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CONOSCERE L’EPICA Struttura Caratteristiche Gli aedi
Lavoro destinato ad una classe prima elaborato dal Prof. Giovanni Adamo
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L’EPICA Che cos’è? Il temine epica deriva dalla parola ‘épos’ che possiede molteplici significati : parola, discorso,racconto, ma anche verso di poesia, a sottolineare il fatto che il canto epico trae la sua forma espressiva da precisi schemi metrici. In questo genere letterario vengono catalogati testi appartenenti a periodi e popoli estremamente lontani tra di loro. Sono comprese infatti composizioni risalenti al terzo millennio avanti Cristo, delle popolazioni mesopotamiche e indiane, opere dei greci (Iliade,Odissea ecc..) , dei romani (Eneide), dei giapponesi, fino alle manifestazioni letterarie dell’epoca medievale e di quella rinascimentale.
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I TESTI EPICI DUNQUE SONO:
componimenti narrativi, solitamente ampi,in versi o in prosa, che celebrano vicende appartenenti ad un passato più o meno lontano, spesso favoloso e mitico, e le gesta compiute da uno o più eroi espresse in uno stile solitamente elevato e solenne. Quando questi componimenti sono scritti in versi prendono il nome di poemi .
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Il contenuto dei poemi epici
Il fulcro dell’epica è costituito dalle gesta dell’eroe che è sempre una persona più intelligente, forte, brillante o astuta degli altri uomini (Achille per la forza, Odisseo per l'astuzia, Ettore per la devozione alla patria, Enea per la pietà...).
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Struttura Il poema epico si apre sempre con una protasi, in cui dopo l'invocazione alla Musa viene brevemente presentato l'argomento del poema (solitamente incentrato sulle gesta di un eroe). Polimnia. La musa degli inni civili e religiosi e dell’oratoria
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e..scrittura Un poema epico è scritto in versi, il più antico dei quali è l’esametro. Frequenti sono i patronimici, attributi che qualificano la discendenza spesso divina dell'eroe, importanti anche perché conferiscono musicalità ai versi e ne facilitano la memorizzazione, dando vita a vere e proprie formule.
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Chi sono gli aedi? La poesia epica è legata fortemente alla tradizione orale, gli aedi, cantavano di città in città il loro poema accompagnati dalla cetra e ovviamente, data l'enorme quantità di versi da imparare a memoria per la recitazione, prediligevano i motivi ricorrenti (più facilmente memorizzabili).
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La ripetizione Così capita di ritrovare nei poemi intere scene ripetute in forma fissa. Ogni volta che sorge l'alba, l' Iliade e l' Odissea ricorrono alla stessa identica sequenza di parole, così come ogni volta che nell' Iliade un eroe veste le armi, o che nell' Odissea i marinai si imbarcano sulle navi o ne discendono.
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Perciò, insieme ai patronimici, altrettanto ricorrente, è l'uso dell'epiteto, l'aggettivo che caratterizza l'eroe e ne sottolinea una determinata caratteristica straordinaria ("Achille piè veloce", "l'astuto Odisseo").
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Risvolti politici In un mondo in cui non esistevano i mass media moderni, la poesia epica era un canale di comunicazione ottimale, perciò fu usata in funzione politica. L'Eneide virgiliana è, ad es., spesso prodiga di riferimenti e lodi più o meno velate alla grandezza di Roma e del suo imperatore Ottaviano (che poi era anche il protettore politico di Virgilio).
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I poemi epici più noti Nel mondo occidentale troviamo i poemi epici della letteratura classica, l'Iliade e l'Odissea di Omero per quanto riguarda la letteratura greca, l'Eneide di Virgilio, per la letteratura latina. Questi tre poemi hanno influenzato profondamente tutta la tradizione culturale e letteraria dell'Occidente. A essi, infatti, hanno continuato a richiamarsi autori di epoche successive, che li hanno considerati modelli di stile e grandi repertori di personaggi e temi, vicende e situazioni eroiche e avventurose.
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Chi è Omero? « "Fanciulle, qual valente cantore tra voi s'aggira, più soave tra tutti, e che più gaie vi rende?" "È un cieco, e dimora nella pietrosa Chio." »(Pseudo-Omero, Inno ad Apollo)
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L’immagine più conosciuta di Omero
Ritratto immaginario di Omero, copia romana del II secolo d.C. di un'opera greca del II secolo a.C. - Conservato al Museo del Louvre di Parigi.
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Breve storia di Omero Omero è ritenuto il primo poeta greco. Nell'antichità ben sette città si contendevano il diritto di aver dato i natali a Omero: prime tra tutte Chio, Smirne e Colofone, poi Atene, Argo, Rodi e Salamina. William-Adolphe Bouguereau a Omero e la sua guida
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La maggioranza delle città citate si trova proprio in Asia Minore ma il problema delle origini di Omero non è stato mai risolto
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Una curiosità L’Iliade e l’Odissea erano la base dell'insegnamento elementare: i piccoli greci imparavano a leggere sui poemi di Omero; molto probabilmente i maestri semplificarono i poemi affinché fossero di più facile comprensione per i bambini
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