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PubblicatoLadislas Cappelli Modificato 9 anni fa
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1 GIORNALISMO,GIORNALISTI
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2 Una professione poco amata Nell’opinione pubblica i giornalisti non sono amati: idolatrati come mito ma spesso disprezzati Accuse: superficiali, bugiardi, servi, non autonomi, malati di protagonismo..\..\Documenti\Immagini\cover. jpg..\..\Documenti\Immagini\cover. jpg
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3 Tentazione:farsi da soli il giornale? E’ possibile orientarsi da soli, nel mare magnum dell’informazione senza la mediazione di professionisti di cui ci si fidi? Quanto i social network sono giornalismo? La gerarchia delle notizie: le più lette sono davvero le più importanti? Ma una società senza giornalisti è più libera e democratica? (video giornalisti)
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4 Giornalismo,neo,postgiornalismo… Il ruolo del “quarto potere” (diventato poi quinto, sesto con tv e internet):ancora strumento di democrazia, o di disinformazione, di killeraggio politico? Watergate: il giornalismo civile d’inchiesta, il giornalismo “cane da guardia” della democrazia, è ancora possibile? Più difficile forse, ma c’è sempre spazio. Certo bisogno. Anche se l’indipendenza dei giornali sempre da difendere
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5 4 punti cardinali:ancora validi? 1. è giornalista: colui che raccoglie, seleziona, valuta, elabora, commenta, diffonde… 2. la “materia prima” di cui si occupa: le notizie 3. rispettando le regole della professione: leggi e norme deontologiche 4. e usando tutti gli strumenti: (i media) possibili, quindi carta, radio, tv, online…. “Il linguaggio” diventato “i linguaggi”
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6 Cosa distingue il giornalista Di questi 4 punti il più qualificante è il primo:non tanto raccogliere le notizie come in passato,dato che ne arrivano una marea infinita, ma valutarle, valutare le fonti, dare loro una gerarchia, una profondità. Moltiplicazione delle fonti, il dilagare dei social network oggi chiede soprattutto la selezione delle notizie, la capacità di capire e spiegare perché alcune sono più importanti di altre, qual è la più importante, quali conseguenze provoca, dare loro un contesto. Il caso wikileaks Per poterlo fare occorre intuito, professionalità,cultura,conoscenza della materia. Molti sono formalmente giornalisti. Pochi, e sempre meno, i bravi giornalisti
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7 Quanti giornalisti in Italia! Sono iscritti all’ordine 112mila giornalisti (22.600 prof; 6128 pensionati;1900 praticanti;62mila pubbl; 7mila pubbl pens;10mila elenchi speciali;300 stranieri). Nel 75 erano 28mila; siamo il triplo che in Francia, doppio di americani e inglesi. Ultimo anno +2084, quasi tutti pubblicisti Ogni anno 1000/1300 candidati. Promossi 65% Solo uno su cinque rapporto di lavoro dipendente. Iscritti Inpgi(quelli attivi che lavorano) 45mila: 20mila dipendenti, 45mila autonomi 62% freelance dichiara meno di 5000 euro anno; 26% più di 10mila;10% più di 25mila Articoli pagati fra 3 e 5 euro Guadagnano: Fra dipendenti 66% più di 30mila euro l’anno; Stipendio medio lordo 62mila euro anno Diminuiscono contratti subordinati (circa 4% 2011/10), cresce il precariato
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8 Come diventare giornalista Il mondo dell’informazione è cambiato. Cento anni fa il primo contratto di lavoro nazionale. Prima senza regole. Stiamo tornando all’assenza di regole? Situazione attuale: Istituzione Ordine con legge 69 del 1963 che prevedeva l giornalisti divisi in tre gironi: professionisti, pubblicisti, praticanti Le scuole di giornalismo (14) sfornano solo disoccupati? Questo Albo: serve ancora? E internet? Tutti giornalisti uguale a nessun giornalista? Sempre più difficile entrare con i canali tradizionali. Non c’è posto per tutti, solo per quelli molto bravi Inventare un lavoro piuttosto che cercare il posto
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9 Quattro categorie di giornalisti A. I principi dell’informazione. Sono ovviamente i direttori, la direzione. Ma anche le grandi firme, i commentatori, i grandi inviati, i vignettisti di prima, i conduttori dei tg e dei gr, insomma le star, quelli che vanno in Tv, fanno opinione, sono il modello dei giovani che sognano di fare il giornalista B. Gli uomini macchina. I veri gestori dell’informazione, caporedattori, caposervizio, responsabili di pagina, decidono la scelta delle aperture, gli spazi, le illustrazioni C. I collaboratori autorevoli. Importanti solo se altamente qualificati e specializzati D. I paria. Redattori ordinari, praticanti, stagisti, pubblicisti art 36, collaboratori saltuari ininfluenti E. A parte uffici stampa
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10 Giornalista, un mestiere pericoloso.
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11 Nel 2007 anno record 172 morti, di cui 50 in Iraq In totale in Iraq dal 2003 al 2010 ci sono state 265 vittime. Somalia (19) Poi Pakistan, Filippine, Georgia, Brasile In Russia dal 2000 al 2009 assassinati 35 giornalisti. E si è continuato Negli ultimi 7 anni 500 giornalisti morti. Solo il 30% nei conflitti, gli altri bersagli politici. Solo 1% individuato il colpevole. Dal 2007 al 2012, 430 morti, nel 2013 70. Nel 2012: 121 morti,35 in Siria 7 in Libia, 18 in Somalia,10 in Messico. Nel 2011, 107 reporter morti sul lavoro.(1044 arrestati,1959 aggrediti, 71 sequestrati) Caso Messico: 80 cronisti uccisi in 14 anni perché indagavano sui Narcos.
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12 Scandali,mafia e minacce Poi ci sono quelli che vanno a scoprire scandali, corruzioni. Chi si occupa di malavita spesso è minacciato, alcuni vivono sotto scorta In un anno in Italia circa 400 episodi di censura violenta e gravi intimidazioni:43 intimidazioni individuali,24 minacce collettive,13 aggressioni fisiche, 10 danneggiamenti Regioni più interessate Lombardia, Calabria, Sicilia, Campania,Lazio,Puglia
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13 Censura di stato su internet Molti stati censurano Internet, con filtri che bloccano le ricerche. Per motivi di sicurezza, di decenza, ma anche per motivi politici. Per questo i blogger che violano gli ordini sono spesso perseguitati. Google ha denunciato la richiesta di rimozione dei contenuti da parte di molti paesi: Brasile 291, Germania 188, India 142, Stati Uniti 123. Italia 57. Richiesti anche dati utenti: Brasile 3663, Stati Uniti 3580, Gran Bretagna 1166, Italia 550. Mancano dati certi sulla Cina, attivissima. Oggi oltre 40 governi impongono la rimozione di informazioni da Internet; nel 2002 erano 4
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14 Cercasi giornalista tuttofare, mobile e flessibile Maggiore mobilità interaziendale, geografica e funzionale Unificazione redazioni cartacee e online Verso il redattore universale, con gerarchia desk che gestisce le diverse piattaforme (carta, tv, online, iptv, radio, telefonino) Verso l’inviato tuttofare: giornalista,operatore, fonico, montatore, con telecamere leggere o videofonini Termine francese “proNetariat” il proletario digitale
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15 Aggiornarsi o morire Probabile ridimensionamento ulteriore dei giornali. Ma non necessariamente loro morte. Però devono: -differenziare il prodotto, non inseguire la notizia ma il suo approfondimento -accettare la sfida sulla qualità, sulla serietà, sulla affidabilità Spazio per giornali specializzati (economia, sport, hobby) Spazio per giornali locali OPINIONI DA LEGGERE
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16 Cosi’ parlo’ lo squalo ANALISI DI MURDOCH: IL GIORNALISMO SU CARTA E’ MORIBONDO, MA IL GIORNALISMO NON E’ AFFATTO MORIBONDO; RUOLO INDISPENSABILE PER LIBERTA’ E DEMOCRAZIA; FORNIRE LE NOTIZIE UTILI, CHE VUOLE IL PUBBLICO; SMETTERLA DI SCRIVERSI ADDOSSO; IL MODELLO DI BUSINESS BASATO SOLO SULLA PUBBLICITA’ E’ ENTRATO IN UNA CRISI FORSE IRREVERSIBILE; LA PUBBLICITA’ SUL WEB RIMPIAZZA SOLO IN PICCOLA PARTE QUELLA PERDUTA IL MEDIUM PIU’ MINACCIATO E’ LA FREE TV; IL FUTURO DEL GIORNALISMO APPARTIENE ALLE AZIENDE CHE GUADAGNANO E CHE VIVONO SENZA SOVVENZIONI PUBBLICHE INDIPENDENTEMENTE DALLE TECNOLOGIE CHE USANO
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17 Attenti, pericolo!!!!!!
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