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PubblicatoLeandro Grilli Modificato 9 anni fa
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La comunicazione aziendale
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Agenda Comunicazione Comunicazione Comunicazione e impresa Comunicazione e impresa Processo di comunicazione Processo di comunicazione Teorie della comunicazione Teorie della comunicazione Aree della comunicazione d’impresa Aree della comunicazione d’impresa Marketing e comunicazione Marketing e comunicazione Comunicazione integrata Comunicazione integrata
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Non è possibile non comunicare Non servono strumenti particolari Premessa
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si comunica indipendentemente dai nostri specifici obiettivi; la comunicazione può realizzarsi in una molteplicità di forme; il significato del messaggio coincide con ciò che viene realmente compreso dal destinatario e non con ciò che noi volevamo far capire. Premessa
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In ambito aziendale Comunicare non è più un atto facoltativo ma un compito da realizzare con determinazione da produttrice di beni a produttrice di messaggi ma nei modi e nei termini stabiliti dal mercato
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Il processo di comunicazione Rumore canalemessaggioriceventemessaggioemittente Feed-back CodificaDecodifica Contesto - Gerarchia - Posizione - Luogo - Attese - Valori - Conoscenze
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Le teorie della comunicazione Primo obiettivo: far percepire il messaggio Teorie della percezione: Attenzione selettiva Distorsione selettiva Ritenzione selettiva Consonanza e dissonanza cognitiva Secondo obiettivo: persuadere Teorie della persuasione Razionalità Condizionamento Sogno Conformismo
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Attenzione selettiva: selezione degli stimoli al fine di garantire la consonanza tra le nuove informazioni e gli schemi preesistenti (dei 400-800 messaggi pubblicitari quotidiani ne percepisco tra i 30-80) Distorsione selettiva: elaborazione del messaggio al fine di garantire la consonanza tra le nuove informazioni e gli schemi preesistenti (ne interpreto tra i 10-20) Ritenzione selettiva: ricordo selettivo con rimozione di quanto andrebbe a inficiare l’equilibrio dell’individuo (ne memorizzo meno di 10). Il cervello tende a memorizzare ciò che vuole Le teorie della comunicazione
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Quanti pallini neri?
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Le righe sono orizzontali o sono inclinate?
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Le teorie della comunicazione Come superare la barriera dell’attenzione selettiva? FATTORI DI PERCEZIONE Interni Bisogno Interesse Curiosità Esterni Dimensioni Movimento Intensità Ripetizione
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La dissonanza cognitiva (Festinger, 1957) La dissonanza si verifica quando si manifesta un’inconsistenza tra due o più elementi cognitivi, che abbiano per il consumatore una certa rilevanza poiché è una situazione sgradevole, gli individui cercheranno di ridurre la dissonanza per raggiungere la consonanza se è presente una situazione di dissonanza, gli individui non solo tenteranno di ridurlo ma anche di evitare situazioni e informazioni che possono aumentare la dissonanza la forza della pressione a ridurre la dissonanza è proporzionale all’intensità della dissonanza La pubblicità è costantemente fonte di riduzione di dissonanza e di produzione di dissonanza Le teorie della comunicazione Es.: il consumatore condivide la nocività del fumo ma non vuole smettere di fumare
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COME REAGISCE ALLA DISSONANZA COGNITIVA? Il consumatore evita l’informazione che lo turba il consumatore riduce l’importanza dell’informazione il consumatore rimette in causa la credibilità della fonte il consumatore cambia i suoi comportamenti o le sue opinioni Le teorie della comunicazione
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Teorie della persuasione: il secondo obiettivo è persuadere Razionalità: comunicazione che cerca di convincere attraverso fatti e dimostrazioni (es. caso Cillit Bang con i 5 cent). Condizionamento: la ripetizione della pubblicità provoca un comportamento riflesso sul consumatore (es.tra tutte le compagnie telefoniche si considerino Vodafone e Wind) Sogno: la pubblicità deve essere suggestiva, deve far appello ai sentimenti (es. la Breil e l’ultimo spot della BMW) Conformismo: la pubblicità deve inserire il consumatore in un gruppo, in uno stile di vita (es.tutte le pubblicità di birre tra cui Ceres, Heineken, Peroni….)
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Le 4 aree della comunicazione d’impresa Com. istituzionale ambiente Com. interna personale atteggiamenti motivazione Com. econ/finanz investitori fiducia Com.di marketing mercato comportamenti Area della comunicazioneTargetObiettivo
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La comunicazione istituzionale Il saper fare Farlo sapere promuovere l’immagine di sé come ISTITUZIONE
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La comunicazione interna Non posso vendere all’esterno ciò che prima non ho venduto all’interno ruolo strategico della risorsa umana
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La comunicazione econ./finanziaria valorizzare l’impresa come operatore economico informare puntualmente i portatori di risorse accrescere la fiducia verso l’impresa (ad esempio a livello di rating)
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La comunicazione di marketing Cliente potenzialeCliente effettivo “ La comunicazione di marketing informa il cliente potenziale che il prodotto giusto per il soddisfacimento del suo bisogno è disponibile al prezzo giusto nel posto giusto”.
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Stimolare la domanda Far conoscere, far agire, far ricordare top of mind, notorietà spontanea, notorietà sollecitata persuadere attraverso i differenti stadi all’acquisto far ricordare i benefici ottenuti per motivare il riacquisto Creare immagine di marca o d’impresa differenziare il prodotto valorizzandone gli aspetti simbolici differenziare l’impresa valorizzandone i tratti distintivi Ridurre la dissonanza cognitiva Obiettivi della comunicazione di mktg
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Immagine aziendale C. Istituzionale c. Marketing c. Interna C.Istituzionale C.Marketing C.Interna C.econ/fin La comunicazione integrata
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”L’immagine è una sorta di alone entro il quale ogni nuovo messaggio cade e viene codificato” Immagine dell’impresa= immagine attesa immagine riscontrata L’immagine di un’impresa
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Esistono diversi livelli di immagini a seconda dei soggetti, delle relazioni esistenti tra questi, dei contesti di interazione. Tuttavia...... «La dinamica d'immagine - esterna o interna che sia - è fondamentalmente una. Un profilo di immagine - al di là dei vari livelli in cui può articolarsi - esprime, attraverso le multiformi circostanze di mercato a cui si riferisce - una comune realtà retrostante, l'identità dell'impresa» (Romano, 1988). Quante immagini?
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“Credo che non vi sia manager, o imprenditore, che non sia consapevole di ciò. Che la comunicazione, se correttamente gestita, possa diventare l’asset più importante dell’operare dell’impresa”. (G.Fabris,2003) La comunicazione FABRIS G., “Introduzione. Una cabina di regia: l’orchestrazione” in FABRIS G. (a cura di), La comunicazione d’impresa, Sperling & Kupfer, 2003
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