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Basics di microeconomia

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Presentazione sul tema: "Basics di microeconomia"— Transcript della presentazione:

1 Basics di microeconomia
I vincoli di scarsità impongono alle società di confrontarsi con tre questioni fondamentali: Quanto produrre Come produrre i beni e i servizi necessari Come distribuire il prodotto La microeconomia analizza come le società affrontano questi temi e, in particolare, si occupa del funzionamento dei mercati, sistemi economici ove si scambiano beni e servizi 1-1

2 Teoria della Domanda

3 Fondamenti della teoria del consumo
Il sistema delle preferenze di un consumatore chiarisce cosa piace e non al consumatore; egli è indifferente tra due alternative se le gradisce (o no) in egual misura Principio dell’ordinamento delle preferenze: il consumatore può classificare, in un ordine di preferenza, tutte le alternative potenzialmente disponibili Principio della scelta: tra tutte le alternative disponibili, il consumatore sceglie quella cui attribuisce il rango più elevato nel suo ordinamento Principio di non sazietà: se, per ciascun bene, un paniere di consumo rende possibile un consumo maggiore rispetto ad un altro, allora il consumatore preferirà il primo paniere 3-3

4 Il problema del consumatore
Allocare le sue risorse limitate in modo da soddisfare i suoi bisogni e i suoi desideri in riferimento ad un dato intervallo di tempo La scelta di un certo paniere di consumo riflette le preferenze relative ad un insieme di beni, piuttosto che ad un bene singolo La decisione di consumare di più di un certo bene comporta un consumo minore di un altro bene, a parità di risorse e/o soddisfazione 3-4

5 Curve di indifferenza escluse dal principio di non-sazietà
3-5

6 Una famiglia di curve di indifferenza
3-6

7 Le curve di indifferenza appartenenti alla stessa famiglia non si intersecano
3-7

8 Costruzione delle curve di indifferenza a partire da una formula
La formula relativa ad una famiglia di curve di indifferenza è P = U/M U è il benessere o “utilità” Per trovare una singola curva, inseriamo nella formula un certo valore per U e rappresentiamo graficamente la relazione fra P e M 3-8

9 Curve di indifferenza e saggi di sostituzione
Muovendosi da A a C, il consumatore perde 1 decilitro di minestra e guadagna 2 etti di pane Il saggio al quale il consumatore è disposto a scambiare la minestra con il pane è quindi 2 etti per ogni decilitro 3-9

10 Curve di indifferenza e SMS
SMSMP = - DP / DM = 3/2 3-10

11 Curve di indifferenza, SMS e preferenze dei consumatori
3-11

12 Curve di indifferenza per sostituti perfetti
3-12

13 Curve di indifferenza per complementi perfetti
3-13

14 Il concetto di utilità Il livello di utilità è rappresentato da un valore numerico che “quantifica” il benessere relativo del consumatore Possiamo stabilire il valore associato al consumo di ciascun paniere attraverso una funzione di utilità: Le funzioni di utilità devo assegnare lo stesso valore ai panieri di consumo collocati sulla curva di indifferenza Tali funzioni devono inoltre assegnare valori tanto più alti ai panieri, quanto più questi si collocano su curve di indifferenza lontane dall’origine degli assi 3-14

15 L’utilità marginale L’utilità marginale è la variazione dell’utilità del consumatore derivante dalla disponibilità di una quantità addizionale di un certo bene, in rapporto alla quantità addizionata: Rimanendo sulla medesima curva di indifferenza (dU=0), si ha: – dY / dX = U’X / U’Y 3-15

16 Il vincolo di bilancio del consumatore
Il consumatore può acquistare un dato paniere quando il suo costo è inferiore al reddito disponibile in quel tempo Più formalmente, un paniere si dice accessibile se: Quando il suo costo è strettamente uguale a R, un paniere assorbe interamente il reddito del consumatore Questo è quello che viene definito come vincolo di bilancio del consumatore 4-16

17 La retta di bilancio Equazione della retta di bilancio:
I panieri che si trovano nell’area ombreggiata sono accessibili ma non esauriscono interamente il reddito disponibile I panieri lungo la retta di bilancio esauriscono il reddito 4-17

18 Effetti delle variazioni del reddito sulla retta di bilancio
4-18

19 Effetti di una variazione del prezzo della minestra sulla retta di bilancio
4-19

20 Scelta tra panieri accessibili
4-20

21 SMS e scelta ottima: soluzioni interne
In caso di soluzione interna, in corrispondenza del paniere scelto, la curva di indifferenza deve risultare tangente alla retta di bilancio Ricordiamo che: L’inclinazione della curva di indifferenza è - SMSXY L’inclinazione della retta di bilancio è - PX / PY Di conseguenza, per una soluzione interna, si verifica che, in corrispondenza del paniere ottimo, SMSXY= PX / PY = U’X / U’Y 4-21

22 C è una soluzione di frontiera
Un caso in cui il paniere accessibile migliore è una soluzione di frontiera Il paniere C rappresenta il miglior paniere fra quelli accessibili al consumantore C è una soluzione di frontiera 4-22

23 La massimizzazione dell’utilità (equilibrio del consumatore)
Dal punto di vista matematico, il paniere ottimo è quello che massimizza la funzione di utilità del consumatore rispettando il suo vincolo di bilancio: Max U(M,P) sub PMM + PPP £ R Si ha scelta ottima quando le utilità marginali dell’ultimo euro per l’acquisto di ciascuno dei beni si uguagliano: U’M/PM = U’P/PP S is pints of soup, B is ounces of bread, Ps is the prezzo of a pint of soup, Pb is the prezzo of an ounce of bread, and M is reddito. 4-23

24 Curva prezzo-consumo: variazione di prezzo e quantità di un bene
4-24

25 4-25

26 Le curve di domanda individuali
Una curva di domanda individuale descrive la relazione fra il prezzo di un bene e la quantità (variabile dipendente) che il consumatore è disposto ad acquistare, fissi gli altri fattori 4-26

27 Elasticità L’elasticità della domanda al prezzo misura di quanto variano le quantità acquistate a fronte di una variazione del prezzo del bene stesso L’elasticità non corrisponde all’inclinazione della curva di domanda, la quale, invece, è pari al rapporto tra le variazioni assolute del prezzo e della quantità Al contrario, l’elasticità corrisponde al rapporto tra le variazioni relative (o percentuali) di quantità e prezzi 4-27

28 Elasticità Quando una variazione percentuale del prezzo dell’1% conduce ad una variazione percentuale della quantità domandata … … maggiore dell’1%, allora la domanda di quel bene si definisce elastica ( < -1) … minore dell’1%, allora la domanda di quel bene si definisce rigida o anelastica (-1<  ≤0) … esattamente pari all’1%, allora la domanda di quel bene si definisce unitaria ( = -1) 4-28

29 Elasticità 4-29

30 Elasticità 4-30

31 Elasticità: effetto di una riduzione di prezzo sulla quantità totale
4-31

32 Elasticità e spesa totale
4-32

33 Determinanti dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo
I principali sono i seguenti: possibilità di sostituzione del bene quota di reddito assorbita dal bene periodo di riferimento (breve/lungo) direzione dell’effetto di reddito Un bene è normale se il consumo aumenta con il reddito Un bene è inferiore se il consumo si riduce all’aumentare del reddito (consumatori passano a beni di maggiore qualità) 4-33

34 Curve di Engel per la minestra e le patate
4-34

35 Elasticità della domanda di mercato rispetto al reddito
Se esiste una curva di Engel di mercato stabile è possibile definire l’elasticità della domanda rispetto al reddito come: L’elasticità della domanda al reddito è positiva per i beni normali, negativa per quelli inferiori 4-35

36 Elasticità della domanda di mercato rispetto al reddito
4-36

37 Prodotti sostitutivi ed elasticità
L’elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo misura la variazione percentuale della quantità domandata di un bene in seguito alla variazione dell’1% per cento del prezzo di un altro bene Prodotti con alta elasticità sono sostituti (o addirittura omogenei; criterio utilizzato per classificare i mercati: settori o gruppi di imprese con interdipendenze e processi decisionali simili) 3-37

38 Domanda di mercato: aggregazione di domande individuali
3-38

39 Il surplus del consumatore
Il surplus del consumatore è il beneficio che egli riceve dal fatto di partecipare al mercato di un certo bene La curva di domanda del consumatore indica la disponibilità a pagare per l’utilità marginale di un’ulteriore unità di bene e misura quindi il beneficio lordo che deriva al consumatore stesso da tale unità (U’M/PM = U’P/PP = cost.) Il surplus (o rendita) del consumatore è rappresentato dall’area che giace al di sotto della curva di domanda e al di sopra della linea orizzontale corrispondente al prezzo 5-39

40 Misurazione della rendita del consumatore
5-40

41 Il surplus del consumatore come misura della variazione di benessere
Le politiche pubbliche possono alterare i prezzi e le quantità dei beni che sono oggetto di scambio Il surplus del consumatore ci consente di misurare la variazione del beneficio economico indotta da tali politiche Esempio: La politica introdotta riduce il surplus del consumatore da € 100 a € 80 Occorre allora fornire € 20 al consumatore per compensarlo pienamente degli effetti di tale politica 5-41

42 Misurazione di una variazione della rendita del consumatore mediante una curva di domanda
Quando p = € 2, il surplus del consumatore corrisponde alle aree in grigio e azzurro Quando p = € 4, il surplus del consumatore corrisponde alla sola area grigia L’area azzurra rappresenta la variazione di surplus del consumatore dovuta al cambiamento di prezzo 5-42


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