Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
TECNOLOGIE PER LA DISABILITA’ MOTORIA
2
Se a causa di un deficit motorio un bambino non è in grado di scrivere normalmente, le tecnologie informatiche offrono oggi diverse possibilità di raggiungere pari risultati
3
Situazioni tipiche di disabilità motorie…
Tre sono le tipologie che rappresentano delle situazioni tipiche in grado di rappresentare la più vasta gamma di caratteristiche individuali: Lievi disprassie ( impaccio motorio o problemi prassici vari di modesta entità); Paralisi Celebrali Infantili – PCI (difficoltoso il controllo motorio, in particolare dei movimenti fini); Distrofie Muscolari (buona motricità fine limitata però a una ristretta area di azione)
4
L’accesso al p.c. Se il disturbo non è molto grave (impaccio, tremolio, necessità di usare una sola mano) molti problemi possono essere superati agevolmente senza dover dotarsi di prodotti aggiuntivi, né hardware né software, ma personalizzando adeguatamente una normalissima posizione standard.
5
Semplici personalizzazioni e accorgimenti
Problemi che possono essere facilmente risolti: Ridurre o eliminare la ripetizione dei tasti ossia l’ immissione automatica del carattere mentre il tasto viene premuto (utile per chi non riesce a regolare il tocco e rischia di inserire involontariamente una sequenza di caratteri uguali); Impostare un filtro per regolare la sensibilità dei tasti (ad es. per richiedere un tempo minimo di pressione perchè la digitazione produca il suo effetto); Invertire la funzione dei pulsanti del mouse( clic destro al posto del sinistro), per facilitarne l’uso da parte degli utenti mancini; Regolare la sensibilità negli spostamenti del mouse(ossia ampliare o ridurre l’effetto del puntatore sullo schermo); Usare il tastierino numerico di destra come emulatore di mouse( spostare il puntatore con le frecce); Usare la tastiera su schermo.
6
LE TASTIERE Il mercato offre una serie di tastiere speciali:
TASTIERA STANDARD E SCUDO COPRITASTIERA ( mascherina forata in corrispondenza dei tasti in plexiglas trasparente, che evita, pur permettendo di appoggiare l’intera mano sulla tastiera, di infilare le dita nei fori digitando contemporaneamente gli altri tasti)
7
TASTIERE MINI (di dimensioni ridotte e con un numero minore di tasti, sono valide per l’accessibilità al p. c in casi di ridotta motricità , ma richiedono una buona motricità fine)
8
TASTIERE ESPANSE: di grandi dimensioni hanno integrate anche le funzioni del mouse, sono destinate a persone con difficoltà di movimento e di vista e hanno tasti a membrana e in posizione concava rispetto al piano superiore (per cui non è necessario lo scudo copritastiera)
9
TASTIERE RIDOTTE: simili per costruzione e funzionamento alle tastiere espanse, ma con dimensioni molto minori, sono adatte per utenti con discreta motricità fine e limitata estensione del movimento.
10
TASTIERE FACILITATE ESPANSE: presentano un minor numero di tasti, dalle dimensioni più grandi del normale, maggiormente distanziati tra loro; è particolarmente utile in casi di disabilità motoria con motricità grossolana o in casi di ipovisione.
11
Tastiere configurabili: fornite di fogli intercambiabili (overlay) corrispondenti a 6 diverse tastiere: numerica (numeri e segni matematici di base), alfabetica (solo lettere), scrittura base (lettere enumeri), scrittura qwerty (con tutte le funzioni di una tastiera standard), mouse (frecce direzionali del mouse, clic, doppio clic), Internet (con tasti per tutte le funzioni più comuni di navigazione).
12
6) TASTIERE VIRTUALI: non sono Periferiche che si collegano al computer ma degli applicativi software che riproducono sul monitor l’immagine della tastiera da utilizzare col mouse o altri sistemi di puntamento
13
I SISTEMI DI PUNTAMENTO
Il più comune sistema di puntamento per il PC è il mouse …..la freccia del puntatore è quasi un’estensione del nostro dito indice col quale tocchiamo sullo schermo le cose che interessano e che facilmente possiamo indicare (clic), spostare (trascinamento), attivare (doppio clic)
14
TRACKBALL La trackball è un sistema di puntamento, sostitutivo del mouse standard, costituito da una sfera mobile la cui rotazione corrisponde allo spostamento del puntatore. La sfera è appoggiata ad una base fissa comprendente un numero di tasti variabili, in base al tipo e modello, di selezione (clic di azionamento di una funzione) con funzioni associate. Questo strumento può essere utilizzato con un dito, con la mano o con il palmo della mano poggiato sulla sfera; in base al tipo e modello le dimensioni della sfera sono variabili. In alcuni casi, quando risulta complesso l'uso contemporaneo di sfera e pulsanti, possono essere individuate soluzioni combinate con sensori quali input per la selezione.
15
JOYSTICK Dispositivo costituito da una base fissa sulla quale è inserita una leva che comanda lo spostamento del puntatore. in molti modelli non vi è un rapporto proporzionale tra l’ampiezza dell’angolo della leva e la velocità del cursore, per cui la velocità rimane inalterata anche se si spinge di più la leva; è una caratteristica che permette l’utilizzo di questa periferica anche a disabili che non hanno mantenuto la motricità fine e presentano serie spasticità.
16
TOUCH PAD E’ destinato ad utenti con ottima motricità fine.
Si configurano come mouse piatti a sfioramento (simili a quelli posti su alcuni personal portatili) e possono essere tenuti con una mano. Lo spostamento del puntatore avviene attraverso il movimento del dito sulla piastrina, la selezione (doppio clic) avviene sia mediante tasti di dimensioni ridotte aventi le stesse funzioni di quelli del mouse normale sia con una doppia pressione o battito sulla superficie sensibile.
17
TOUCH SCREEN (Schermo tattile)
Monitor sensibile al tocco che consente di toccare e spostare direttamente gli oggetti che compaiono sullo schermo. Elimina l’interfaccia mouse ed utilizza al suo posto il proprio dito. In genere è costituito da un sottile pannello trasparente che viene applicato davanti al video del personal computer e, che, mediante un programma software, riconosce e invia al computer sotto forma di coordinate cartesiane la pressione e il movimento di un dito o di una penna speciale sulla sua superficie, come si trattasse dello spostamento del mouse sul tappetino. Questo ausilio supera eventuali difficoltà nell’ uso del mouse semplificando i compiti di coordinamento occhio-mano.
18
EMULATORI DI MOUSE CON IL CAPO
E’ possibile in alcune patologie , sfruttare il movimento del capo e quello degli occhi utilizzando sistemi a infrarossi o a ultrasuoni che trasmettono il movimento da un dispositivo posizionato sulla testa della persona a un ricevitore: muovendo la testa in qualsiasi direzione , si muove contemporaneamente il puntatore sul monitor.
19
RICONOSCIMENTO VOCALE
Consentono al p.c di riconoscere la voce umana e di elaborare e memorizzare il testo che viene pronunciato Uno dei più diffusi software di riconoscimento vocale è Dragon Naturally Speaking, della Nuance Communication.
20
LA SCANSIONE E’ un procedimento che consente di scegliere un elemento osservando, ed eventualmente accettando, delle proposte presentate in successione, una alla volta. E’ usata con successo in casi di gravi disabilità in virtù del ridotto sforzo di interazione chiesto all’utente. Il sistema complessivo (sensori, matrice, tipo di scansione) va attentamente progettato e personalizzato
21
Gli elementi fondamentali …
SENSORE: dispositivo in grado di rilevare il movimento intenzionale MATRICE: griglia che contiene gli elementi da selezionare (simboli, lettere, parole) TIPO DI SCANSIONE: numero di variabili o movimenti che il soggetto disabile può controllare, e l’eventuale velocità del sistema nel caso la successione sia scandita automaticamente.
22
OCCORRE… Progettare e personalizzare il sistema complessivo di scansione, stabilendo quale tipo di scansione effettuare: Automatica, a un solo pulsante; Manuale a 2 pulsanti; Manuale a pulsanti
23
SENSORI PER SISTEMA A SCANSIONE
Per un corretto uso del sensore è essenziale scegliere con attenzione la parte dl corpo da impiegare e il movimento residuo da sfruttare: tale movimento deve essere non solo volontario ma anche facilmente ripetibile e non faticoso Per la scelta del tipo di pulsante è importante una valutazione complessa della persona: il movimento controllato, la capacità di controllo, la forza di pressione, l'ampiezza di movimento dell'avambraccio, le capacità attentive, la postura, ecc...
24
Alcuni esempi di sensori
Possono assumere forme e dimensioni molto diverse fra loro ed essere utilizzati con un dito, con una mano, con un piede, con il gomito, il ginocchio, la testa ecc... e richiedono, da parte della persona, un movimento residuo volontario. - Sensori a pulsante Si tratta di pulsanti che emulano il clic del mouse, per la scelta dell'input da tastiera virtuale.
25
Sensori flessibili Strumenti che possono essere azionati mediante urto o pressione di oggetti morbidi, quali ad esempio palle di gommapiuma, collegati a sensori. La forza richiesta per l'utilizzo di sensori di questo tipo è variabile. Sensori a leva Strumenti che possono essere impugnati e che, mediante un sistema a lamella, consentono l'attivazione di selezioni mediante stringimento. Sensori a pedale In caso di controllo degli arti inferiori, è possibile utilizzare alcuni tipi di sensori (a pedaliera) con il movimento di un piede che viene azionato su una superficie ampia e inclinata. Sensori vari Esistono inoltre vari sensori che possono essere utilizzati attraverso contatto umido (ad esempio con la lingua), attraverso un movimento lieve percettibile e controllato (chiusura della palpebra), attraverso un movimento di contrazione muscolare, con il soffio. In questo caso sono strumenti che si rivolgono a situazioni motorie molto gravi e che, per la loro scelta, richiedono interventi complessi.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.