 a Chicago) (anche antica Grecia e nel 1100 per consegna differita 04/03/2011
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FUTURES (continua) Nascono i c.d. CONTRATTI FORWARD (MKT OTC): prezzo, quantità e data di consegna liberamente fissati dalle parti: VARI OSTACOLI HANNO SPINTO ALLA STANDARDIZZAZIONE DEI CONTRATTI E ALLA NASCITA DEI MKT E DELLE BORSE FUTURES 04/03/2011
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DIFFERENZE FORWARD E FUTURES 04/03/2011
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DEFINIZIONE FUTURES OGNI CONTRATTO COL QUALE I CONTRAENTI SI ASSUMONO L’IMPEGNO AD ACQUISTARE O VENDERE UNA QUANTITA’ STANDARDIZZATA DI UNA MERCE O ATTIVITA’ FINANZIARIA AD UN PREZZO E AD UNA DATA FUTURA PREDETERMINATI 04/03/2011
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SOGGETTI CLEARING HOUSE (CH): tre funzioni:
1- garanzia di tutti i contratti 2- gestione del processo di liquidazione giornaliero delle posizioni 3- gestione del processo di consegna per le posizioni portate sino a a scadenza OPERATORI che agiscono con la CH in nome proprio e in nome di terzi (ad esempio privati investitori). In linea generale avremo: COMPRATORE di contratti futures (assume una posizione lunga) VENDITORE di contratti futures (assume una posizione corta) 04/03/2011
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CONTRATTI CONTRATTI FUTURE ACQUISTO: CONTRATTI FUTURE VENDITA:
li fanno coloro che hanno paura che i TASSI SCENDANO = PREZZI SALGANO CONTRATTI FUTURE VENDITA: li fanno coloro che temono che i TASSI SALGANO = PREZZI SCENDANO 04/03/2011
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TIPOLOGIE DI OPERATORI
HEDGERS: obiettivo proteggersi da variazioni sfavorevoli dei tassi (e quindi dei prezzi) a cui è esposto chi ha investito in titoli a tasso fisso. Un hedger vuole ridurre il rischio di attività potenzialmente rischiose. Solo hedgers ===> mercato troppo lento. SPECULATORI: di solito non hanno posizioni aperte sul mercato a pronti, ma vogliono solo acquistare ad un prezzo più basso e rivendere ad uno più alto. Sfruttano la leva elevata ARBITRAGGISTI: categoria più complessa (colgono i disallineamenti temporanei di prezzo tra il mkt a termine e quello a pronti) 04/03/2011
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ATTIVITA’ DI COPERTURA
Coprirsi con i futures vuol dire fare un’operazione di segno opposto a quella del mkt a pronti (risultato della prima operazione bilancia quello della seconda). L’idea di fondo è quella di munirsi di un contratto che dia luogo ad un risultato contrario a quello generato dalla posizione a pronti, in modo da rendere il risultato economico dell’operazione indifferente (o quasi) da qualsiasi variazione futura dei tassi di interesse (se posizione a pronti genera una perdita, il future genera un guadagno e viceversa) 04/03/2011
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ATTIVITA’ SPECULATIVA
Con la speculazione un operatore, sulla base delle proprie convinzioni relative al futuro andamento di mercato, assume determinate posizioni in futures per potere ottenere dei profitti dalla variazione dei prezzi, ma contemporaneamente si assume anche il rischio che ne deriva. Se le attese sono per ribasso tassi====> assume una posizione LONG: Se le attese sono per rialzo tassi ====> assume una posizione SHORT: 04/03/2011
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MECCANISMO DEI MARGINI
Margine iniziale Deposito da costituire dall’operatore presso la CH. E’ molto basso in relazione al valore della transazione (alto grado di leva): i soggetti si impegnano in grosse operazioni finanziarie con un minimo di capitale investito. PUO’ ESSERE IN CONTANTI O TITOLI DI STATO. Il margine iniziale serve per inadempienze e viene restituito alla fine. LA CH chiede il margine iniziale agli aderenti (CLEARING MEMBERS) che a loro volta chiedono ai loro clienti margini anche doppi per cautelarsi. 04/03/2011
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MECCANISMO DEI MARGINI (continua)
Margini di variazione (marked to market): capolavoro di ingegneria finanziaria: Servono a cautelarsi contro le oscillazioni di prezzo. Si calcola facendo il Delta della quotazione di chiusura giorno stesso e del giorno prima. PUO’ ESSERE SOLO IN CONTANTI I guadagni o le perdite vengono accreditati o addebitati sui rispettivi conti. Occorre quindi sempre reintegrare. Di norma le Borse futures concedono 1 giorno di tempo per coprire le perdite: se no liquidazione coatta del contratto. 04/03/2011
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Esempio del marked to market
Si ipotizzi che un operatore decida, in data 23 febbraio, di acquistare un contratto future su BTP per 200 mila euro nominali, scadenza marzo al prezzo di 114,80 Si supponga che i prezzi di chiusura dei giorni successivi siano i seguenti: 04/03/2011
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SWAP Accordo tra due parti che si impegnano a versarsi reciprocamente dei pagamenti periodici swap di tasso (interest rate swap ==> IRS) swap di valute (currency swap ==> CS) E’ “simmetrico” E’ “trattato OTC” 04/03/2011
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IRS Scambio di flussi di interessi, rispetto al capitale nozionale (che non viene mai trasferito né all’inizio, né alla fine), a scadenze prefissate Si utilizzano gli swap per mutare le caratteristiche dei flussi monetari associati ad attività e passività Possibilità di ridurre i rispettivi costi di finanziamento attraverso swap tra i diversi indebitamenti 04/03/2011
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IRS (continua) Il tasso fisso è più rischioso quindi:
debitori ad ALTO RATING: “avranno” più facilmente il TF e migliori condizioni di TV debitori a BASSO RATING: “avranno” più difficilmente il TF e uguali/peggiori condizioni di TV Tuttavia, le due parti hanno aspettative diverse sull’andamento dei tassi e esigenze di bilancio diverse 04/03/2011
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IRS: esempio IRS più semplice: le due parti si scambiano il TF contro il TV calcolati in funzione dell’andamento di un indice di riferimento 04/03/2011
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IRS (continua esempio)
Euribor 3m +60 b.p. Euribor 3m +50 b.p. A I B TF: 5,2% TF: 5,25% TV TF 5% Euribor 3m+100 b.p. Mutuatari di A Mutuatari di B 04/03/2011
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Flussi dell’operazione
Costo netto per A: - 5% + 5,2% - (euribor3m+60%) = euribor3m+40 b.p. Costo netto per B: - (euribor3m+100 b.p.) + (euribor3m + 50 b.p.) - 5,25% = 5,75% Profitto per l’intermediario: (euribor3m+60 b.p.) - (euribor3m + 50 b.p.) + 5,25% - 5,2% = 15 b.p. A = + 35 b.p. B = + 25 b.p. I = + 15 b.p. 04/03/2011
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OPTIONS Il contratto di opzione conferisce ad una delle parti, il compratore dell’opzione, dietro pagamento di un premio il diritto di acquistare (call) o vendere (put) un determinato titolo o valuta (underlying security) ad un prezzo prefissato (prezzo di esercizio o strike price) ad una certa data (opzione europea) o entro una certa data (opzione americana) E’ “asimmetrico” E’ “trattato su mercati regolamentati” 04/03/2011
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OPTIONS: asimmetria Per il compratore vi è la facoltà e non l’obbligo
alla data di scadenza (se europea) o entro tale data (se americana) il compratore decide se esercitare o abbandonare l’opzione la scelta dipende da: premio pagato strike price prezzo corrente di attività sottostante Per il venditore, se richiesto dalla controparte, deve dare esecuzione al contratto 04/03/2011
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OPTIONS Opzione call: Opzione put:
prezzo call (o punto di pareggio) = prezzo strike + premio Opzione put: prezzo put (o punto di pareggio) = prezzo strike - premio 04/03/2011
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OPZIONE CALL prezzo di mercato < strike price:
conviene abbandonare il contratto, perdendo il premio pagato, e comprare il titolo sul mercato ad un prezzo inferiore; prezzo di mercato = strike price: è indifferente abbandonare o esercitare l’opzione: il costo del titolo è pari al prezzo call prezzo di mercato > strike price ma < prezzo call: è conveniente esercitare l’opzione, poiché il costo del titolo, considerando il pagamento del premio, è inferiore a quello di mercato prezzo di mercato > prezzo call: si dà esecuzione al contratto, ottenendo un guadagno progressivamente crescente e potenzialmente illimitato, al crescere del prezzo di mercato del titolo 04/03/2011
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OPZIONE PUT prezzo di mercato > strike price:
conviene abbandonare il contratto e vendere il titolo sul mercato; prezzo di mercato = strike price: è indifferente abbandonare o esercitare l’opzione prezzo di mercato < strike price ma > prezzo put: è conveniente esercitare l’opzione riducendo la perdita corrispondente al premio prezzo di mercato < prezzo put: si dà esecuzione al contratto, e si inizia a realizzare un guadagno 04/03/2011
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SCHEMA OPZIONE CALL E PUT
+ Prezzo strike - premio Prezzo call o punto di pareggio PUT + Prezzo strike - Prezzo put o punto di pareggio premio 04/03/2011
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