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LA CASA E LA TERRA Corso di geopedologia
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Il terreno
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Il terreno Il terreno ha un aspetto fisico, un aspetto chimico e un aspetto biologico. Dal punto di vista fisico il terreno presenta tre fasi distinte: solida, liquida e gassosa. La fase solida è definita da: tessitura; porosità; struttura; proprietà fisico-meccaniche. 3
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Il terreno La tessitura (o granulometria) è il parametro che misura le particelle del suolo, secondo la dimensione e la tendenza a formare aggregati stabili. Le principali frazioni granulometriche sono lo scheletro e la terra fine (a sua volta distinta in sabbia, limo e argilla). La composizione granulometrica di un terreno può essere classificata utilizzando il triangolo della tessitura. 4
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Il terreno La porosità totale è il volume complessivo degli spazi vuoti (pori) presenti tra le particelle del terreno. La microporosità è il volume complessivo dei pori aventi diametro inferiore a 10 mm; la macroporosità è il volume complessivo dei pori aventi diametro superiore a 10 mm. La struttura è la modalità di aggregazione delle particelle che compongono il terreno. Lo stato strutturale (o glomerulare) è caratterizzato dalla formazione di glomeruli; lo stato astrutturale (o granulare) è caratterizzato dalla completa dispersione delle particelle. 5
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Il terreno La coesione (o tenacità) è la forza che tiene legate le particelle del suolo; la adesione è la capacità delle particelle di attaccarsi alla superficie degli organi lavoranti; la plasticità è la proprietà del terreno di cambiare forma se sottoposto a una sollecitazione meccanica e di conservare i cambiamenti nel tempo. Le proprietà fisico-meccaniche del terreno (e il suo grado di inumidimento) influenzano la lavorabilità del terreno. 6
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Il terreno La fase liquida del terreno è definita dai seguenti fattori: costanti di umidità, che misurano la disponibilità di acqua; gestione dell’acqua in eccesso; erodibilità del suolo. La soluzione circolante (acqua in cui sono disciolti numerosi sali minerali) costituisce un fattore di nutrimento per le piante e i microrganismi che vivono nel terreno. 7
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Il terreno Le costanti di umidità indicano i diversi livelli di saturazione in cui l’acqua si può trovare nel terreno. Le principali costanti di umidità sono: il coefficiente igroscopico; il coefficiente di appassimento; la capacità di campo (o equivalente di umidità); la capacità idrica massima (o saturazione completa). L’acqua presente nel terreno può essere classificata (secondo il diverso valore agronomico) in: acqua igroscopica; acqua capillare; acqua gravitazionale. 8
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Il terreno La velocità di infiltrazione indica quanto rapidamente l’acqua apportata al terreno per vie naturali (precipitazioni) o artificiali (irrigazione) si infiltra nel suolo. Il ristagno idrico (temporaneo o permanente) si verifica quando vi è un eccesso di acqua in pianura. Il ruscellamento consiste nel trascinamento di materiali terrosi da parte dell’acqua che scorre lungo la pendice di un terreno inclinato. Questo fenomeno comporta una erosione. 9
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Il terreno I principali movimenti dell’acqua nel terreno sono: la infiltrazione (penetrazione dell’acqua nel terreno attraverso la sua superficie); la percolazione (flusso discendente dell’acqua che è già penetrata nel suolo); i movimenti capillari (dell’acqua all’interno dei microporia); i movimenti del vapore (nei terreni seccati). La composizione dell’aria presente nel terreno (fase gassosa) varia in funzione della profondità, della tessitura, della struttura (e anche del ciclo delle stagioni). Rispetto alla composizione dell’atmosfera, comunque, l’aria presente del terreno contiene meno O2 e più CO2. 10
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Il terreno La erodibilità è la predisposizione di un terreno all’erosione; l’erosione è proporzionale alla velocità dell’acqua che scorre sulla superficie inclinata del suolo. La velocità dell’acqua dipende da: fattori topografici; fattori vegetazionali; fattori climatici; fattori pedologici. 11
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Il terreno Dal punto di vista chimico il terreno è studiato per la reazione del suolo e per la sua ricchezza in sali minerali. La reazione del terreno incide sulla distribuzione geografica dei vegetali: a valori di pH differenti corrisponde una diversa disponibilità di composti nutritivi. La maggior parte dei terreni ha un pH compreso tra 5,6 e 8,4. Rispetto al pH contenuto nel terreno le piante possono essere classificate in: acidofile; neutrofile; alcalofile; cosmopolite. 12
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Il terreno La reazione del suolo diventa acida quando i cationi presenti nel terreno sono costituiti per una discreta percentuale da ioni H+. La reazione del suolo diventa alcalina quando i cationi normalmente presenti nel terreno sono costituiti da ioni come Ca++, Na+ e Al+++. 13
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Il terreno Il potere assorbente del suolo è la capacità di trattenere l’acqua e gli ioni nutritivi e di preservare questi ultimi dal dilavamento. L’assorbimento può essere distinto in diversi tipi: assorbimento fisico-meccanico (dovuto alla presenza di microporosità); assorbimento chimico (dovuto alla presenza di ioni capaci di formare composti insolubili); assorbimento biologico (operato dai microrganismi del terreno); assorbimento per scambio ionico (o adsorbimento, che interessa la soluzione circolante). 14
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Il terreno Dal punto di vista biologico il terreno è studiato per gli organismi che vi vivono e per le funzioni che essi svolgono nell’ecosistema suolo. Gli organismi della macrofauna sono invertebrati di dimensioni comprese tra 4 mm e 10 cm; gli organismi della microfauna hanno dimensioni da 0,1 mm fino a 4 mm. Gli organismi della microflora sono i batteri e i funghi: i principali responsabili dei cicli geochimici. 15
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