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PubblicatoLuciana Giannini Modificato 9 anni fa
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L’energia è vita e la prima fonte di vita è il Sole, grazie al quale sono nati i primi organismi capaci di sfruttare questa risorsa per vivere. L’energia lentamente catturata dalla fotosintesi viene immagazzinata è, man mano che nel corso della storia della Terra venivano impiegate riserve di energia più concentrate, si evolvevano organismi in grado di usare più energie per sfruttarle L’homo sapiens è l’organismo eterotrofo capace di usare più energia extrasomatica di qualsiasi altro organismo eterotrofo evoluto
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L’uso dell’energia extrasomatica, e specialmente dell’energia proveniente dai combustibili fossili, ha reso possibile agli umani lo sfruttamento di risorse accumulatosi prima che essi si evolvessero (carbone, petrolio, gas naturale).
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Oltre l’80% dell’energia necessaria a far funzionare l’economia mondiale (sistema produttivo, trasporti, agricoltura, consumi fonti fossili. civili) è fornita dalle fonti fossili. Si è determinata una DIPENDENZA da queste risorse che, essendo non rinnovabili sono destinate a finire
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Lo sviluppo dell’agricoltura meccanizzata ha permesso di lavorare ampie estensioni di terreno producendo cibo in abbondanza e rendendo possibile una crescita esponenziale della popolazione.
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Il mondo non ha mai conosciuto una crescita economica ed un miglioramento delle condizioni di vita per miliardi di persone così imponente come quella che abbiamo vissuto nel secolo scorso e nei primi anni del nuovo Millennio. Aumento della popolazione attuale di 7 miliardi, si stima che fra 40 anni si raggiungeranno i 9-10 miliardi.
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Forte crescita dei consumi energetici (fonti non rinnovabili) Maggiori costi e sforzi in cambio di minori quantità nell’estrazione dei combustibili fossili Prezzi del petrolio in aumento Inquinamento ambientale crescenti tensioni sociali e internazionali
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La crescita demografica connessa alla forte crescita dei consumi energetici globali rende sempre più complesso e arduo il problema del reperimento delle risorse energetiche necessarie all’umanità. Gli Stati Uniti rappresentano solo il 4,6% della popolazione mondiale e consumano in un anno il 25% di tutta l’energia consumata sul globo terrestre. Qualora la popolazione della Cina raggiungesse i consumi pro capite statunitensi il consumo di energia raddoppierebbe.
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Nel corso della nostra esistenza non abbiamo conosciuto altro che la crescita continua in tutto il mondo, ecco perché non riusciamo a renderci conto che si tratta solo di un modello economico valido solo in una situazione di aumento ininterrotto di energia, materiali di base, forza lavoro e consumatori. modello economico Quando l’economia deve funzionare in un contesto di disponibilità energetica in diminuzione, abbiamo bisogno di un diverso modello economico.
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Se riuscissimo ad avviare questa tendenza abbastanza rapidamente la prosperità pro-capite potrà essere mantenuta ad un livello elevato. (se la popolazione è eccessiva si susseguiranno guerre e crisi economiche) Bisogna costruire un modello alleggerito con una produzione e un consumo in contrazione, a causa della minore disponibilità di energia. Se disponiamo di meno energia di quella necessaria per un gran volume produttivo, dobbiamo sforzarci di ridurre la popolazione, anche perché con la popolazione agli attuali livelli nei prossimi 75 anni non vi sarà abbastanza cibo ed energia
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Isola di St. Matthew, nel Mare di Bering. L’isola era ricoperta da un tappeto di licheni spesso più di dieci centimetri. Nessuna renna era presente su di essa fino al 1944, quando ne venne introdotta una mandria di 29 esemplari. Nel 1957, la popolazione era cresciuta fino a 1350 esemplari e, nel 1963, era di 6000 esemplari. Ma i licheni erano ormai esauriti e, nell’inverno successivo, la mandria incappò in una moria. Quando venne la primavera, erano sopravvissuti solo 41 femmine e un maschio.
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Crescita della mandria di renne introdotta sull’isola di St. Matthew, in Alaska.
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Migliorare l’efficienza e promuovere il risparmio e l’equità nei consumi energetici globali Potenziare i programmi di produzione di energia alternativa da fonti rinnovabili (solare ed eolico) Potenziare la produzione elettrica di natura nucleare Informare i cittadini sui problemi ambientali Educare i cittadini al risparmio energetico Stabilizzare il livello demografico dei Paesi del Terzo Mondo
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CONCLUSIONI Se vogliamo continuare a prosperare si evidenzia la necessità di una rivoluzione energetica che consenta di risolvere gli attuali problemi dell’umanità. Una rivoluzione simile a quella che nel XIX secolo evitò l’avverarsi delle catastrofiche previsioni di Malthus e che consista nel trovare soluzioni innovative per la produzione di energia elettrica atte a fronteggiare la crescita demografica e i relativi consumi energetici, l’esaurimento delle riserve di combustibili fossili e le mutazioni climatiche derivanti dal riscaldamento globale del pianeta. Per una tale rivoluzione potrebbe non esserci tempo a sufficienza. Essa, infatti, richiede tempi molto lunghi e difficilmente preventivabili.
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Diventa quindi categorico individuare soluzioni che, seppure transitorie, consentano di fronteggiare la crescente domanda di energia, senza compromettere ulteriormente il clima. Ma la causa di fondo del problema è l’aumento della popolazione ed è improrogabile il rimedio. Una drastica riduzione della popolazione è la sola risposta che può conciliare obbiettivi tra loro apparentemente inconciliabili: cioè una prosperità diffusa e una valida difesa dell’ambiente, perché con una popolazione molto minore dell’attuale l’una e l’altra potrebbero coesistere ottimamente.
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