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Prof. Francesco Zampieri
CORSO DI FISICA Prof. Francesco Zampieri CINEMATICA
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DINAMICA: causa del movimento = Forza F
MECCANICA Si occupa dei fenomeni connessi al MOVIMENTO dei corpi CINEMATICA: movimento senza preoccuparsi delle cause MECCANICA DINAMICA: causa del movimento = Forza F STATICA: fenomeni di non alterazione del moto (equilibrio)
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CINEMATICA Il moto è studiato senza preoccuparsi delle cause
Def. di MOTO e sistemi di riferimento: grandezze fisiche implicate (s,t,v,a) MOTO UNIFORME Legge oraria: s =s(t) TIPI “BASE” di moto MOTO UNIF. ACC
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COME LA FORZA INFLUENZA IL MOTO
DINAMICA COSA provoca il moto? CAUSA = azione di una FORZA LA FORZA E’ UN VETTORE (cosa sono i vett.?) COME LA FORZA INFLUENZA IL MOTO LEGGI DI NEWTON: concetto di inerzia F peso F attrito F elastica Reazioni vincolari PRINCIPALI FORZE
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Come le forze determinano situazione di equilibrio?
STATICA EQUILIBRIO = “non moto” = conservazione dello stato di moto Risp. TRASLAZIONE Come le forze determinano situazione di equilibrio? Risp. ROTAZIONE
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IL MOTO DEF: Un corpo C si muove se varia la sua posizione s nel tempo t
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DEVO DEFINIRE: posizione s, tempo t
POSIZIONE: mi serve un sistema di riferimento (posizione rispetto a cosa?) TEMPO: devo poterlo definire e misurare
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SISTEMI DI RIFERIMENTO
1D, 2D, 3D o Es. binari treno 1D S.R. x ORIGINE O VERSO UNITA’ DI MISURA (m) y Es. moto palla su un tavolino 2D x z y Es., volo di una farfalla 3D x
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Moto rettilineo Particolare moto: la traiettoria è una retta.
Possiamo sempre farla coincidere con l’asse x. 0 = origine del sistema di riferimento s1 = s(t1) = posizione occupata all’istante t1 s2 = s(t2) = posizione occupata all’istante t2 s = s2 – s1 = distanza percorsa t = t2 – t1 = tempo impiegato a percorre s s s1 s2 x
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GRAZIE AL SISTEMA DI RIFERIMENTO io posso definire la POSIZIONE s (in metri!)
s = dove si trova il corpo (in un certo istante) = DISTANZA dall’origine O X OX = s
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LO SPOSTAMENTO Si misura in metri (S.I.) 10m 15m 15-10 = 5 m
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MISURA DEL TEMPO t [secondi!]
Il moto, come tutti i fenomeni, ha una certa durata temporale Δt = tf – t0 [cronometro] Di solito t0 =0 s Devo “fotografare” i due istanti Δt t0 tf
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MOTO = una variazione di t implica una variazione di s (il corpo si sposta al trascorrere del tempo), ossia Δt implica Δs LEGAME FRA Δs e Δt (legge oraria = mi consente di prevedere dove il corpo si troverà dopo un certo tempo)
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VARIAZIONE COSTANTE di s in t (prop.diretta) MOTO UNIFORME
MOTI DI BASE VARIAZIONE NON COSTANTE di s in t MOTO VARIO
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IL MOTO in generale è combinazione di moti uniformi e vari (varie fasi)
Es. auto: parte da ferma, accelera, mantiene costante la velocità, decelera, si ferma
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MOTO UNIFORME (astrazione, valido solo per brevi istanti)
Nel moto uniforme vengono percorsi spazi uguali in tempi uguali Es. ogni secondo, un metro 4m 3m 2m 1m s 4s 3s 2s 1s t
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VELOCITA’ MEDIA DEL CORPO (costante)
Nel moto uniforme è costante il rapporto fra spazio percorso e tempo VELOCITA’ MEDIA DEL CORPO (costante) GRANDEZZA DERIVATA Nel moto rettilineo!
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Si deve fare il rapporto fra l’UDM dello spazio e del tempo
MISURA DI v Nel S.I. Si deve fare il rapporto fra l’UDM dello spazio e del tempo
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Nelle applicazioni pratiche è più comodo usare il Km/h
Per passare da m/s a Km/h SI MOLTIPLICA per 3,6: es. 5 m/s = 18 Km/h Per passare da Km/h a m/s SI MOLTIPLICA per 0,277777: es. 100 Km/h = 27,77 m/s
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LEGGE ORARIA del moto uniforme
s = s(t) Se cost ALLORA: Di solito t0 =0 s
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A cosa serve la legge oraria?
Ci dà la possibilità di sapere (nota v = cost e t) la posizione s del corpo es. se s = 2t, significa che v = 2 m/s, per cui dopo t =10 sec il corpo si trova a s = 2· 10 = 20 m es. data s = 0,5t, a che t s=3m? [t = 3/0,5 = 6 s]
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Allora: il m.u. è rappresentato sul piano (t,s) da una RETTA!
GRAFICI DEL MOTO Se t x e s y, posso costruire il grafico spazio-tempo (t,s) s = vt+ s0 ricorda y = mx+q Allora: il m.u. è rappresentato sul piano (t,s) da una RETTA! s Ma cosa è graficamente v? s0 v = pendenza della retta! t
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v = m, coefficiente angolare
Sul grafico (t,s) il moto uniforme è rappresentato da una retta la cui pendenza è la velocità! v = m, coefficiente angolare v3 v2 s v1 s0 t Tre moti uniformi con velocità crescente e stesso s0 v1 < v2 < v3
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Moto con velocità negativa (il corpo si muove all’indietro!) s0
Moto con velocità v = 0 (corpo fermo nella posizione s0) s0 t Se s0 =0, la retta passa per l’origine
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s Moto di un corpo che è partito dall’origine, si è mosso di moto uniforme con v > 0 [tratto 1], si è fermato alla posizione sf per qualche istante [tratto 2], è infine tornato all’origine [tratto 3] con v < 0 2 sf 3 1 t t1 t2
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Es. auto che parte e si ferma
MOTO VARIO v ≠ cost Es. auto che parte e si ferma PARTENZA: v = 0 v deve variare nel tempo! Compare Δv t varia: MOTO: v ≠ 0 SOSTA: v = 0
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ACCELERAZIONE a Δv = vf - v0
È la grandezza fisica che indica la variazione della velocità nel tempo Δv = vf - v0 Sempre nel moto rettilineo!
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MISURA DELL’ACCELERAZIONE
Che UDM ha a? Se nel SI: [s]=m e [t]=s e [v] = m/s 1 m/s2 è l’accelerazione di un corpo che varia la propria velocità di 1m/s in un secondo
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MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO (m.u.a.)
E’ un moto in cui la velocità varia proporzionalmente al tempo a = cost Es. ogni secondo, la velocità aumenta di 1 m/s 3m/s 2m/s 1m/s v 3s 2s 1s t
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Legame di proporzionalità diretta fra v e t!
LEGAME FRA a, v, t C’è una importante formula che ci dà la dipendenza di v da t Legame di proporzionalità diretta fra v e t!
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Sul piano (t,v) il moto u.a. è rappresentato da una retta!
DIAGRAMMI DEL MOTO U.A. Qui è interessante il legame: t x, v y grafico (t,v) v v =at + v0 ricorda y =mx+q Qui m = a! v0 t Sul piano (t,v) il moto u.a. è rappresentato da una retta!
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v Moto con a > 0 t v v Moto con a < 0 t t
Moto con a = 0 (UNIFORME, perché allora v = cost!) v v Moto con a < 0 t t
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LEGGE ORARIA DEL MOTO U.A.
Ma allora come cambia s al variare di t? Una legge oraria è s = s(t) Osservo che: v Nel moto uniforme a velocità v = cost, il prodotto vt è lo spazio percorso = area rettangolo sul piano (t,v) vt = s t
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Estendo il ragionamento anche al caso in cui v non è costante!
IDEA!! Allora, sul grafico (t,v) l’area sotto la retta che rappresenta il moto è pari allo spazio percorso!! v v Due moti uniformi t t Estendo il ragionamento anche al caso in cui v non è costante! Non avrò più un rettangolo!
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STAVOLTA CALCOLO AREA DI UN TRAPEZIO!
Area trap. = somma basi per altezza diviso due! v v v0 t Ma ricordo che:
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LEGGE ORARIA DEL MOTO U.A.
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Sul piano (t,s) il m.u.a. è rappresentato da un arco di parabola!
Lo spazio dipende quadraticamente dal tempo! Cioè se raddoppio t, s diventa 4 volte tanto! s Sul piano (t,s) il m.u.a. è rappresentato da un arco di parabola! t
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I MOTI NEL PIANO y Ho bisogno di sistemi 2D (x,y) X
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LO SPOSTAMENTO Ora il lunghezza del cammino percorso non è più sufficiente per capire DOVE si è spostato il corpo! C’è bisogno di sapere “VERSO DOVE”
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Per sapere compiutamente COSA ha fatto il corpo serve specificare:
DA DOVE PARTE VERSO DOVE VA (N-S-E-W) QUANTO PERCORRE Lo spostamento è una grandezza fisica di tipo diverso!
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Una grandezza fisica descritta da 4 componenti:
Valore numerico (modulo) Direzione Verso Punto di applicazione Si chiama grandezza VETTORIALE
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SCALARI (solo numero): m,t,T,…)
GRANDEZZE FISICHE VETTORIALI (4 componenti): v,a,F,…
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I VETTORI Sono enti geometrici che rappresentano le grandezze vettoriali = frecce orientate Retta = dà la direzione Punta della freccia dà il verso Lunghezza = proporzionale al modulo P = punto di appl.
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Verso = ciascuno dei due orientamenti naturali
DIREZIONE VERSO!! Direzione = retta Verso = ciascuno dei due orientamenti naturali
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I VETTORI NON SI COMPORTANO COME I NUMERI (con le operazioni)
v1 = 1, v2 = 1 1+1 = 2? Così (stessa direz. e stesso verso) sì! Ma così (direzione differente)?
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SOMMA VETTORIALE (cenni) Se sono perpendicolari uso il Teo. Pit.
OC < OA + OB B Quindi 1+1 2! A Se sono perpendicolari uso il Teo. Pit. O
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Le velocità (istantanee) sono sempre TANGENTI alla traiettoria
I MOTI DEL PIANO y Traiettoria 2D x Le velocità (istantanee) sono sempre TANGENTI alla traiettoria
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La traiettoria comporta VARIAZIONE DI DIREZIONE NEL MOTO
In altre parole: v deve variare, oltre che in modulo, anche in direzione e verso!
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ACCELERAZIONE CENTRIPETA
Direzione di
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v è tangente alla traiettoria = velocità TANGENZIALE
L’accelerazione è sempre diretta verso il centro C di curvatura della traiettoria! CENTRIPETA = diretta verso il centro! C = centro di curvatura v è tangente alla traiettoria = velocità TANGENZIALE
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MOTO CIRCOLARE 2D E’ quello che si svolge su una traiettoria che è una circonferenza (completa o solo un arco) Anti-orario r 2 VERSI Origine arbitraria C orario
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MOTO CIRCOLARE UNIFORME
E’ quello in cui archi uguali vengono percorsi in tempi uguali Il corpo ci mette sempre lo stesso Δt per percorrere un giro completo (orbita) T = PERIODO = tempo necessario per percorrere un’orbita completa ( si misura in s perché è un tempo) f = FREQUENZA = numero di giri al secondo: si misura in HERTZ (Hz) [1 Hz = 1 giro al secondo]
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VELOCITA’ TANGENZIALE nel m.c. unif.
Sia T il periodo ha modulo costante r C
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VELOCITA’ ANGOLARE t0 r t1
Rapporto tra l’angolo “spazzato” dal raggio r e il tempo t0 r t1 MISURARE SEMPRE IN RADIANTI
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ACCELERAZIONE CENTRIPETA nel m.c.u.
L’accelerazione nel moto piano è sempre diretta verso il centro della traiettoria (centro della crf.)
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