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PubblicatoSanto Lupo Modificato 9 anni fa
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1 Ascensione del Signore Mc 16, 15-20 Non abbandonati, ma mandati per “cercare” Cristo oggi
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2 Mc 16, 15-20 15 Gesù apparve agli undici e disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. 19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.
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3 La pericope liturgica fa parte della finale (16,9-20) del Vangelo di Mc, denominata ariston, da Arist(i)one un presbitero al quale la finale è attribuita. Originariamente si trattava di un brano staccato ed indipendente dal vangelo di Mc, che si concludeva con Mc 16,8. Gli studiosi ritengono Mc 16, 9-20 come una specie di ”digesto” o di “summa” di tutte le tradizioni aventi per tema la resurrezione e le apparizioni del Signore: un testo composto sulla base dei Sinottici e degli Atti. Gli studiosi ritengono Mc 16, 9-20 come una specie di ”digesto” o di “summa” di tutte le tradizioni aventi per tema la resurrezione e le apparizioni del Signore: un testo composto sulla base dei Sinottici e degli Atti. Mc 16,15-20 CONTESTO
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4 Mc 16,15-20 TESTO Può essere diviso in tre parti: l’invio in missione 1) vv. 14a. 15-18: l’invio in missione l’«assunzione» 2) v. 19: l’«assunzione» l’adempimento del comandamento missionario di Gesù 3) v. 20: l’adempimento del comandamento missionario di Gesù
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5 vv. 14a.15 «Andate… e predicate il vangelo…» Gesù invia con autorità i suoi discepoli in tutto il mondo; la buona notizia viene definitivamente aperta all’universalismo, senza limiti geografici, etnici, culturali o politici. predicare il vangelo L’espressione “predicare il vangelo” appartiene al linguaggio tipico della Chiesa primitiva (Gal 2,2; Col 1,23; 1Ts 2,9) e indica sinteticamente ciò che Gesù ha fatto e ha detto. v 16«Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo» L’accoglienza della lieta notizia è strettamente legata all’esperienza del Battesimo. La Parola genera la fede e la fede si concretizza nel Battesimo (immersione nella vita/progetto di Dio).
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6 aoristochi avrà creduto [Il tempo dei participi, l’aoristo (chi avrà creduto), sottolinea il carattere decisionale della fede (R. Pesch)]. Esiste anche il rifiuto dell’annuncio (non di dottrine ma di una Persona), che è rifiuto del Dio-amante. Già in questa storia, attraverso l’esperienza dell’accoglienza o del rifiuto del vangelo, la salvezza o la condanna vengono pronunciate. Non è Dio ad emettere la sentenza, ma è l’uomo stesso a farlo con il suo comportamento. I segni che accompagneranno il cammino della predicazione e indicheranno che il regno di Dio ha vv. 17-18 «…questi saranno i segni: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove…»
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7 fatto irruzione in questo mondo sono già noti tranne uno nel N. T.: Mc 9,38 ss; 1Cor14; Atti 2,4 ss; 3,1 ss; 9,32 ss; 10,46; Gv 5,14 ss). Il messaggio l’annunzio del vangelo e l’adesione ad esso sono accompagnati con efficacia carismatica dal Signore che vince tutte le forme di negatività e potenzia ciò che invece è positivo. L’immagine del “prendere in mano i serpenti” si ricollega a un’antica profezia (Is 11,8): la fede rende immuni dai pericoli che provengono dalle creature. Più che cercare materialmente l’adempimento dei segni indicati da Gesù in questo o quell’episodio della chiesa primitiva, è più pertinente cogliere la ricchezza carismatica della Chiesa nascente.
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8 a) Lo scacciare i demoni, come il prendere in mano i serpenti e il bere veleno senza danno, sono i segni del definitivo controllo sul male che sembra devastare e minacciare l’opera di Dio. b) Il parlare in lingue nuove è un riferimento alla Pentecoste, ma indica insieme la possibilità che la Chiesa ha di poter comunicare. c) L’imposizione delle mani ai malati mette in rilevo l’impegno della comunità che, associata al suo Signore, si impegna a combattere contro le forze del male ancora tentano di incatenare l’uomo. I segni, qui e oggi: * Tenere lontano, rendere inoffensivo ciò che minaccia l’uomo. * Impegno a farsi capire da tutti, perché tutti accolgano il Vangelo. * Intervenire per trasformare situazioni di morte- - disperazione in situazioni di vita.
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9 v 19«…dopo aver parlato… fu assunto in cielo…» Sedette alla destra del padre L’A. tiene presente certamente lo schema della narrazione del rapimento di Elia (2Re 2,11). Non ci sono precisazioni cronologiche, come in Gv 20, 17.19-23 (l’ascensione nel giorno della resurrezione) e Atti 1, 1-11 (l’ascensione dopo quaranta giorni). “Sedette alla destra del padre”: espressione del sl 110 v 20«Allora essi partirono predicarono dappertutto…» Il v., nella prima parte, parla del compimento da parte dei discepoli, del mandato ricevuto (v. 15); nella seconda parte ci dà l’opportunità di capire qual è il senso esatto dell’Ascensione:
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10 se da una parte Gesù è sottratto alla dimensione spazio-temporale, dall’altra, è diventato raggiungibile da tutti, confermando la promessa (fatta in Mt 28,20) di essere con loro fino alla fine dei tempi. Non si comprende l’Ascensione con la categoria dell’addio, ma solo con quella dell’inizio, di un inizio nuovo. (Il cero pasquale che non viene rimosso è segno della permanenza del Cristo in mezzo ai suoi!)
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11 Ascensione del Signore Mc 16, 15-20 Non abbandonati, ma mandati per “cercare” Cristo oggi
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